martedì 26 novembre 2013

TUNISI 2013

 

agosto 2013


Dopo aver passato la giornata nella bella Sidi Bou Said torniamo in centro a Tunisi verso le 19.00, facciamo un giro nel souq e nella Medina. Rimane sempre il mio posto preferito colori, gente, profumi, merce di ogni genere. Bello perdersi nei vicoli. Qui nella medina si trova il Tourbet el-Bey, un  mausoleo grande.
Dar el-Haddad è una delle residenze più antiche della medina e si trova nella stessa zona del mausoleo.

Nei paraggi  c'è anche il bel palazzo del Museo Dar Ben Abdallah dove risiede il Centro di arti e tradizioni popolari.
Tunisi è una città da un milione di abitanti, divisa in quartieri. Ovviamente non è paragonabile al concetto europeo di città. Credo che tunisi vada vissuta nella sua Medina e nei suoi quartieri come la Marsa, la Goulette, la via avenue burghiba. Chiacchiere nei caffè, mercanteggiare... vita semplice, di tutti i giorni. Non ci sono grandi piazze e monumenti. Ma spiagge, negozi, caffè ... atmosfera rilassata e esotica...
resto nella medina a contrattare un pò, fare mille domande ai venditori...
Quando il mercato sta per chiudere chiedo consiglio ad un venditore giovane su dove andare la sera a Tunisi. Ci consiglia di andare a LA MARSA, famosa località di divertimento, in cui si trovano diversi locali e c’è un bel movimento.

La Marsa è un quartiere che si trova sul mare a 18 kilometri a nord est della capitale. Ci arriviamo in Metrò. Di giorno c’è il caratteristico Cafè Saf-Saf famoso per il suo pozzo e il cammello che pesca l'acqua con l'aiuto di ruota idraulica. Di sera c’è un bel movimento. Tanti i posti locali con tavolini in cui poter mangiare. Diversi caffè. Mangiamo in uno dei posti locali che qui sono gettonatissimi. Pizza e insalate tunisine. Dolcetto per finire. Il paese si sviluppa sul mare, dev’essere carino anche per un giro di giorno. Passeggiamo un po’ per le vie affollate di giovani e famiglie. Poi ci fermiamo a bere in un caffè sulla spiaggia. Classico te alla menta che adoro.


21 agosto 2013

Oggi Tunisi mi appare ancora più splendida del solito, quando dopo colazione, esco dall’hotel e mi tuffo per le strade… oggi come ieri c’è un bel sole ed un bel cielo azzurro.. inizialmente non riesco a capire cosa me la rende così diversa da ieri… all’inizio mi appare tutto più luminoso, ogni cosa più bella… poi realizzo cosa davvero fa la differenza… la gente… ecco cosa mancava!!! Le persone! Ieri ce n’erano poche in giro, oggi c’è tantissima gente per le strade. Anche turisti perché ci sono le navi da crociera al porto della Goulette. Anche Alessio lo nota. Decidiamo di passare quest’ultima giornata in completo relax e contemplazione qui in zona. Ci sarebbe il museo del Bardo da vedere di interessante e mi spiace un po’ rinunciare. Mi piacerebbe vedere anche la Marsa a e la Goulette di giorno, ma decidiamo di perderci per il souq in relax completo. Andiamo in posta per spedire l’ultimo tappeto comprato a Kairouan, compiliamo dei moduli ma alla fine ci dicono di spedirlo dall’ufficio dell’aeroporto in quanto serve il controllo della dogana. Ci danno un cartone, noi compriamo la carta da pacco in un negozietto. Facciamo un bel pacchetto e riportiamo in hotel. Scesi camminiamo in direzione della Medina. Arrivati nella piazza della porta di Francia incontriamo e salutiamo il ragazzo conosciuto ieri, lui lavora e promettiamo che più tardi berremo insieme un caffè. Entriamo nel souq, questo piccolo regno tra le viette strette della Medina pieno di colori e odori, merce, datteri, bicchieri colorati, mortai in legno, vestiti, sciarpe, babbucce, pouff, bracciali. Dalla parte a destra parte una via in cui vendono merce moderna. Tutto quello che è tradizionale si trova entrando nella parte sinistra in direzione Moschea Zitouna. Una parte molto bella e autentica è quella del souq coperto che parte proprio dalla moschea. Ci sono anche ristorantini e caffè, oltre che negozi e mercanzia. Affascinante labirinto di suoni e colori in cui vagare con piacere senza meta. Compro qualche bracciale berbero, due collane, dei bicchieri colorati bellissimi, un paio di babbucce. Si compra bene e i tunisini sono gentili e non troppo insistenti. A mezzogiorno ci fermiamo a mangiare un cous cous di verdure con insalata tunisina nella zona coperta. Molto buono anche se bello piccante. Giriamo ancora un po’ per le viette e andiamo a bere il caffè con karim e Mohamed.. una pausa caffè durata due ore. Finiamo ancora a perderci nel souq, andiamo in un bar terrazza. Ci facciamo portare un te e restiamo un po’ a goderci il relax e la vista su Tunisi. E’ bello vedere la Medina dall’alto. Usciti entriamo in un negozio di tappeti, diversi piani che portano ad una terrazza. Proprio carine queste terrazzine verso il cielo. Verso le sette e mezza abbiamo appuntamento con i nostri due amici, ci troviamo nella piazza della porta di Francia e a piedi ci incamminiamo sulla Avenue Bourguiba. Andiamo a prendere il metro per arrivare nel alla GOULETTE.

La goulette è un quartiere di Tunisi ed è anche il porto. Qualche fermata ed arriviamo alla Goulette, che si trova sul mare. Molte persone affollano le vie piene di punti di ristoro e negozi. Ci fermiamo a mangiare in uno dei posti locali all’aperto anche qui molto frequentati. Insalata tunisina e pomodori con olive per me. Economico e buono. ... dopo cena andiamo a bere qualcosa in un bar sulla spiaggia con la luna che si riflette nel mare. Bevo un tè alla menta, l’ultimo penso. Davvero bello. Vorrei restare a scoprire ancora un po’ di Tunisi, assaporare la sua atmosfera. Un aereo in fase di atterraggio mi ricorda che domani tocca a noi partire.


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mezzi di trasporto

treni : http://www.sncft.com.tn/
su questo sito ci sono gli orari dei treni in tunisia












lunedì 25 novembre 2013

KAIROUAN la città Santa Tunisina..


11 agosto 2013

Raggiungere la città Santa è prendere un bus locale e percorrere una strada che procede verso l’entroterra..  in paio d’ore si attraversano solo campi e campi di ulivi grigio verdastri che si distinguono dal cielo blu e la terra secca.. il bus ci porta a Kairouan. Viaggio tranquillo con pellegrini locali e immagini dal finestrino di sterminate d'istese di ulivi. Arrivare a Kairounan è essere accolti da un ragazzo tunisino molto gentile che con sua moglie ci fa salire gratuitamente sul taxi del fratello e ci lascia davanti all’ingresso della Medina dove troviamo un hotel semplice ed economico nel quale alloggeremo per la notte. E' la vista dall’alto, la finestra con le imposte azzurre che da sulla Medina che inizia davanti ai nostri occhi. Mura giallastre, dal sapore antico, case bianche esotiche e molte moschee. Si perché Kairouan è chiamata anche la città delle 300 moschee. Non a caso certamente ma giusto per rendere l’idea. Bella la vista dall’alto che offre la nostra stanza.
Noto subito che la medina ha un fascino particolare, è una città diversa, più tradizionale, più raccolta e dal fascino autentico e riservato. Sapore di antico e di altri tempi. Veri scorci di Medina genuina, bellissimi dettagli. La Tunisia di Sousse sembra molto più lontana di quanto indichi la mappa, siamo catapultati in un'altra realtà, un'altra musica. Karouan è una città che guardo con gli occhi del cuore. Emozioni piccole e autentiche, curiosità e grande rispetto.. Meta di pellegrinaggio musulmano tunsino e di paesi limitrofi come Algeria e Libia. Mi pare che la città esterna nuova fuori dalle mura sia davvero piccina e senza un centro, nel breve giro che facciamo.
Sicuramente la parte interessante sono i dettagli e le vie della Medina. La Medina è per mio gusto è la più pittoresca e bella del paese, perdersi tra questi vicoli è il vero fascino. Assaporare i piccoli dettagli, le bancarelle di frutta, la piccola pasticceria, gli archi, gli edidici, gli abiti, gli artigiani, i volti, l'energia che si respira. Kairouan la definirei la più autentica e genuinamente bella. Non a caso è la città Santa tunisina. Per la precisione è la quarta città santa dopo la Mecca, Medina e Gerusalemme. E’ stata dichiarata patrimonio dell’umanità dell’Unesco nel 1988. E’ importante per la presenza di una delle più antiche moschee del mondo e monumento tra i più impressionanti del Maghreb, la Grande Moschea di Sīdī ‘Oqba, che fu eretta nel VII secolo e ora resta meta ora di pellegrini e turisti oltre che importante luogo di preghiera. La visiteremo domani. Oggi facciamo in tempo a fare un giro veloce prima che la Medina chiuda i battenti. Al calar del sole, chiudono tutti gli esercizi commerciali. Kairouan è anche appena entrati nei vicoli storici e davvero affascinanti  venire addescati da un venditore di tappeti che si finge interessato a farci vedere una casa tradizionale che dice oggi essere museo. Certamente la casa dell’ex governatore è un bellissimo esempio di tradizione e sfarzo tunisini. Le stanze sono riccamente decorate, i tessuti sono colorati e pregiati. Soffitti con grandi lampadari, decorazioni in legno, pitture, letti a baldacchino, atrio centrale, cuscini. Alla fine del giro ci mostrano dei tappeti, con cortesia e senza insistenza. Saliamo per ammirare la terrazza da cui si gode una bella vista sulla città. Scesi facciamo quattro passi, compro un vestito tradizionale violetto e torniamo per le vie un po’ periferiche e ricche di fascino. Compriamo un po’ di frutta, un panino al volo e usciamo dalla Medina che il sole sta tramontando e tutto sta chiudendo.
Doccia in hotel, riposino e scendiamo a bere un tè alla menta nella piazza davanti alle mura, sotto il nostro hotel. Bellissimo vedere tutto il piazzale pieno di sedie e persone. Sono solo uomini e ragazzi, nessuna donna tranne me. Sono tutti accoglienti e i ragazzi a fianco a noi iniziano a chiacchierare. Uno di loro è stato in Italia qualche anno a Monza e ora è tornato qui. Dice di essere di Tabarka e ci lascia il suo numero di cellulare, invitandoci a passare di lì e offrendoci ospitalità per qualche giorno. L’idea non sarebbe male se avessimo abbastanza tempo e queste esperienze mi affascinano sempre. La serata passa tra chiacchiere e bicchierini di te sotto la notte scura e le mura illuminate da una scritta che ricorda Allah il grande.



12 agosto 2013   Kairouan – Sbeitla

Sveglia presto, fatte le valige, doccia e colazione in hotel con caffè, pane e marmellata. Scoprire Kairouan è addentrarsi presto tra i suoi vicoli senza tempo, gustare l’atmosfera antica dei suoi vicoli bianchi e azzurri, le piccole pasticcerie, i negozietti, le abitazioni private, le moschee, i laboratori. I miei occhi si riempiono di dettagli, emozioni, sensazioni, immagini di cui non sono mai sazia. Raggiungiamo in taxi la Grande Moschea Djamma Sidi Okba.  Segnalata come uno dei luoghi più interessanti della città a noi turisti è concesso solo l’ingresso del piazzale e un’occhiata dalla porta. Non ci è permesso entrare nella Moschea vera e propria. Il piazzale è enorme e tutt’intorno si estende il porticato. Il minareto è imponente e di rude bellezza. Somiglia molto ad una fortezza militare in quanto in passato era usato proprio per questo scopo. Il cortile è lastricato in marmo e al suo centro una vasca raccoglie l’acqua piovana. La sala della preghiera si apre dietro un grandissimo portone in legno intagliato. Nella penombra dell’interno 114 Colonne prelevate dai siti romani in rovina, molti tappeti e grandi lampadari al suo interno. La Moschea ha avuto una prima origine nel 670 per decisione del generale arabo Oqba lbn Nafi, che così edificò la prima moschea del Maghreb. Solo nel ‘836 è stata costruita nella sua forma attuale, sotto la dinastia degli Aglabiti, in un epoca di prosperità in cui Kairouan era la capitale di una vasta provincia. Fu di ispirazione per le altre moschee del Maghreb e rappresenta una testimonianza eccezionale dei primi secoli di presenza musulmana in questa regione del mondo. Non ha fini decorazioni come le moschee turche ma dovremmo considerare che per il nord africa è un monumento importante. Dal negozio di fronte chiediamo di salire sulla terrazza per vedere la moschea dall’alto. Da non perdere a Kairouan sono le visite alle terrazze che regalo una bellissima visuale della citta bianca. Compriamo del te alla menta e a piedi torniamo in direzione della Medina. Ci perdiamo per le bianche stradine, le colorate botteghe degli artigiani locali, le volte e le cupole bianche. Bambini che giocano spensierati per le strade, donne velate colorate o nere, uomini vestiti tradizionali con mantelli.
Allegra la parte del souk con zone dedicate al commercio suddivise per attività. Affascinanti le mura merlate color ocra costruite nel 1052 per difendere la città dall'avanzata delle orde hilaliane e sono state ristrutturate agli inizi del 1700 e nel 1972. Imponenti le porte principali: la porta di Tunisi sul lato nord e quella dei Martiri sul lato sud. Misteriose le donne in abiti colorati e foulard oppure vestite con il tradizionale abito nero che copre tutto anche il volto. Capisco perché Kairouan è stata location del set del primo film della serie di Indiana Jones, usata come set per rappresentare il Cairo nelle scene di I predatori dell’arca perduta. Sarà per la sua aria autentica, fuori dal mondo, le donne velate, per l’atmosfera raccolta, per l’antico fascino ma qui l’atmosfera è davvero spirituale e fuori dal tempo, sarà forse perchè ricca di ricordi storici e di monumenti importanti.
Kairouan, che ora sembra poco celebre e importante, fu invece una delle più grandi metropoli del Mediterraneo per un paio di secoli. La sua influenza e la sua ricchezza si estendevano fino alla Sicilia musulmana e gran parte del Maghreb. Ora sono certamente altri tempi da queste parti e solo le testimonianze lasciate ci possono dare un’idea del periodo di prosperità della città, il fascino comunque dev’essere rimasto lo stesso. Andiamo a vedere Bir Barouta, un pozzo storico venerato come un edificio religioso. Forse perché a Kairouan, così come in tutti i posti dove incombe la desertificazione, l'acqua è sacra. O forse perché una leggenda vuole che sia la sorgente in cui il generale Okba ritrovò la coppa perduta alla Mecca. La sorgente è tutt'oggi attiva e fornisce ottima acqua. Si trova all'interno delle mura poco distante dalla porta dei Martiri e quasi all'inizio del quartiere dei souk. Questo pozzo è situato al primo piano di un palazzo che, a piano terra, ospita alcuni negozi. E' un pozzo antico quanto la città e la sua acqua considerata sacra è sollevata ancora oggi da un complesso e pittoresco meccanismo azionato da una grande ruota, la Noria, fatta girare da un dromedario bendato. (dicono che vedendo tutta gente intorno diventerebbe nervoso)
Bell’esempio di Moschea è anche Zaouia Sidi Sahab, la Moschea del Barbiere che non vediamo ma ci dicono che sia davvero bella, ricca di stucchi, intarsi, maioliche ed eleganti colonnati sui cortili interni. Si trova nella parte nuova nella zona dei bacini degli Aghlabiti. E' dedicata al santo Abu Djamal el Belauy che, di professione barbiere, accompagnò il profeta Maometto durante il pellegrinare degli ultimi anni. Fu fedele servitore e, alla morte del profeta strappò tre peli della venerata barba che portò con se fino alla fine, avvenuta in Tunisia. Ora, i resti, riposano in questa moschea mentre i peli sono conservati nella sala attigua. Naturalmente, sono diventati meta di pellegrinaggio ed è obbligo tassativo per tutti fedeli che si recano a Kairouan, fare almeno una visita a questa moschea. Anche per il turista naturalmente vale la pena vederla, per i bellissimi stucchi. Da vedere ci sarebbe anche il Museo Islamico inaugurato nel 1962 ma oggi non lo vediamo. Di moschee da visitare che ne sono diverse, noi semplicemente ci godiamo i vicoli della Medina e il souq che si sviluppa nella parte centrale. Tipici sono i dolcetti makhrud, quadrati, fatti con pasta di semola e farciti di datteri e miele. Kairouan è anche la città d’eccellenza per i tappeti tunisini. Oggi ne compriamo un altro. Ci spiegano bene i tre tipi di tappeti realizzati: la Zerbia (tappeto annodato di lana con colori molto vivi), l'Alloucha (con colori più tenui rispetto al precedente) e il Mergoum (tappeto di lana tessuto a telaio con fondo in tinta unita su cui risaltano fantasiose decorazioni geometriche).
Qui vicino dall’esterno vediamo la Moschea delle Tre Porte in arabo Moschea Khayrun, uno dei più antichi monumenti di Kairouan nata nel 866. La sua facciata ha conservato tre porte sovrastate da archi, con una porta centrale più alta. Compriamo una scheda telefonica tunisina così per poter chiamare a casa dal cellulare a prezzi interessanti.

 Decidiamo di noleggiare un auto, in taxi ci facciamo portare in qualche agenzia ma nessuno ne ha una disponibile. Le ricerche vanno per le lunghe e pare missione impossibile, nessuno sa dirci se domani ne troveremo una disponibile. Un taxista che ha lavorato qualche anno in germania va da solo in cerca di un auto per noi, ma anche lui non ha successo. Non vorrei tornare a Sousse perché siamo già di strada e vorrei proseguire, ma ho paura che anche domani non troveremo una macchina. Kairouan è piccina, forse la grande Sousse offre maggiori autonoleggi. Dopo un po’ di indecisione decidiamo di tornare in bus a Sousse e tentare lì in modo da poter partire e raggiungere almeno Sbeitla, perché la strada fino a Tozeur è lunga. Ripartiamo ancora valigie e tutto, bus per Sousse.

Ritornati per le vie di Sousse giriamo quasi tutte le agenzie della città e anche qui zero totale. Per la festa di fine ramadam molti tunisini hanno noleggiato una macchina e sembra impossibile trovarne una. Torniamo all’hotel in cui abbiamo noleggiato e chiediamo se conoscono qualcuno. Come al solito ho avuto una bella idea, il proprietario ci dice che l’agenzia sotto l’hotel è chiusa ma il proprietario il padre del ragazzino del chiosco dei panini a pochi metri da qui. Ormai dovrei aver ben chiaro in mente che ai tunisini non piace affatto lavorare, invece come al solito me ne scordo. Arrivo sorridente dal ragazzino e gli dico che cerco il boss dell’agenzia. Candidamente mi dice che è suo padre ma oggi non è disponibile. Gli dico che volevo solo sapere se ha un’auto da noleggiarmi e magari potrebbe solo fargli una breve telefonata. Il ragazzino però dice subito che oggi suo padre non lavora e non è reperibile. Non capisco cosa intenda per non reperibile, ma stanca dalla lunga ricerca mi appoggio al bancone con aria disperata. Un signore seduto lì vicino mi guarda e fa una telefonata. Spensierato arriva da me e mi dice che ha una macchina. Ah si? Buona notizia anche se non capisco chi sia. Era meglio non capire in effetti. Ecco il famoso padre “non reperibile” oggi che era a due metri da noi e non aveva nessuna intenzione di rispondere. Devo ancora farci l'abitudine. Gente strana penso, ma forse quasi quasi ha ragione lui, corriamo troppo noi. La vita va gustata e qui in riva al mare con il sole... insomma.. sarebbe un peccato perdersi nel troppo lavoro. Ma visto che ho finalmente trovato una macchina non mi lamento, pago, compila il foglio e partiamo. Gli diciamo di metterci un po’ di benzina perché così a secco non arriviamo nemmeno al prossimo distributore ma non ci ascolta. Poco dopo dobbiamo chiamarlo al cellulare perché restiamo senza benzina e la stazione di servizio è lontana. Arriva il figlio in motorino ma la macchina non parte anche con due bottiglie di benzina. Allora arriva anche il padre e finalmente torna a camminare. Sono già stanca prima di partire.
Comunque prima che il sole scenda troppo partiamo perché dovremmo raggiungere almeno Sbeitla. Il sole cala e arriviamo verso le 21.00 credo che è tutto buio. Ci fermiamo in un motel davvero carino che ci fa mettere l’auto in garage. La zona sembra deserta, il paese è a dir poco minuscolo. Due strade nel nulla con un bar e un ambulante. Mangiamo zuppa di ceci e piadina con coca cola per una cifra davvero simbolica. Ottima la zuppa di ceci locale. Poi ci fermiamo al bar per un te alla menta. Facciamo due passi per le vie deserte. Guardo le stelle che brillano nella notte nera e fonda. Torniamo nel motel carino con cortiletto interno colorato e andiamo a nanna.




































 

venerdì 22 novembre 2013

SOUSSE città di mare..... Tunisia



11 Agosto 2013

Sousse kairouan Colazione con fichi neri, vista mare sul terrazzino della stanza. Bella giornata come al solito. Partiamo a perderci nelle vie della città, raggiungiamo la bella Medina e facciamo un po’ di foto. Bella anche la parte di Medina che va verso la collina e verso il museo. Purtroppo proprio ora abbiamo un problema con la reflex che per il momento è inutilizzabile. Non ci voleva. Sconforto. Adoro le foto. Ci fermiamo a prendere un te alla menta per distrarci ma non capisco che a stomaco vuoto mi fa stare male. Così resto un’oretta mezza moribonda sui gradini di una vietta. Quando sto meglio riprendo a camminare e mangio qualche cosa. Cerco di tornare positiva e ricordare che sono in vacanza e le immagini che porto nel cuore sono più importanti.

Andiamo a visitare Il Ribat, una fortezza del VIII secolo, che si trova davanti alla moschea grande. Era destinata in origine ad ospitare una comunità d'asceti musulmani che controllava la costa. L'Emiro aglabita Ziyadet Allah fece aggiungere una torre vedetta ell'anno 821. La Grande Moschea fu costruita dall'Emiro aglabita Abou EI Abbes Mohamed nell'anno 850. Bellissimo il panorama dall’alto della Torre di vedetta. Restiamo lì un po’ con la città che si estende sotto di noi e guardiamo il mare in lontananza. Passiamo la mattinata tra i vicoli della Medina, ci mangiamo insalata e zuppa e partiamo per la città Santa di Kairouan.