giovedì 27 settembre 2012

CLES trentino agosto 2012



AGOSTO 2012

Dopo la meditazione dei due giorni siamo andati a Cles, in provincia di Trento, nel cuore della Val di non. Valle delle mele ovviamente. Ci siamo comprati subito un paio di sacchetti di mele appena colte, una delizia, anche per me che le mele non mi piacciono in modo particolare. La natura qui è superba senz'altro, l'aria è freschissima e un pò di relax ci voleva. Ci siamo rimasti solo un paio di giorni, abbiamo camminato scalzi, abbiamo preso il sole, mangiato tanta frutta, siamo andati a vedere un lagho alpino stupendo, abbiamo fatto le terme in un centro benessere.

il lago che si vede è il lago di Tovel, stupendo. Si trova nel comune di Tuenno. Fino al 1964 le sue acqua in estate diventavano rosse, per la presenza di un'alga. Ora anche così cristallino è uno spettacolo. Peccato non aver fatto un tuffo!



conoscendoci veramente diventiamo Uno



http://www.youtube.com/watch?v=Ej-pNP-PE_U



Sam' Gacchadvam'(muoviamoci insieme)

Sam' Vadadhvam'(cantiamo insieme)

Sam' Vomana' m'si ja' nata'm'(conosciamo le nostre menti)

Deva'bha' gham' yatha' pu'rve'(comprendiamo come i saggi del passato)

Sam'ja'na'na' upa'sate (che tutte le persone insieme possono gioire l'universo)

Sama'nii va a kuti (uniamo le nostre intenzioni)

Sama'na' hrdaya' nivah (che i nostri cuori siano inseparabili)

Sama'nama astu vomano (che le nostre menti siano una sola mente)

Yatha' vah susaha'sati (perchè conoscendoci veramente diventiamo Uno)

ferragosto di meditazione 2012

http://www.anandavipasa.it/ Ananda Marga Italia Case Sparse Brolazzo, 3 Sant'Ambrogio Valpolicella (VR) CF 93116120234 Sono stata un paio di giorni, 15 e 16 agosto 2012, nel centro di meditazione Ananda Marga. Non avevo mai preso in considerazione la meditazione, non la conoscevo. Sono stata in questo centro perchè due amici con cui avrammo condiviso qualche giorno in montagna avrebbero passato prima un paio di giorni lì, allora incuriosita ho voluto provare. C'è una sala in cui si pratica yoga, meditazione e queste attività che da su un bellissimo panorama verso il lago. Il centro si trova in cima ad una collina che domina il paesaggio circostante, immerso nel verde e nella quiete. Un luogo silenzioso ed isolato, l'ideale. Siamo arrivati la sera del 14 agosto, ci siamo sistemati una delle stanze per gli ospiti del piano più basso. Sopra ci sono la cucina e la sala dove si pranza insieme, la sala della meditazione. Ovviamente si cucina un pò a turno e si partecipa alla preparazione della tavola, al riordinare tutto, pulire i piatti ecc. Un modo sempre per stare insieme, conoscersi e forse anche rilassarsi e sgombrare la mente. Generalmente si mangia vegetariano, chi fa meditazione è su uno stadio di coscienza più elevato. Noi mangiamo vegan e crudo, comunque non è mai un problema frutta e verdura ci sono. Ogni giorno il programma iniziava alle 5.00 del mattino per chi desiderava alzarsi di buon'ora. Il dada, il monaco vestito di arancio, passava suonando la chitarra a fare da sveglia. Mi sono data da fare e mi sono alzata, vincendo la pigrizia. Il bel panorama della sala sul mondo, aiuta ascordare presto la levataccia. E in effetti lo yoga del mattino è stato piacevole e utile anche nei giorni successivi. Anche il canto del mantra, Siirtan, se non sbaglio mi ha messo una certa quiete e connessione con il mondo. Il mantra che cantavano prima della meditazione collettiva poi è bellissimo, e in effetti mi immaginavo il mondo come una distesa infinita avanti a me, vedevo gli alberi scossi leggermente da un vento amorevole, mi sembrava di vedere tutta la terra. E' bello pensare che insieme possiamo sentirci tutti uniti con le nostre menti, l'odio, la guerra e la cattiveria non dovrebbero esistere. Come sarebbe bello se tutti a questo mondo fossimo così aperti all'amore verso tutte le cose, verso il nostro mondo. Se con l'immaginazione lo accarezzassimo con tenerezza. Nel programma giornaliero del centro ci sono diversi momenti di yoga, meditazione collettiva, individuale, silenzio.. un mondo tutto nuovo per me.. Trovare la pace, la gioia e la serenità in ogni momento della vita, questo vuole insegnare la meditazione? Amare tutto il mondo, tutte le persone e tutte le cose allo stesso modo? La verità di Dio, alla fine... e i mantra alla fine sono come le preghiere.. certo l'approccio e l'atmosfera sono differenti.. ma in fondo i due mondi mi son sembrati anche molto simili. Sono stati belli i momenti di meditazione collettiva ma anche quelli individuali nella natura, sotto gli alberi. Ne avevo bisogno in quel momento. Ad ogni modo mi ha aiutato ad essere più serena, più aperta di cuore verso il mondo e le persone. Tutto in effetti sembra più bello, più dolce e più umano. Guardare dentro se stessi non è facile, mi verrebbe da dire che è tanto più facile non pensarci ed evitare di farsi domande. Già, più domande mi faccio, più risposte non trovo. Più cerco di guardare dentro me stessa, più vedo confusione. Forse un giorno vedrò tutto chiaro. Ma se ora mi interrogo non ne vengo più a capo. Ho iniziato comunque a sentire l'energia della terra e del mondo che mi circonda, è una sensazione fantastica, che sorpresa la vita!



JUSTINE Lawrence Durrell



E’ duro contendere col desiderio del proprio cuore: qualunque cosa s’auguri di possedere, il cuore l’acquista al prezzo dell’anima.

Ozioso immaginare l’innamoramento come una corrispondenza di pensieri, di intelletti: è un accendersi simultaneo di due spiriti impegnati nell’autonoma attività della crescita. E la sensazione è come di qualcosa che sia silenziosamente esploso all’interno di ciascuno di loro due.

Non è un viaggio che si possa compiere a piedi. Guarda dentro di te, ritirati dentro di te, e guarda.

Tutto non dipende forse dall’interpretazione che diamo al silenzio che ci circonda?

Quanto dici che durerà questo amore? Non so. Tre settimane, tre anni, tre decenni? Sei come tutti gli altri.. vuoi accorciare l’eternità adoperando dei numeri.

Da qualche parte nel cuore dell’esperienza, esistono un ordine e un’armonia che potremmo sorprendere, se avessimo misura sufficiente di amore, di attenzione o pazienza.

“nessun altro posto, sempre questo tuo ancoraggio terrestre e nessuna nave esiste che ti porti lontano da te stesso.” Kavafis

Noi che abbiamo viaggiato molto e amato molto; noi, che abbiamo non dirò sofferto , chè nella sofferenza abbiamo sempre riconosciuto la nostra capacità di bastare a noi stessi, soltanto noi sappiamo apprezzare la complessità della tenerezza e comprendere lo stretto legame che intercorre tra l’amicizia e l’amore.

L’amato è semplicemente uno che ha condiviso un’esperienza nella stessa frazione di tempo, narcisisticamente; il desiderio di accostarsi all’oggetto amato non è da attribuirsi alla idea di volerlo possedere, ma è solo perché le due esperienze si raffrontino come riflessi di specchi diversi.

Usò interamente se stesso, il suo Io interiore. La maggior parte delle persone si abbandona inerte alla vita che si trastulla con loro e rimangono immobili come sotto i tiepidi scrosci di una doccia da campo.

Non ha nessuna idea preconcetta di quanto desideri in ricompensa del suo amore. E amare così impremeditatamente è qualcosa che i più devono imparare di nuovo. I bambini amano in questo modo

I casi della vita forse non sono altro che una specie di annotazione di quel che portiamo in noi, deducibili gli uni dagli altri.

Il possesso è l’appassionata guerra sopra le qualità reciproche, la contesa per i tesori delle opposte personalità.

Le discipline intellettuali mettevano le persone in grado di squarciare il velo della realtà e scoprire armonie di spazio e tempo che corrispondevano all’intima struttura della loro psiche.

Tutte le grandi religioni non hanno fatto altro che proibire, emettere una lunga serie di divieti. Ma il divieto crea il desiderio che vuol sanare. Non astenetevi, ma affinate!

E’ come se aderissimo l’uno all’altra solo nel possesso ognuno del proprio io, come se fossimo divenuti soci in un comune stadio di crescita.

Non ti manca il mare? Salpo in sogno ogni notte.

Il tempo ci sospinge per l’impulso di quei sentimenti celati entro di noi e tra i più sconosciuti a noi stessi.

Ci usiamo l’un l’altro come scudi per abbattere coloro che amiamo veramente.

Nobilitare al tal punto ogni funzione che anche mangiare ed evacuare dovrà essere elevato al rango d’arte.

Comincio tuttavia a credere che il desiderio si erediti dalla località; che per l’arredamento della sua volontà l’uomo dipenda dalla sua collocazione in un luogo.

Ho sempre preso le azioni per messaggi, desideri lanciati dal passato al futuro, che conciliassero la scoperta del proprio io.

Il dolore è l’unico nutrimento della memoria, giacchè il piacere ha fine in se stesso.

Gli amanti non combattono mai ad armi uguali, non credi? C’è sempre uno dei due che eclissa l’altro e ne arresta la crescita e l’eclissato brama di continuo la fuga, per poter evolversi liberamente. Non è questo il nocciolo della tragedia?

L’amore è tanto più autentico quando a ispirarlo è la compassione, e non il desiderio.

Era come il primo mattino dopo la creazione del mondo.

Cuocere nella sensualità come una mela al forno nella sua buccia

Nel deserto il vuoto e il silenzio risuonano come una conchiglia

Non avevamo parola ma ci guardavamo con occhi insaziabili e pieni di non versate lacrime.

Giacevamo allacciati l’una nelle braccia e nell’animo dell’altro.

L’irresistibile crescita, tramite l’uomo, delle non-specificate, cieche dottrine di variazione e tormento, insite nella natura.

Il mondo è come un cetriolo: oggi ce l’hai in mano, domani nel culo. Proverbio arabo.

Mi sento come se il cielo gravasse sulla terra; e io tra cielo e terra respiro per la cruna di un ago.

Andiamo sempre a caccia di ragioni ragionevoli per poter credere nell’assurdo. Balthazar

Appresi allora la verità su tutto quanto l’amore: un assoluto che accetta o perde tutto. Ogni altro sentimento, di compassione, di tenerezza, eccetera, ha un’esistenza periferica e appartiene alle strutture della società e del costume. Ma lei Afrodite spietata e austera, è pagana.

Cerco dappertutto un’esistenza che valga la pena di essere vissuta.

E’ la nostra malattia quel cercare di far rientrare tutto nella casistica di un sistema psicologico o filosofico..

Rasenta la divinità come tutti gli amorali.

Abbiamo semplicemente qualcosa da imparare l’uno dall’altra. Ma che cos’è?

La nostra amicizia maturandosi aveva raggiunto lo stadio in cui eravamo in certo senso comproprietari l’uno dell’altro.

Là dove c’è una carogna di radunano le aquile

Forse solamente nella morte o nella pazzia potrei mettere a fuoco i sentimenti che mi agitano e per i quali non trovo sfogo.

Alle deficienze del cuore supplisce la mia anima.

La psiche è senza sostanza come l’arcobaleno, si raduna in forme e attributi identificabili solo quando è messa a fuoco da un’attenzione. La più vera forma di giusta attenzione è certamente l’amore. Così “la gente” è per il mistico un’illusione, simile a quella che è la “materia” per il fisico il quale la considera una forma di energia.

La vera innocenza non sa essere volgare.

L’oriente non può trovar gioia nella dolce anarchia del corpo, perché ha oltrepassato il corpo.

La virtù da noi non è mai simulata. E nemmeno il vizio: entrambi sono naturali.

Tutte cose che i bambini vedono e conservano per fortificarsi o disorientarsi nella vita.

Includiamo ogni cosa, affinché l’uomo con la sua totalità non si disdica alla totalità dell’universo.

Non era tanto una donna quanto la incarnazione della Donna che non riconosce vincoli nella società in cui abitavamo.

Non era tanto la vita che lei cercava quanto una qualche rivelazione che, integrandola, desse un senso all’esistenza.

Le imboscate mentali sono i gambetti d’apertura della schermaglia amorosa.

Ozioso rivangare il passato con un mezzo tanto precario quanto le parole.

C’è una specie di luogo Piagato che cerco di tener sempre pieno di gente, incidenti, malattie: tutto quel che mi viene a portata di mano.

Una città diviene un mondo, quando se ne ama un abitante.

Abbiamo lasciato l’Europa dietro di noi e ci stiamo accostando a una nuova latitudine dello spirito.

Colorava la sua infelicità di una specie di estasi, le ferite gioiose che pensereste d’incontrare nei Santi, non negli amanti.

Non per eludere il destino ma per compierlo nella sua potenzialità verace: l’immaginazione.

Con la forza di quella che posso soltanto chiamare la sua carità, nel senso greco della parola.

Torno con il pensiero al tempo quando per noi quattro il mondo noto quasi non esisteva; i giorni divenivano soltanto spazi tra un sogno e l’altro, spazi tra i fondi mobili del tempo, dell’agire, del vivere il momento.

Una marea di faccende insignificanti che spuntano dal colmo ristagnante delle cose, senza approdare ad alcun clima, senza condurci in alcun luogo, che non chiedono nulla se non l’impossibile: essere.

Qui la gente agisce prima di riflettere. Quando viene il tempo del dubbio e del rimorso, fa troppo caldo, nessuno ha più l’energia. Manca di finesse, questo animalismo..

Sorridendole respiravo il tiepido profumo estivo delle sue vesti e della sua pelle, un profumo che si chiamava chissà perché Jamais de la vie.

Parli come si potesse decidere noi. Non siamo abbastanza forti o malefici da operare una scelta. Fa parte di un esperimento tutto questo, decretato da qualchedun altro, la città forse, o un’altra parte di noi stessi. Come saperlo?

Sembravano in quel momento il magnifico animale bicipite che il matrimonio può essere.

Costringeva le persone ad uscire dal loro vecchio io. E questo doveva per forza far male.

Simultaneo accendersi di due spiriti impegnati nell’atto autonomo del crescere.

Baudelaire dice che il coito è la lirica della folla. Non più ahimè. Il sesso va morendo. Ancora un secolo e giaceremo l’uno con la lingua dentro la bocca dell’altro, silenziosi e senza passione come frutti di mare.



martedì 25 settembre 2012

a settembre...

PROVENZA 2012 Aix en Provence fruit fest

Estate strana per me questa del 2012. Solitamente faccio qualche viaggetto all’estero, la mia ragione di vita.. quello che mi da la forza di lavorare tutto l’anno è da sempre il viaggio di capodanno e di agosto. Entrambi saltati quest’anno e per questo ero già in stato di tristezza totale. Non volevo finre in qualche posto magari anche bello ma sterile. Uno di quei posti che poi non ti lascia proprio nulla. E invece la vita mi ha stupita, organizziamo all’ultimo questo viaggetto breve in compagnia, in Provenza.. bè della Provenza in realtà ho visto ben poco.. sono stata ad un festival fruttariano..un festival che? Si di fruttariani, cioè persone che mangiano solo frutta in teoria.. poi ognuno fa quel che gli pare e sperimenta un po’ sul proprio corpo come vuole.. però si, in linea di massima frutta e ortaggi (pomodori, melanzane, zucchine, zucca, cetrioli, avocado, peperoni)
L’esperienza è stata fantastica! Tenda libera, tra la natura, il tutto più semplice ed eco possibile. Solo la voglia di strare insieme e condividere un sacco di belle cose e ovvio mangiare tanta buona frutta. Ho scoperto che dormire all’aperto sotto gli alberi è fantastico e ti svegli pieno di energie. Correre a piedi nudi tra la natura, l’erba, i sassi, gli alberi, il fango, i campi, le strade è stata una bella esperienza di piacere, libertà e gioia. Ho scoperto che si possono sentire un sacco di energie dalle persone e dalla natura. Ho scoperto che aprire il proprio cuore agli altri è meraviglioso. Ho scoperto che basta poco per essere felici. Ho scoperto che solo vivendo con poco forse si è felici davvero. Ho scoperto che ci sono anime che possono darci qualche cosa di immenso. Ho scoperto che non ci si deve sentire in imbarazzo nudi. Ho scoperto come sia bello dare valore alle piccolissime cose. Ho scoperto quanto sia bello condividere momenti e pensieri con gli altri. Ho scoperto la meditazione, il reiki e un sacco di altre cosette interessanti. A mangiar solo frutta siamo stati benissimo, un po’ troppo costosa in Francia.. ma non stiamo lì a guardare tutto.. sicuramente ho incontrato un sacco di belle persone, di belle anime, ho sentito un sacco di esperienze illuminanti e anche sconvolgenti. Incontri che cambiano la vita anche, in molti sensi. Ho capito che siamo tutti in viaggio, alla ricerca di noi stessi o della nostra felicità, forse in fondo cerchiamo solo la serenità chi in un modo o nell’altro. Ho scoperto solo alla fine che non ci sono persone avanti o indietro ma siamo tutti lì a sperimentare per sentirci vivi, sereni, immensi e realizzati. Ho capito che abbiamo tutti più o meno gli stessi problemi, gli stessi desideri e gli stessi bisogni. Solo lo esprimiamo in maniere differenti o li nascondiamo in modi altrettanto diversi. Sto sempre più pensando che nessun incontro avviene per caso e nemmeno nessuna esperienza. Ma ogni esperienza la possiamo vivere solo se siamo intimamente pronti ad accoglierla. Ho scoperto di essere ottimista, che dopo tutte queste belle cose.. non posso non essere ottimista, più mi circondo di belle persone, più il mondo mi sembra migliore. Sono partita per vedere bei campi di lavanda e bei frutti, sono tornata che quello che ho visto di bello è davvero “invisibile agli occhi”. Spero di aver scoperto che la vita è felicità, che la felicità è il viaggio e non la meta e la realizzazione di noi stessi è l’amore immenso verso tutto il mondo.