venerdì 7 novembre 2014
caffe des delices ..... Sidi Bou Said
Il più famoso caffe del piccolo borgo di Sidi Bou Said, Tunisi.
Un must per chi passa da Tunisi... uno dei caffè più celebri di tutta la Tunisia...
Bar in muratura fatto a terrazzine di cemento verniciato di bianco con tavolini e tende blu.
Qui un te alla menta con pinoli è quasi d'obbligo.
Bello e gettonato a tutte le ore del giorno, una vista panoramica sul mare e sul porticciolo sottostante con a fianco la spiaggia.
Via vai di gente di varie nazionalità, gruppi di turisti e tunisini in vacanza affollano i piccoli muretti con i tavolini.
Frullati di frutta, dolci, te, caffè e cibo.
Sicuramente caro secondo gli standard tunisini, ma anche unico nel suo genere e panoramico. Il posto è spartano, in stile locale e semplice.
Ci sono venuta spesso nei tre mesi che ho trascorso a Tunisi.
Sono rimasta ad osservare l'azzurro magnetico e puro del mare, luccicante sotto il sole e più tardi arrossato dal tramonto e dal cielo infuocato nei toni gialli e rossi. Un tramonto tipicamente africano, intenso e breve allo stesso tempo.
Un piacevole lampo nel cielo, che lascia spazio all'ora blu... quella in cui la luce si fa più debole, si accendono i primi lampioni ed il cielo è di quel colore blu luminoso così profondo.
Un cantante ci ha anche scritto una canzone è Patrick Bruel con la sua nostalgica... Au Café des Délices, appunto.
vi lascio sulle sue note
https://www.youtube.com/watch?v=vFJs2_pOyiE
e sulle mie immagini, nulla di che , foto da una piccola digitale
#tunisia #sidibousaid #instatunisie #caffedesdelices #biancoeblu #mare
martedì 23 settembre 2014
è iniziata la scuola a Tunisi
oggi è il giorno in cui i bambini tornano a scuola, dopo la pausa estiva.
Qui a Tunisi coloravano e animavano le strade giocando a pallone tra i vicoli, rincorrendosi e gridando qua e là sotto il sole cocente.
Bambine dai ricci capelli neri , occhi scuri e profondi, pelle abbronzata. Vestitini femminili, fiocchi e gonnellina osservano i maschietti giocare a calcio spesso come non ricordare per un attimo la mia infanzia passata nella via a giocare a palla con gli altri bambini!?
vicoli bianchi, scaldati dal sole caldo nel cielo azzurro sempre senza nuvole.
L'estate dovrebbe essere finita, ma temperatura ancora non scende sotto i 35 gradi.
accompagno la piccola islem a scuola. Un cioccolatino per addolcire l'inizio sempre poco gradito dell'anno scolastico.
Camminiamo sole e complici per le aride strade piene di bambini con la cartella.
Tenuta nera per i maschietti e rosa per le femminucce.
La scuola inizia alle dieci, un sogno per uno studente europeo.. Il sole già scalda e ci fa sudare. Osservo il suo bellissimo volto umido di sudore e do un bacio di incoraggiamento davanti al cancello. La scuola è un semplice edificio bianco, con cancello blu di ferro e un insegna sopra scritta in arabo.
Davanti i bambini sono radunati con le mamme a gruppetti in attesa che apra il portone. Donne con il capo coperto da sciarpe colorate o scoperto come noi. La popolazione tunisina ama la moda e le donne escono di casa sempre ben vestite anche nelle zone popolari.
inseriscono il cellulare vicino all'orecchio e , senza avere bisogno di reggerlo con la mano, passeggiano con il figlio nel passeggino. Quando si dice unire l'utile al dilettevole!
Il fiume do bambini di riversa nel cortile appena la scuola apre. L'ultimo saluto e si inizia!
qui anche l'università è gratuita e molti la frequentano fino alle fine.
rientrando verso casa mi fermo a prendere uva, fichi d'india e pesche. La frutta non è trattata perché costerebbe troppo, allora con piacere mangio pesche non perfette all'occhio ma genuine. Carote irregolari con piccole radicette che spuntano. Mele piccole non perfette ma buone e saporite. Il cielo è azzurro e non ci sono le scie chimiche.
capisco che per alcuni aspetti sono più fortunati :)
Qui a Tunisi coloravano e animavano le strade giocando a pallone tra i vicoli, rincorrendosi e gridando qua e là sotto il sole cocente.
Bambine dai ricci capelli neri , occhi scuri e profondi, pelle abbronzata. Vestitini femminili, fiocchi e gonnellina osservano i maschietti giocare a calcio spesso come non ricordare per un attimo la mia infanzia passata nella via a giocare a palla con gli altri bambini!?
vicoli bianchi, scaldati dal sole caldo nel cielo azzurro sempre senza nuvole.
L'estate dovrebbe essere finita, ma temperatura ancora non scende sotto i 35 gradi.
accompagno la piccola islem a scuola. Un cioccolatino per addolcire l'inizio sempre poco gradito dell'anno scolastico.
Camminiamo sole e complici per le aride strade piene di bambini con la cartella.
Tenuta nera per i maschietti e rosa per le femminucce.
La scuola inizia alle dieci, un sogno per uno studente europeo.. Il sole già scalda e ci fa sudare. Osservo il suo bellissimo volto umido di sudore e do un bacio di incoraggiamento davanti al cancello. La scuola è un semplice edificio bianco, con cancello blu di ferro e un insegna sopra scritta in arabo.
Davanti i bambini sono radunati con le mamme a gruppetti in attesa che apra il portone. Donne con il capo coperto da sciarpe colorate o scoperto come noi. La popolazione tunisina ama la moda e le donne escono di casa sempre ben vestite anche nelle zone popolari.
inseriscono il cellulare vicino all'orecchio e , senza avere bisogno di reggerlo con la mano, passeggiano con il figlio nel passeggino. Quando si dice unire l'utile al dilettevole!
Il fiume do bambini di riversa nel cortile appena la scuola apre. L'ultimo saluto e si inizia!
qui anche l'università è gratuita e molti la frequentano fino alle fine.
rientrando verso casa mi fermo a prendere uva, fichi d'india e pesche. La frutta non è trattata perché costerebbe troppo, allora con piacere mangio pesche non perfette all'occhio ma genuine. Carote irregolari con piccole radicette che spuntano. Mele piccole non perfette ma buone e saporite. Il cielo è azzurro e non ci sono le scie chimiche.
capisco che per alcuni aspetti sono più fortunati :)
un mese a Tunisi ! inizia un nuovo capitolo...
è passato un mese da quando sono arrivata qui a Tunisi. Un mese in cui sono stata poco turista, per scelta, ma ho vissuto più da abitante questa città capitale della Tunisia. Una città grande divisa in tanti quartieri, dall'aria un po esotico mediterranea e un po europea con grandi viali alberati e palazzi alti.
è curioso sentire quanto cambia la percezione che abbiamo di una città se la viviamo da turisti o da abitanti. Non che non mi avessero avvisato, ma me ne sono resa davvero conto solo sulla mia pelle.
Sui vari blog di altri italiani espatriati ho sempre letto di come mollare tutto non sia solo facile e divertente. Si riparte da zero, da soli, in una città che non conosciamo, con una lingua straniera, una mentalità differente, regole diverse. Ho sentito nostalgia di casa, della famiglia, degli amici, le chiacchiere con loro. Anche un po nostalgia di un posto famigliare, dei sapori e degli odori di sempre, del mercato in cui andavo spesso, del parco dietro casa mia...
ho goduto invece di tutto quello che questo mese mi ha offerto: mare, relax, caldo, sole, frutta, compagnia, musica, quartieri sul mare.
a Tunisi ci sono diversi aspetti e certi luoghi che mi piacciono molto, inevitabile che ve ne siano altri che mi piacciono meno. Devo ancora conoscere bene questa città bianca e azzurra e la sua gente, solo mi trovo qui nella mia stanza a confrontarmi con le prime sensazioni di una vita per me nuova.
se dicessi che è sempre stato facile mentirei. Siamo comunque in africa e in un paese musulmano, distante della nostra concezione di civiltà. Non sono mancati i momenti felici, curiosi e divertenti, oltre che piacevoli.
qui in estate ogni sera dalla finestra si sente la musica di almeno un matrimonio. Va da se che io abbia partecipato ad uno di questi. I momenti migliori li ho vissuti con i bambini, sempre aperti al nuovo, spontanei, genuini, entusiasti. Mi hanno fatto ballare, cantare, giocare, mangiare, fatto foto, trecce e baciato senza sosta. Mi hanno fatto sentire speciale e una di loro allo stesso tempo.
ricordo con particolare piacere le serate passate a Sidi bou Said, quartiere bianco e azzurro sul mare. Una manciata di case arabe adagiate sul promontorio verso il mare blu della sera. Negozietti, caffè con tavolini in strada, inferiate azzurre, grandi bouganville fuxia, il panoramico caffè des delices e il tradizionale Caffè des nattes con il Caffè turco profumato all'acqua di rose che mi piace tanto.
piacevole anche cenare nel quartiere del porto toilette in uno dei tanti ristorantini sulla strada e finire in spiaggia in uno dei caffè con tavoli e sedie nella sabbia, in riva al mare calmo, sotto la luna, con la gente che fa il bagno di notte.
carino anche il quartiere di marsa, sul mare. Anche qui ristorantini per le vie, caffè sul mare, venditori ambulanti di fichi d'india, pop corn e mandorle. Famiglie spensierate si godono le passeggiate, le cene. Anche ragazzi e ragazze animano le vie estive dei quartieri sul mare.
ho girato spesso di giorno la grande strada francese del centro moderno la avenue bourgiba. Alberi e uccellini costeggiano la grande arteria che arriva fino all'alto orologio di metallo traforato. Sull'avenue caffè in stile francese o Milanesi tipo via Dante, si susseguono. Fast food e pasticcerie locali, limonate fresche, spremute, caffè, frullati, te alla menta, panini, brioches, torte mediorientali. Tanti negozi. I grandi magazzini e firme come zara e aldo. Via vai di gente per lavoro, shopping o turisti in esplorazione. Dal pomeriggio anche venditori abusivi di pantaloni, make up, intimo, foulard. Donne che fanno tatuaggi provvisori di argus, liquido nero. Venditori di fichi d'india, mandorle, acqua fredda, pane e grissini.
dalla porta di Francia, bab el bhar in arabo, inizia la zona vecchia detta medina nella quale si sviluppa il mercato detto souq. Merce di ogni sorta, moderna o tradizionale, di valore o paccottiglia. Si trova di tutto, tipiche sono le fouta teli in cotone, il piatti dorati scolpiti a mano, lampade in ferro battuto o vetro, teiere argentate, bicchieri colorati, spezie.. Gioielli..
furbi venditori invitano ad entrare e scoprire la merce.
nel souq si trova un bel Caffè culturale in bello stile tipico del luogo, piacevole per un pranzo o una sosta. Da vedere è la grande mosche zitouna che spesso che mi ha offerto riposo sui suoi gradini ombreggiati nel pomeriggio.
nelle vie coperte della zona alta del souq gioiellerie, spezie, profumi e ristorantini profumati di cous cous locale e te alla menta.
girare per il souq mi piace, mi fa tornare bambina e mi diverte osservare tutta la merce esposta. Ricordo tutte le giornate di agosto che ho passato per queste calde vie.
è curioso sentire quanto cambia la percezione che abbiamo di una città se la viviamo da turisti o da abitanti. Non che non mi avessero avvisato, ma me ne sono resa davvero conto solo sulla mia pelle.
Sui vari blog di altri italiani espatriati ho sempre letto di come mollare tutto non sia solo facile e divertente. Si riparte da zero, da soli, in una città che non conosciamo, con una lingua straniera, una mentalità differente, regole diverse. Ho sentito nostalgia di casa, della famiglia, degli amici, le chiacchiere con loro. Anche un po nostalgia di un posto famigliare, dei sapori e degli odori di sempre, del mercato in cui andavo spesso, del parco dietro casa mia...
ho goduto invece di tutto quello che questo mese mi ha offerto: mare, relax, caldo, sole, frutta, compagnia, musica, quartieri sul mare.
a Tunisi ci sono diversi aspetti e certi luoghi che mi piacciono molto, inevitabile che ve ne siano altri che mi piacciono meno. Devo ancora conoscere bene questa città bianca e azzurra e la sua gente, solo mi trovo qui nella mia stanza a confrontarmi con le prime sensazioni di una vita per me nuova.
se dicessi che è sempre stato facile mentirei. Siamo comunque in africa e in un paese musulmano, distante della nostra concezione di civiltà. Non sono mancati i momenti felici, curiosi e divertenti, oltre che piacevoli.
qui in estate ogni sera dalla finestra si sente la musica di almeno un matrimonio. Va da se che io abbia partecipato ad uno di questi. I momenti migliori li ho vissuti con i bambini, sempre aperti al nuovo, spontanei, genuini, entusiasti. Mi hanno fatto ballare, cantare, giocare, mangiare, fatto foto, trecce e baciato senza sosta. Mi hanno fatto sentire speciale e una di loro allo stesso tempo.
ricordo con particolare piacere le serate passate a Sidi bou Said, quartiere bianco e azzurro sul mare. Una manciata di case arabe adagiate sul promontorio verso il mare blu della sera. Negozietti, caffè con tavolini in strada, inferiate azzurre, grandi bouganville fuxia, il panoramico caffè des delices e il tradizionale Caffè des nattes con il Caffè turco profumato all'acqua di rose che mi piace tanto.
piacevole anche cenare nel quartiere del porto toilette in uno dei tanti ristorantini sulla strada e finire in spiaggia in uno dei caffè con tavoli e sedie nella sabbia, in riva al mare calmo, sotto la luna, con la gente che fa il bagno di notte.
carino anche il quartiere di marsa, sul mare. Anche qui ristorantini per le vie, caffè sul mare, venditori ambulanti di fichi d'india, pop corn e mandorle. Famiglie spensierate si godono le passeggiate, le cene. Anche ragazzi e ragazze animano le vie estive dei quartieri sul mare.
ho girato spesso di giorno la grande strada francese del centro moderno la avenue bourgiba. Alberi e uccellini costeggiano la grande arteria che arriva fino all'alto orologio di metallo traforato. Sull'avenue caffè in stile francese o Milanesi tipo via Dante, si susseguono. Fast food e pasticcerie locali, limonate fresche, spremute, caffè, frullati, te alla menta, panini, brioches, torte mediorientali. Tanti negozi. I grandi magazzini e firme come zara e aldo. Via vai di gente per lavoro, shopping o turisti in esplorazione. Dal pomeriggio anche venditori abusivi di pantaloni, make up, intimo, foulard. Donne che fanno tatuaggi provvisori di argus, liquido nero. Venditori di fichi d'india, mandorle, acqua fredda, pane e grissini.
dalla porta di Francia, bab el bhar in arabo, inizia la zona vecchia detta medina nella quale si sviluppa il mercato detto souq. Merce di ogni sorta, moderna o tradizionale, di valore o paccottiglia. Si trova di tutto, tipiche sono le fouta teli in cotone, il piatti dorati scolpiti a mano, lampade in ferro battuto o vetro, teiere argentate, bicchieri colorati, spezie.. Gioielli..
furbi venditori invitano ad entrare e scoprire la merce.
nel souq si trova un bel Caffè culturale in bello stile tipico del luogo, piacevole per un pranzo o una sosta. Da vedere è la grande mosche zitouna che spesso che mi ha offerto riposo sui suoi gradini ombreggiati nel pomeriggio.
nelle vie coperte della zona alta del souq gioiellerie, spezie, profumi e ristorantini profumati di cous cous locale e te alla menta.
girare per il souq mi piace, mi fa tornare bambina e mi diverte osservare tutta la merce esposta. Ricordo tutte le giornate di agosto che ho passato per queste calde vie.
lunedì 28 luglio 2014
mercoledì 23 luglio 2014
10 cose da fare a Marrakech
- Fare visita alla bella Scuola Coranica Medersa Ben Jussef , per ammirare le belle decorazioni e salire sulle stanze degli studenti.
- Visitare il Museo di Marrakech con il lampadario di ferro battuto gigante appeso al soffitto.
- Bere un tè con vista sulla piazza più famosa d'Africa, la Djemaa el Fnaa al tramonto.
- Visitare le rovine del Palazzo el Badii con i suoi nidi di Cicogna, i suoi muri vecchi, l'aranceto e il panorama sui tetti della città rossa
- Fare un giro nei giardini Majiorelle creati dallo stilista Yves Saint Laurent tra blu acceso, cactus e verde fresco. Un angolino di pace e relax, oltre che di arte.
- Perdersi per il souq e fare ottimi acquisti contrattando come se non ci fosse un domani. Lasciatevi incantare dagli oggetti tradizionali appesi, dall'olio di argan, l'argilla ghassoul, le babbucce, i tappeti, le borse, la bigliotteria, i gioielli berberi, le lampade e tutto il resto.
- Girare nella Medina contrattando una guida locale. Vedrete tutto e vi spiegherà molte cose.
- Vedere i giardini della Menara e le Tombe dei Saaditi.
- Fare un giro nella conceria, per avere idea di come sia la lavorazione delle pelli e le condizioni di questi lavoratori
- Cenare una sera in piazza Jema El Fnaa in una delle tipiche bancarelle fumanti. Mischiatevi ai locali, scegliete i piatti più tradizionali ed invitanti! Contrattatene il prezzo sempre.
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