giovedì 16 gennaio 2014

Villaggio Guellala djerba - Tunisia







Gennaio a Gerba, sempre in maniche corte, sole e clima piacevole. Siamo pur sempre nel mediterraneo e l'inverno qui non è certo da considerarsi caldo, ma resta mite. Prima raggiungo la capitale Houmt Souq e faccio rifornimento dal fruttivendolo con arance, banane e datteri. Fatto il pieno di energia sono pronta !

Giornata lenta, ritmi rilassati... vado a fare un giro e vedere com'è il paesino di Guellala, un villaggio tunisino che si trova sulla costa meridionale dell'isola, famoso per la tipica produzione di ceramiche. Prima di arrivare la strada costeggia il mare e la spiaggia. Le donne che raccolgono frutti di mare sono sagome nere in controluce sul mare blu azzurro che luccica sotto il sole. Scendo ad assaporare un pò di questo paesaggio sulla spiaggia fangosa... silenzio corroborante e grande senso di liberà qui con una leggera brezza tra i capelli ed il sole che scalda questa bella giornata..... dicono di non camminare in questo tratto di spiaggia perchè in diversi punti il fango inghiottisce senza scampo.. chi lavora qui e raccoglie i frutti di mare per i ristoranti conoscere bene il percoso sicuro...
Riparto in macchina con musica tunisina d'atmosfera .. appena entrati nel paesino di Guellala chili e chili ceramiche esposte fuori dai negozietti in queste strade quasi deserte. Dal silenzio mi verrebbe di camminare in punta di piedi... per non disturbare... ma qui artigiani molto gentili ed accoglienti mostrano volentieri le loro botteghe, i loro prodotti e le loro tradizioni. Un dromedario beve acqua direttamente dalla bottiglia che gli diamo, anche gli animali imparano ad imitarci e sono un pò attrazione qui. Fuori un pozzo per raccogliere l'acqua.... mi fermo a sbirciare qualche bottega.
Il nome Guellala deriva del berbero iqellalen che significa "vasai", qui la terracotta è un lavoro tradizionale molto antico ed artigianale realizzato con maestria e pochi mezzi. L'argilla viene presa da buche che scavano nel terreno locale, molto argilloso. Si lavora con acqua su un tornio a pedale che viene spinto con un piede, si modellano nella forma desiderata e infine vengono cotte in forni artigianali. Atro che comodo tornio meccanico !
Il villaggio è piccino ma tipicamente invaso da piccole botteghe che lungo la strada espongono vasi e piatti di vario genere. Un vasaio mi porta a fare un giro, nella terra un buco con scale di argilla porta ad una profondità di quattro metri circa credo. Procedo piano scendendo sugli scalini di terra. Solo delle candele per fare luce nella galleria scavata nel suolo. Arrivati in fondo un piccone permette di scavare altra argilla. Ritorno alla luce risalendo le scale di questa minusca minera ...
I prodotti in terracotta generalmente non sono smaltati ma lasciati del loro colore naturale chiaro e rossastro. Devo dire che sono davvero carini e ben fatti, diverse le forme. Una volta vi erano la bellezza di 500 vasai, ora solo un quarantina sono quelli in attività.
Il prodotto principale di Djerba è l'olio di oliva. Una volta tutti i recipienti per olio erano creati dai vasai isolani, ora con la produzione industriale hanno perso molte di queste richieste. Ad incrementare il loro lavoro restano i turisti in cerca di piccoli oggetti come vasi, brucia essenze, lampade, piatti. Tipico è quello che viene chiamato il "cammello magico", la cui invenzione viene attribuita a Messaoud Elghoul nel 1972. Un sistema molto carino per miscelare olio e aceto oppure i succhi di frutta. Venite a Guellala per scoprire come funziona, non vi posso mica svelare tutto così :) ! Dopo la visita alla bottega, passo all'esplorazione del Museo che si trova lì vicino.

Molto carino il MUSEO DI GUELLALA che si trova nella struttura di un antico santuario dedicato a Sidi Zitouni poco fuori dal villaggio in posizione rialzata. Fare un giro in questo museo è fare una passeggiata nella storia delle tradizioni popolari tunisine. Affascinanti le collezioni di costumi berberi, vestiti tradizionali e tradizioni dei vari villaggi dell'isola. Ci sono scene di vita quotidiana, strumenti musicali, gioielli berberi e beduini, vecchi libri e ceramiche smaltate. Molte le riproduzioni che riguardano le nozze, i preparativi e i lavori che si svolgevano. Molto interessanti anche le tende, le cassapanche e gli arredi per chi ama l'antiquariato del genere. Passo il resto della giornata al bar fuori dal museo a prendere il sole, rilassarmi e bere un ottimo frullato di banana e arancia, seguito da un'insalata di pomodori e cetrioli. Pochi stranieri e qualche persona del posto resta al bar a godersi la giornata come me.. tra chiacchiere, saluti e relax. Resto in meditazione e mi gusto questo momento. Resto a godermi la bella giornata di sole fino a quando arriva l'ora del tramonto. Il sole si fa arancione vivo e scende verso l'orizzonte. Belli i colori e i profili. Il canto del muezzin aumenta la magia di questo momento in cui la natura ci ricorda quali sono i veri spettacoli. Molto bella è la vista panoramica sul paese e sul mare che si gode da qui. Affascinante gustarsi un tramonto, con il sole rosso infuocato che scende proprio nel mare. Il cielo poco a poco si scolora e si fa più buio, ritorno in direzione capitale Houmt Souq per la cena. Insalate tunisine a go go e via....


 alcune foto del Museo di Guellala