sabato 12 maggio 2018

La chora di NAXOS Grecia

Naxos è un'isola, come tutta la Grecia, dalla storia antica, mediterranea, crocevia di popoli, lingue, culture, conquiste.
Ebbe un passato persiano, bizantino, romano, ottomano...
Fu importante anche in epoca Bizantina ma iniziò ad emergere in ambito Cicladico con il periodo delle Crociate.
Nel 1.207 il veneziano Marco Sanudo conquistò Naxos e la dominò fino al 1.566 quando venne sconfitto dal famoso e terribile pirata turco Barbarossa.
Insieme a Naxos prese anche le altre isole cicladiche di Paros, Ios, Santorini, Sifnos, Amorgos, Folegandros, Anafi, e Sikinos.
Creo' una cittadella fortificata per difendere l'isola dai continui attacchi pirati.
Ad oggi del dominio veneziano restano molte testimonianze architettoniche come la zona chiamata Kastro nella Chora, un castello veneziano domina la cima della collina e sotto si sviluppa un dedalo di viuzze con molti dettagli veneziani, come case, marmi, stemmi...
Il castello aveva in origine due cinte murarie, una interna ed una esterna. Vi erano 12 torri ma solo una oggi è sopravvissuta. Sembra da sotto una piccola Acropoli che domina la città di Naxos.
Il dominio della serenissima fece nascere anche comunità cristiane sull'isola che ancora oggi sopravvivono.
In una delle case d'epoca oggi si trova il Museo Veneziano della Rocca Barozzi.
Ora il piacere sta nella scoperta delle viette, gallerie, case, scalinate, piazzette... che si susseguono nella piccola cittadina.
L'ora perfetta è il tardo pomeriggio quando la luce si fa speciale, calda, rotonda..
Sulla sinistra, dalla parte del porto verso Portara si entra nella zona della Chora chiama old marchet.
Da qui ci si ritrova in un labirintico susseguirsi di vicoli in salita, stretti, di incroci, piazzette, archi, scale, balconi, sedie e tavoli delle taverne, negozietti carichi di merci.
Proseguendo si arriva nella zona chiama Bourgos il quartiere antico in cui vivevano i greci.
Vale la pena salire fino al Kastro e godere del panorama e dei dettagli veneziani, della miscela di stili che si fondono oggi tutti in un colore bianco calce candido spezzato solo dal rosa delle bouganville e delle imposte blu delle case.
La Chora di Naxos mantiene intatto un suo carattere ed un suo stile, è abbastanza grande da girare ed è un piacere.
Da non perdere è il tramonto da Portara o da l Kastro e una cena tra i vicoli.
L'ideale è esplorare la Chora prima del tramonto, cenare tra i vicoli in una delle taverne e continuare la passeggiata dopo cena la sera in un'atmosfera vivace




















diario di viaggio NAXOS 2017 Grecia, spiagge e villaggi di montagna

17 luglio 2017

Naxos, il mio viaggio greco quest'anno inizia qui.
Secondo la mitologia greca è qui che Arianna venne abbandonata nel sonno da Teseo, che la usò per sconfiggere il Minotauro di Creta. Il suo canto sconsolato non deve essere sfuggito a Dioniso che la caricò sul suo carro trainato da pantere e la fece sua sposa.
In Grecia tutto è mito, poesia, leggenda, storia, antichità, tutto è legato a qualche civiltà passata e le tracce delle varie conquiste si vedono un pò ovunque.
Per quest'anno ho scelto di scoprire Naxos, Koufonissi e Amorgos.
Volo su Atene, un pomeriggio passato per vie di Plaka, Monastiraki, Anafiotika e poi via al Pireo,per la prima volta.
Atene l'ho già vista e vista e le voglio bene come ad una vecchia amica di cui amiamo i pregi ed ignoriamo quelli che gli altri vedono come difetti.
Un frappè greco sorseggiato lentamente in bar vicino alla banchina tra marinai e gente di porto in attesa della nave per Naxos.
Un viaggio nel viaggio. Le sensazioni che si provano nei porti sono affascinanti e non finiranno mai di incantarmi.








Ho passato la notte guardando fuori dal traghetto il buio nero del mare senza luci, tra profili di isole e onde che si scorgevano a malapena nella penombra.
Da sempre amo e prediligo le isole minuscole, ma questa volta ho fatto un miscuglio.
Naxos è un'isola di montagne alte e villaggi candidi, formaggi di capra, uliveti, miniere di marmo, spiagge paradisiache. Koufonissi è solo mare caraibico e Amorgos è la Grecia schiva che amo per antonomasia. Quest'anno ho fatto insomma una bella greek salad.

Arriviamo al porto di Naxos alle sei precise del mattino dopo sei ore di viaggio dal Pireo.
Naxos ci appare come una visione all'alba con il cielo timidamente rosato, i raggi di luce tenui che sbucano da dietro la collina,strisce di piccole nubi sottili tra le ombre dorate del mattino tra le casette bianche della Chora sul mare.
Appena sbarco sento subito di essere su un'isola grande, con qualche connotato continentale ma anche tipico. E in effetti è la la più grande delle Cicladi.
Le strade sono ancora deserte, il silenzio è rotto dal rumore del mio trolley con le rotelline che strisciano sull'asfalto non perfettamente liscio della strada che costeggia il mare.
Lascio la fila di bar del porto ancora chiusi dall'aria abbastanza turistica per cercare un tipico fornaio greco.
Lo trovo alla fine della strada in una deliziosa piazzetta con una fontana e una chiesa dove ci fermiamo per la colazione con il classico frappè greco e una pita agli spinaci.
Silenzio rotto solo da qualche abitante che passa, chi consegna il pane, chi va a lavorare.
Un tipico attimo della vita isolana all'alba, prima che la giornata inizi davvero.
Il resto è calma e pace, aria fresca ed il sole che pian piano si alza.
Restiamo seduti per assaporare le prime sensazioni, i pochi clienti che entrano sono tutti greci locali che prendono un caffè mentre vanno al lavoro da qualche parte.
Compro dei biscotti artigianali alla cannella ancora caldi, prima di prendere la strada verso l'albergo che abbiamo prenotato.
Non visitiamo la Chora, la lasciamo per dopo.
Prendiamo il pullman che passa di lì per raggiungere il paesino Agios Prokopios dove alloggiamo al Klimataria studios di Eva, una donna greca molto gentile e accogliente. Gli studios sono in una piccola via a cinque minuti dal mare, una stanza ampia e semplice con letto, bagno e una piccola cucina.
Mentre ci prepara la stanza, visto che è ancora presto, non manca di farci sentire in famiglia.
La mamma Irini, una simpatica vecchiettina isolana, ci offre il caffè greco che prepara bollendo acqua e caffè e chiacchiera un pò con noi, in greco ovviamente. L'unica lingua che conosce.
Ha passato la sua vita tra la Chora e Agios Prokopios dove resta per la stagione estiva. Ha gli occhi vispi e luminosi, la pelle vissuta baciata dal sole.
Questa è l'accoglienza greca che amo, tipica della gente semplice delle isole.
Queste sono le persone che incontri in Grecia, solari, calorose, amorevoli.
Lasciate le valigie in camera ci precipitiamo in spiaggia. Non vedevo l'ora di vedere il mare dopo il lungo inverno parigino.
Agios Prokopios è Bella e piacevole, un ampia baia sabbiosa con acqua limpida e azzurra, fredda e pulita. La classica grande spiaggia greca paradisiaca.
Ci sono pochi ombrelloni in una zona della spiaggia, ma il resto è libero.
Alle spalle taverne, baretti e ristorantini sul mare abbastanza piacevoli.
Una via di mezzo tra tranquillità, comodità e vivacità. Un buon compromesso per alloggiare per avere sia mare che qualche taverna per cenare, qualche piccolo supermercato e una passeggiata da fare.
La posizione è comoda anche perché è vicino al capoluogo e allo stesso tempo è in una posizione comoda per esplorare il resto dell'isola.
L'insediamento è piccolo, giusto qualche casa, albergo, taverna e ristorante.
Non è il classico villaggio greco, ma un paesino sviluppato intorno alla spiaggia, comunque piacevole e un pò movimentato.
Solitamente preferisco alloggiare nelle Chora dell'isola, ma essere in riva al mare ha sempre il suo fascino.
Decido di restare un pò a godermi l'atmosfera rilassata della baia, il sole caldo, il leggero venticello.
Passiamo il tempo tra bagni e riposo sulla spiaggia, che percorriamo tutta avanti e indietro in esplorazione.
Il fondale digrada lentamente e la baia è perfetta sia per nuotare, che per giocare o rilassarsi.
Mi ricorda molto il mare di Paros, che si trova proprio davanti a noi e riesco a scorgere.
Sabbia color zucchero caramellato, mare turchese e cielo blu, profili in lontananza.

Naxos , agios Prokopios sul litorale paradisiaco dell'isola

Naxos
Naxos








Naxos Agios prokopios


Tutta la costa ovest dell'isola è un susseguirsi di bellissime spiagge sabbiose e abbastanza solitarie.
A Naxos ha sempre la sensazione che le spiagge siano per te, adoro questo senso di libertà.
Sveglio il mio compagno che già se la dorme sotto il sole.



La voglia di esplorare Naxos è più forte di quella di rilassarmi, perciò a piedi ci incamminiamo e raggiungiamo Agia Anna beach, che si trova dopo alcuni scogli e a soli dieci minuti a piedi.
Camminiamo sull'assolata strada costiera semi deserta, è la prima volta che vengo in Grecia a luglio e devo dire che lo preferisco all'affollato mese di agosto.



Ci mangiamo un pita gyros di rito che troviamo sulla strada, prima di accedere alla spiaggetta.
Questa zona ha scorci davvero affascinanti e greci, dopo una zona di scogli arriviamo alla sabbia.
La zona di Agia Anna la trovo deliziosamente carina, con la piccola spiaggia di sabbia soffice e il mare cristallino, un'insenatura che continua fino a terminare con un piccolo promontorio con in cima una candida chiesetta greca.
Facciamo una sosta bagno alla prima spiaggetta sabbiosa e ci godiamo una bella nuotata tra queste acque turchine e qualche ombrellone. Una torretta di legno bianca per il bagnino fa n pò america.
Per oggi abbiamo finito il tempo a disposizione, perciò ci incamminiamo soli in strada verso i nostri studios.
Doccia veloce prima di andare alla Chora per passare la prima serata di Naxos.
Prendiamo il pullman visto che non abbiamo ancora noleggiato un motorino e la fermata è proprio comodamente vicina alla nostra stanza.
Già arrostita dal sole e con quella pelle che si ha solo dopo i giorni di spiaggia, arriviamo alla Chora in un quarto d'ora.
Siamo alla città vecchia di Naxos, una Chora grande e prevalentemente bianca ricca di influenze veneziane, archi, sottopassaggi, angoli unici.
Cammino subito curiosa per i vicoli cercando di esplorarne gli angolini, di coglierne l'essenza, il carattere, di scoprire il suo volto.
Ogni Chora è diversa dall'altra, è unica nella sua storia, nella sua posizione, nello stile, nella sua bellezza.
E la Chora di Naxos non è da meno, nonostante la vocazione turistica la sua atmosfera è piacevole, ancora verace in molte viette e in molti angolini. La zona bassa del porto è quella più commerciale e meno tipica, ma tra le vie della Chora siamo immersi nell'atmosfera greca tipicamente cicladica che amo tanto.

Poco lontano come spesso in Grecia, una piccola penisola regala buoni spunti.
Raggiungiamo portara sull'isolotto di Palatia che è collegato al porto, qiesta porta in marmo è un pò il simbolo di Naxos.
Questo grande portale bianco era l'ingresso di un tempio mai completato dedicato ad Apollo, che guardava in direzione dell'isola di Delos risalente al 530 a.C.
Tre metri di larghezza per sei di altezza, si erge fiera sul mare dove in molti si radunano per vedere il tramonto quando il sole cala verso l'orizzonte.
Il luogo ha l'antico fascino del passato, dei siti archeologici greci e quell'atmosfera selvaggia di terra, sassi e ciuffi d'erba.
Resto seduta su un masso a godere della bellezza del luogo e del panorama circostante con le onde che sbattono conto le rive.
Il sole piano piano cala nel mare colorando il cielo di arancio e rosso, rendendo tutto così romantico e e bello.
Resto un attimo a fissare la bellezza e l'energia di questo piccolo angolino di mondo prima di andare in esplorazione per la Chora.
Il porto non ha un fascino particolare ma entrando nelle vie si accede subito alla parte storica della città vecchia e al kastro, davvero bellissimi con la loro atmosfera medioevale greca intatta.
La città vecchia di Naxos in cui camminiamo ora ha una fortezza veneziana costruita nel tredicesimo secolo dal sovrano di Naxos Marco Sanudo, esattamente nel 1.207 negli anni d'oro della Serenissima, la repubblica di Venezia. Dopo i veneziani vennero anche i turchi, quella in cui camminiamo oggi è una città con una storia lunga e influenze passate importanti e diverse.
La zona del kastro veneziano si trova sulla cima della collina, in posizione sopraelevata.
Delle dodici torri del castello, oggi ne rimane una sola, quella ribattezzata Crispi dagli ultimi duchi dell'isola. Delle due muraglie di protezione oggi rimangono solo alcuni resti del muro interno.
Attaccate alle mura scorgo le case veneziane l'una a ridosso dell'altra come a formare un labirinto, contraddistinte dalle altre per le insegne dei casati nobiliari sopra le porte di ingresso.
Al kastro (città castello) si accede attraverso la Paraporti a sud o attraverso la Trani Porta a Nord.
Entrando da qui scorgo l'incisione verticale che una volta veniva usata come misura veneta dai mercanti per misurare le stoffe.
Scendiamo per le viette della zona sottostante della Chora senza meta, fino a fermarci alla taverna Apostolis per cena.
Si trova in una delle piazzette più belle con le classiche pietre dipinte di bianco tra alberi, tavolini all'aperto e una bici gialla fissata al muro.

Chora Naxos, taverna Apostolis
La taverna è stupenda, curata, i piatti abbondanti e belli. Abbiamo aperitiveggiato con ouzo. Lui ha preso dei pesciolini e formaggio locale, io una stupenda insalata di lattuga, fichi secchi, nocciole, pomodori essiccati, il vino bianco e polpette di zucchine.
La piazzetta è deliziosa e la sera con le luci accese è ancora più romantica.
Proseguo la serata a spasso per le viette, scale, piazzette, archi, tunnel che si susseguono in un ordine armonico e di grande bellezza. La zona araba del vecchio suk è un susseguirsi di negozietti per vicoli labirintici senza tempo.
La sera ha un fascino particolare tra le luci e le ombre della notte, tornerò certamente per una passeggiata di giorno.
Finisco la serata facendo due passi in spiaggia ad Agios Prokopios prima di andare a letto.




Naxos, portara 

















18.07.2017

Riprese le forze dopo il primo giorno intenso sono pronta a scoprire le emozioni che quest'isola vorrà regalarmi.
Oggi iniziamo la giornata con la colazione a base di frappè greco e pita al cioccolato ancora tiepida in un forno di Agios Prokopios.
Davanti a me il mare, calmo e deserto del mattino nei suoi toni di azzurri magnetici e purissimi.
Mi concedo un bagno mattutino prima di passare alla montagna.
Noleggiamo uno scooter e partiamo alla scoperta dell'entroterra, voglio raggiungere alcuni villaggi sull'isola.
Pare che uno dei pezzi forti siano proprio i rilievi dell'entroterra e le tradizioni dei vari villaggi, qui faceva l'insegnante la sorella della mia amica greca.
Partiamo allora alla scoperta delle colline isolane, o meglio montagne che arrivano a mille metri anche se in macchina è sicuramente più pratico.

Il primo paesino che incontriamo dopo 16 km di tornanti tra colline e silenzio è il villaggio di Halki.
Grazioso e piccino una volta era l'ex capitale dell'isola, qui viette tipiche bianche e colorate sono interrotte da piazzette con caffè e taverne.
Ogni antica capitale Cicladica si trovava nell'entroterra sulla sommità più panoramica dell'isola, in posizione strategica per avvistare eventuali invasori.
Passeggio tra le viette pensando che quello che oggi mi appare solo come una graziosa manciata di casette candide una volta era il cuore commerciale dell'isola. Era il centro del mondo per tutta Naxos.
I tetti delle case sono stranamente di coccio e ci sono molti edifici in stile neoclassico tra poche le viuzze che lo compongono.
Vecchietti greci se ne stanno sulle sedie a far girare il koboli, gatti di tutti i colori girano serafica mente per le stradine, donne anziane vestite di nero comprano il pane, qualche negozietto patinato fa capolino tra un caffè e una taverna.
Il cuore del paese è la piccola piazzetta e la distilleria locale Vallindras che produce famoso il liquore isolano kitron, fatto distillando le foglie di cedro.
La visita alla distilleria è gratuita e molto caratteristica, all'interno antichi alambicchi che venivano usati usati una volta per distillare.
Nella piazzetta del paese attira l'attenzione la Yannis taverna con il suo spiedo gigante e i tavolini sotto gli alberi. Ci fermiamo per una birretta greca e melanzane ripiene.
L'atmosfera è autentica e rilassata, la gente molto accogliente.
Riprendo a camminare nel paesino in esplorazione, cercando viette tipiche, angolini, cappelle, negozietti.
Ci fermiamo in un baretto dove il temo pare essersi fermato e la gente del luogo gioca ancora a backgammon sui tavoli sotto il pergolato.
Osserviamo la vita sorseggiando un un caffè greco con il galatobureko, un dolce tipico.
E' un piacere osservare lo scorrere lento e tipico della vita da queste parti e scambiare due chiacchiere con i vecchietti del paese seduti al tavolo accanto al nostro. Sopra i tavolini con tovaglie a quadretti una pianta di vite decora e offre ombra.
Sarà uno dei ricordi indelebili di Naxos, quegli attimi fuori dal tempo, quella vita fuori da tutto, quegli sguardi, quei sorrisi scambiati, le chiacchiere, i gesti per capirsi.


Naxos, Halki
naxos halki

Continuando la strada verso l'interno raggiungiamo il villaggio di Filoti dove credo convenga fermarsi per un pranzo, ma non credo ci siamo molto da vedere. Ci sono diverse taverne familiari che si affacciano sulla strada, dove dicono si mangi divinamente e non stento a crederlo.
Il bello di questi villaggi è che non essendo turistici non ci sono cose da vedere, ma assaporare la vita che negli anni non è mutata è la vera scoperta.
Esitiamo perché vorremo fare due passi ma poi decidiamo di proseguire visto che con il motorino saremo più lenti e il tempo stringe.


Ancora un pò di strada ed arriviamo al villaggio di Apiranthos, un gioellino costruito ad anfiteatro sulle pendici del monte Fanari.
Pittoresco paesino di montagna, considerato il più bello dell'isola, con una spettacolare vista panoramica sull'entroterra fatto a montagne e cielo. Appena arrivo ne rimango affascinata.
Un panorama fatto di antichi mulini a vento e chiesette tra le vallate di roccia e verde.
Un vero villaggio isolano greco, di sassi, ulivi, marmi, scale, chiesette, asini, gatti, ceramiche.
Qui siamo proprio in mezzo alle montagne, la vita da spiaggia sembra così lontana, è un altro mondo.
Siamo nel cuore dell'isola, a ventotto chilometri dal capoluogo isolano.
Qui molte piante di uva e fichi, muli e gatti. Un paesino di una volta, che ricorda un pò i villaggi di Creta.
Il nome del villaggio significa "abbondanza di fiori" e tra le belle vie di sassi e marmi non mancano certo stupende bouganville ed oleandri rosa.
Ci troviamo a 650 metri di altezza, qui la gente vive di pastorizia, viticoltura, produzione di formaggi.
Il silenzio e la pace circostante sono interrotte dal canto delle cicale e dal rumore del vento.
Mi incammino per le stradine marmoree osservando ogni dettaglio architettonico e paesaggistico, la sensazione è quella di fare un tuffo nel tempo, quella di camminare in un villaggio che ha conservato tutta la sua autenticità.
Molto belle tutte le colline circostanti a perdita d'occhio, le scalinate, le case, le donne vestite di nero.
Si vede chiaramente l'influenza veneziana nell'architettura e l'uso del marmo e degli stemmi sulle case. Scendo e salgo da molte scale visto che il paesino è arroccato sulla montagna.
Da visitare ci sono cinque musei: uno archeologico, uno geologico, un museo del folklore, uno di storia naturale e uno di arte.
Sulla via principale ci sono bei caffè e taverne con vista sulla vallata in cui fermarsi è un piacere.
Noi ci gustiamo insalata greca e birra mithos ghiacciata, all'aperto sotto un albero.
Osservo la vita tranquilla e lontana dal turismo di questo piccolo paesino mediterraneo in cui ho l'impressione che la gente non vada mai altrove ma conduca una vita lenta e semplice fatta di poche cose.
I sorrisi delle donnine che incontro sono sinceri, gli occhi hanno quello genuino e altruista, nessuno ha fretta e tutto invita alla calma.
Non ci facciamo mancare foto con gatti e asini del paese in sosta tra le viuzze biancastre e pietrose.
Qui la vera essenza è camminare tra i vicoli eterni, per fortuna il cielo è coperto e mitiga un pò la temperatura.

Naxos


Naxos

Naxos

Naxos

Naxos apeiranthos

Naxos, Apeiranthos village






























Naxos Apirantos villaggio

Decidiamo di rientrare verso la costa sud occidentale di Naxos e ci fermiamo nelle bellissima ma anche ventilatissima spiaggia di Mikri Vigla dove nella zona nord molti kite surf sfrecciano tra le onde azzurro blu.
Una volta serviva da avamposto per segnalare l'arrivo dei pirati, ora è il paradiso dei surfisti, i moderni pirati dell'egeo.
La spiaggia è davvero bella, divisa in due da uno sperone di rocce, l'altra parte di spiaggia si chiama Limanaki e oggi è meno ventosa.
Davanti si trova l'isolotto di Parthenos, i colori del mare anche qui sono notevoli.
Faccio un bagno veloce e mi asciugo passeggiando sulla spiaggia.
La sosta è abbastanza breve causa vento e del fatto che comunque continuo l'esplorazione.

Raggiungiamo la bellissima spiaggia di Plaka davvero perfetta, piacevole con mare sempre azzurro e limpido, sabbia e cespuglietti verdi. Una striscia lunghissima di sabbia bianca che per cinque chilometri regala mare perfetto.
Una sensazione di libertà incredibile.
Le spiagge di questa zona si susseguono per chilometri e sono davvero belle e comode.
A Plaka c'è sia spiaggia libera che ombrelloni, è una delle spiagge più famose dell'isola e qui si trova una delle immagini più iconiche e da sogno di Naxos, la stupenda e romanticissima taverna sulla spiaggia, la famosa taverna Paradiso, un tuffo al cuore.
Messa in posizione strategica con i tavoli nella sabbia è indubbiamente d'atmosfera sia di giorno che di notte illuminata dalle lucine.

Proseguendo verso sud troviamo la spiaggia Orkos delimitata a destra da una piccola scogliera, con sabbia fine e acqua meravigliosa in vari toni di azzurro e verde blu. Anche qui c'è poca gente e ci sono varie calette una più bella dell'altra.
Nuoto un pò in questo delizioso angolino, prima di stendermi sulla sabbia per asciugarmi.
Questa zona è davvero un paradiso per me che amo il mare e il connubio sabbia scogli.

Più a sud un'altra bella spiaggia è quella di Aliko beach, con diverse insenature stupende e incontaminate in cui mi fermo per un tuffo veloce.
Un vecchio hotel abbandonato giace solitario e dimenticato, contribuisce a dare la sensazione selvaggia di queste spiagge più a sud.

Naxos beach

Approfitto degli ultimi raggi solari prima di riprendere la strada verso la nostra stanza.
Doccia veloce e siamo di nuovo per le strade ventose di Naxos.
Torniamo alla Chora, a passeggiare per le viette bianche e colorate, affollate da tavolini e gente, negozietti e taverne.
Ammiriamo il tramonto dalla chiesetta con il balcone che da sul porto con gli alberi delle navi ormeggiate, scendiamo a passeggiare sul lungo mare poi ci perdiamo per le vie labirintiche della città vecchia.
In un negozietto fanno caramelle di zucchero colorato artigianali e dalla finestra si vede tutta la lavorazione.
La zona dell'old market, ovvero i dedali labirintici di quello che era il vecchio mercato arabo è molto particolare, una concentrazione di vie caratteristiche, di colori e negozietti affollati.
Qui si vede l'influenza turca, mista allo stile greco e ai dettagli veneziani.
E' una delle Chore più belle che ho visto in Grecia, dopo Mykonos che è una bomboniera.
Compro dell'origano locale e dei saponi all'olio di oliva.
Ceniamo alla taverna Kali Kardia vicino al mare con una moussaka davvero perfetta, vino bianco aromatico e taramosalada. Una cena ottima e abbondante, in tipico stile greco.
Il resto della sera lo passiamo a camminare piacevolmente senza meta, per finire ci fermiamo per una birretta vista mare illuminato nella notte.




19.07.2017

Svegliarsi in Grecia è avere la sensazione di essere in vacanza da un sacco di tempo, di essere a casa, di essere in un posto divino, è mille sensazioni. Ma soprattutto la sensazione di trovarsi nel posto giusto.
Sono infinitamente grata per essere in questo paradiso a godermi la mia amata Grecia.
Sole e cielo azzurro come sempre, nemmeno una nuvola anche oggi.
Ci vogliono anche giorni di mare come questi per sopravvivere al lungo inverno europeo.
Più che mai in questi frangenti vorrei essere un'isolana, vedere la vita cambiare a Naxos nelle varie stagioni. Credo che sia una grande ricchezza. In città scordiamo cosa sia la VITA.
Ma su un'isola sento la connessione con la nostra vera natura, semplice, legata al vento, al sole, alla terra, agli incontri, alle cose semplici.
Oggi facciamo colazione in un baretto bellissimo in riva al mare ad Agios Prokopios, seduta sul tipico tavolino greco in ferro blu bevo il mio frappè con dietro il mare turchese.
Dolcetti appena sfornati al miele e sesamo completano l'opera, una torta al cioccolato per iniziare bene la giornata non poteva mancare.



Attraverso la strada e i miei piedi toccano la sabbia di Agios Prokopios in cui passiamo la mattina, tra tintarella e nuotate.
A piedi raggiungiamo la Spiaggia di Agia Anna dove ci godiamo un frappè greco all'ombra prima di ributtarci in spiaggia per un tuffo e un pò di riposo.
Qui c'è una zona di baretti moderni bellissimi l'uno accanto all'altro, in cui c'è il giusto movimento.
Proseguendo a piedi sulla spiaggia arriviamo alla fine dell'insenatura che è davvero stupenda con i suoi colori azzurri e gli scogli levigati.
Restiamo un pò in questo angolo panoramico di rocce e sabbia, mare limpido e qualche barchetta di legno colorato. Uno degli angoli più belli.
Alla fine di Agia Anna passando piccolo boschetto di cedri si arriva alla carinissima spiaggia Marangas dominata da un piccolo promontorio con sopra una chiesetta bianca minuscola e un albero che si chiama Agios Nikolaos.
La chiesetta è una cappella candida sulle rocce, un angolino perfettamente greco e bello nella sua semplicità.
All'inizio ci sono diversi nudisti che prendono il sole sulle rocce, noi ci fermiamo poco più in là.
Proseguendo e senza interruzioni ci si trova nella spiaggia di Plaka.




Arriviamo alla spiaggia di Agiassos poco affollata e abbastanza solitaria, sfuggo alla vita mondana in cerca di relax.
All'inizio ci sono un pò di ciottoli ma poi ritorna la morbida sabbia di Naxos.
Restiamo qui a nuotare e a prendere il sole godendoci questa perfetta giornata di mare




Tornati dalla giornata di mare ceniamo ad Agios Prokopios alla taverna Giannoulis, tipicissima cucina greca che apprezzo molto.
Tavolini vista mare vicini alla spiaggia, piatti semplici ma abbondanti, servizio gentile e piccolo omaggio a fine cena, una gentilezza sempre gradita.
Prendiamo del raki come aperitivo con una taramosalada e del katziki.
Per finire con la tipica mossaka e insalata greca con formaggio locale.






 Non mi perdo il tramonto dalla Chora e il mio giretto serale tra i vicoli.







20.07.2017



21.07.2017  Koufonissi
La partenza è fissata per le ore 10.00 dal piccolo molo della spiaggia di Agia Anna, appena dopo Agios Prokopios.
Arriviamo in anticipo esagerato per godere delle prime luci del mattino, di una buona colazione e di un pò di riposo prima della partenza.
Ci beviamo un caffè greco sui tavolini del bar sul piccolo molo ancora deserto e addormentato.
Il signore parla solo greco e dice che non sa fare il frappè ma solo il caffè tradizionale.
Vada per la tradizione allora con questo caffè greco turco di prima mattina e le solite sedie azzurre dure e scomode che mi mancheranno un sacco.
La vista di questo mare azzurro e calmo ancor di più.
Dietro ai tavolini il caicco che aspetta il marinaio greco, solito ritardatario.

naxos

Saliamo sul caicco che ci porterà alla ormai famosissima isola considerata cole i Caraibi della Grecia.
E in effetti sembra la Formentera della Cicladi come bellezza del mare ma per fortuna ancora grezza e greca quanto basta.
Ammiriamo la costa di Naxos solcando le onde blu non proprio piccole appena ci allontaniamo dalla riva.
Per me già solo stare in barca e solcare le acque dell'Egeo è qualcosa di magico. Adoro i viaggi sia sulla barca a vela che sul caicco. Il mare è un magnete.




Mi godo il viaggio in barca entusiasta, sapendo che sarà una giornata spettacolare.
La prima sosta è l'isolotto disabitato di Kato Koufonissi per un tuffo nel mare blu incontaminato dalla barca che cala l'ancora vicino ad una piccola spiaggia di sassi e acqua turchese ma senza avvicinarsi alla spiaggia.
Mi butto dalla barca nell'acqua profonda ma limpida come non mai.
Adoro queste baie deserte e isolate in cui fermarsi a fare il bagno in solitudine.
Raggiungo la riva a nuoto per una sosta al sole e quando il capitano chiama mi riprecipito sul caicco.

La seconda tappa è il porto della magica Koufonissi.
Il tratto è breve, ci avviciniamo alla costa e il fondale si tinge all'improvviso di un turchese incredibilmente carico e bello.
Che è un piccolo paradiso lo si capisce subito, dalle casette bianco candido del porticciolo, dall'acqua più spettacolare che ci sia.
Sono felicissima di essere qui in questo angolo di bellezza allo stato puro, peccato sia solo per così poco tempo. Essere qui è un sogno e sicuramente un giorno ci farò una bella vacanza, ci sono isole che ti conquistano al primo sguardo. Le è una di quelle, insieme a Lipsi, Mykonos, Amorgos.
Scendiamo a terra, in questo lembo di cemento nel nulla.
Ci godiamo i colori pazzeschi del mare, le barchette, le case bianchissime.
Una bellezza incredibile, una pace unica.
La spiaggia è spettacolare con le isole in lontananza, le acque trasparenti e la sabbia soffice.
Nuotate, piccole immersioni, bagni di sole, per gradire un frappè al bar della spiaggia.
Il tempo passa troppo veloce e una settimana qui sarebbe il minimo.
Koufonissi è di una bellezza disarmante, è tutta spiagge fenomenali, una manciata di taverne e strade sterrate.

Koufonissi



Koufonissi Grecia 

Koufonissi

Il desiderio di perdere la nave e restare qui è forte.
Salpiamo dal piccolo molo e mi ritrovo tra le onde blu osservando l'isoletta farsi sempre più piccina e lontana.
Ritornati ad Agia Anna camminiamo fino ad Agios Prokopios, per poi raggiungere la Chora.
Ceniamo con una coppia conosciuta in barca che vive in Francia come noi.
Moussaka e vino bianco saranno il mio momento di godimento culinario, davvero ottimo.
Girare per i vicoli ormai familiari della capitale è davvero piacevole, c'è un bel movimento, tanti negozietti, gelaterie, bar, vicoli labirintici in cui sbirciare tra tavolini, gente, boutique.
Finiamo in un ristorante bellissimo il Flamingo con terrazza sul mare e cortile interno di sassi e ulivi in cui c'è musica dal vivo. Beviamo una birra mentre la gente balla e rompe i piatti come vuole la tradizione greca. File di lampadine tra gli ulivi illuminano le danze della notte greca perfetta come non mai. Domani voglio tornarci a cena.
Stanotte mi do alle danze tra piatti rotti, musica greca e risate.

Chora di Naxos



22.07.2017
Ultimo giorno a Naxos, prossima isola Amorgos !!!
Non vedo l'ora di scoprirla ma oggi ci godiamo l'ultimo giorno di riposo a Naxos, anche se ci sarebbero ancora molte cose da vedere.
Oggi invece di girovagare come una matta riposo e godo dei piccoli piaceri e delle comodità isolane.
Colazione con frappe, il miglior modo per cominciare una giornata ellenica.
Sarà una giornata di solo mare.
Compriamo un pò di anguria, due bottiglie d'acqua e due spanakopite per la giornata, visto che non tutte le spiagge sono attrezzate.

Facciamo un giro alla spiaggia Kastraki un vero paradiso, verso la parte bassa dell'isola, mare da urlo e spiaggia da favola. Quel che ci voleva.
Stupende sono le piccole insenature in cui siamo soli a godere di questa bellezza.
Tre chilometri di sabbia fine e mare da favola.
Posso dire forse che è la mia spiaggia preferita, per i colori, le calette, la solitudine.
Non vorrei mai cambiare posto, ma approfittiamo della giornata per esplorare quel che ancora non abbiamo visto.

Proseguiamo fino a raggiungere la spiaggia di Glyfada anche lei davvero bella e solitaria.
Qui si respira appieno la libertà, la solitudine, la purezza e la bellezza delle spiagge di Naxos.
In questa zona c'è poca gente e questo angolino di paradiso è tutto per noi.
L'acqua è color smeraldo e di una trasparenza sorprendente, la sabbia è chiara e completamente libera.
Nuotare qui è un piacere incontenibile, è stato un bagno perfetto.




Un'altra bella scoperta è la spiaggia di Aghiassos totalmente naturale e libera, una baia protetta con un paio di taverne e abbastanza solitaria.
Si trova a sud di Pirgaki e qui c'è davvero pochissima gente, è la spiaggia paradisiaca deserta come piace a me.
E' una delle più belle dell'isola, il mare ha i tipici colori cristallini della Grecia, la lunga fascia di sabbia fine è delimitata da due piccoli promontori, sui cui cammino in esplorazione.
Dietro colline aride digradano verso la spiaggia, qui sul promontorio sassi e piccoli cespuglietti, vento e la visuale panoramica sulla baia.
Mare bellissimo e poco profondo, sabbia fine e chiara. Una piccola chiesetta a decorare il tutto, perfetto. Il mare ha quel colore azzurro acqua in contrasto con il color caramello dei promontori, mi ricorda molto i colori della baia di Kamares a Sifnos.
Cammino sul lungo bagno asciuga, l'acqua è meno fredda del solito visto che digrada dolcemente.
Camminare con soli i piedi in acqua è una delle cose che preferisco.
Nuoto un pò, mi asciugo sulla spiaggia mangiando anguria.
Restiamo in spiaggia fino al tramonto, osserviamo da qui questo spettacolo oggi. Ho sempre amato i tramonti in spiaggia.

Aperitiveggiamo con birra greca e una feta saganki, prima di andare alla Chora e passeggiare un pò.
Sarà l'ultima volta che potremo camminare nella Chora, in questo bel paesino bianco.
Naxos è un'isola un pò particolare, non di grande impatto immediato, ma un posto che ho amato poco a poco, è meno scenica di Santorini, è meno raffinata di Mykonos.
Ogni Chora è differente, ha la sua atmosfera e anche quella di Naxos è unica, con le stradine dell'old market e la zona del kastro. Non mi stanco mai di esplorarla.
Le facciate delle chiesette bianche sono illuminate, i tavolini riempiono le vie.
Ci fermiamo per un bicchiere di vino al Naxos Cafè, il mio baretto preferito tra i vicoli bianchi.
La sera è la miglior sera passata a Naxos, ceniamo alla Chora nel locale di ieri il ristorante Flamingo con musica tradizionale dal vivo, le lucine, la chiesa soprastante, gli ulivi, i muri di pietra, i piatti rotti per terra.
Una moussaka e vino bianco sono la mia cena, prima di lanciarmi nelle danze.
Cenare sotto la luce della fila di lampadine illuminate tra gli alberi è romanticissimo.
Osservo la gente ballare, la felicità ed i sorrisi sul volto di tutti. Fermerei questo attimo.
In girotondo si balla saltellando, sui piatti rotti, l'uno abbracciato all'altro come da tradizione greca..
è in questi momenti in cui mi sento a casa che capisco il forte legame con questa terra.
Mi butto nelle danze anche io, entrando nel cerchio, ballando allo stesso ritmo degli altri.
non è neanche così complicata la felicità...
Grazie Naxos

Naxos ristorante Flamingo



















Naxos Agia Anna





Naxos,villaggio Apiranthos