domenica 13 novembre 2016

Domande che ricevi da quando sei expat


Avevo scritto questo post mentre ero in Tunisia, ora vivo a Parigi per il momento ma lo condivido.

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1: Ti piace vivere in Tunisia?

Vivo a Tunisi, il resto del paese e ogni città sono differenti.
Posso solo raccontare la mia esperienza qui, per ora.
Si, mi piace altrimenti non sarei qui. Anche se posti come Djerba o Hammamet mi hanno sempre affascinato.
Di Tunisi città apprezzo il fatto che sia più grande e ci siano più cose da fare, ci sono anche spiagge trasnquille come a Gammarth in cuiè un piacere passare le giornate.
Non è lontana da Bizerte o Hammamet e ci si può recare abbastanza spesso.
Adoro la medina, perdermi tra i negozi e fermarmi per un te alla menta.
Sidi Bou Said resta il mio quartiere preferito così bianco azzurro e pulito, moderno e tradizionale, e ovviamente non manca la spiaggia e bei posti in cui bere un the con pinoli.

2. Ti manca l'Italia?
Per forza sentiamo un pò di mancanza per un posto in cui siamo cresciuti, abbiamo famiglia ed amici, abitudini, affetti, ricordi.
Ma sono contenta di essere qui. Non mi manca nulla e apprezzo quello che c'è.
Mi manca la montagna e la neve in inverno per sciare soprattutto, il cibo italiano come la polenta taragna, il grano saraceno. Il resto si trova anche qui.

3. Cosa ti piace di più?

Il mare, il sole, la semplicità della vita, il calore della gente.
Ho sempre sognato di vivere al mare e Tunisi è una città sul mare, ci vado appena ho un attimo e quasi tutto l'anno.
Il sole c'è praticamente tutti i giorni e io con il sole sono felicissima, mi piace prendere il sole o semplicemente vederlo dalla finestra, mi cambia l'umore. Apprezzo anche il clima mite e l'atmosfera esotica.
Non sono alla ricerca di tanti beni materiali, conduco una vita semplice. Non mi interessano discoteche, negozi alla moda o ambienti chic, ma natura.
Qui posso andare al mare e nel deserto. Mica male.

4.Come si mangia a Tunisi?
Non sono la persona migliore per rispondere a questa domanda mangiando frutta e verdura, noci, riso e legumi in pratica. Ma si mangia bene e semplice, la scelta non sempre è molto vasta ma se girate ci sono ristornati sia tunisini che italiani ed etnici.
Si trova la pizza a tutti i prezzi, quella tunisina non è cara, quella in stile italiano costa un pò di più. Ci sono diversi ristoranti italiani soprattutto ad Hammamet e Tunisi.
I ristoranti tunisini restano per me la scelta migliore con le insalate e tanti piatti freschi, locali ed economici.
I prezzi sono bassi per noi europei. Le cose più tipiche sono il lablebi (zuppa di ceci) il kaftegi, il tajine (frittata con tonno formaggio prezzemolo) il couscous in vari modi, il the alla menta con i pinoli o le mandorle, la pasticceria araba.Il tipico pane rotondo e le piadine tunisine. L'harissa  è una crema rossa piccante di peperoncini e la mettono un pò ovunque. e' come la nutella per noi ma in versione salata!

5. Devi metterti il velo il burka?
Assolutamente no, qui non vi è nessun obbligo.
Non tutte le donne si coprono il capo, dipende dal luogo e dal quartiere, dalla stagione anche, a volte si coprono in inverno perchè è freddo ma non in estate.
Come vestiti ci si può vestire liberamente.

6. Si può bere alcol?
Certamente vendono anche alcolici, birra e vino ecc.
Non si trovano dappertutto ma nei bar.
Di giorno non ho mai visto gente bere alcol in strada, ma di notte si.
Certo non è presente ovunque come da noi, ma solo in certi luoghi.
Ad esempio il caffè è il luogo in cui si bevono frullati, spremute, caffè e te. Ma non alcol.
Nei bar e negli hotel vengono serviti alcolici, e anche al supermercato.

7. Si può stare in bikini in spiaggia?
Certo che si può, ovviamente ci sono le spiagge degli hotel e dei quartieri più borghesi in cui non si viene mai disturbati in costume, nelle zone popolari si da un pò nell'occhio ma non ci sono divieti o pericoli in questo senso. Solo occhi curiosi puntati addosso.

8. Come sono i trasporti ?
Prevalentemente ci sono bus e taxi. Non ci sono molti treni, meglio affittare o avere una macchina propria.

9. C'è criminalità?
Meno che da noi, non si vede degrado in giro e non ho mai visto scippi.
C'è più rispetto. Tutti sostengono che con Ben alì tutto fosse pulito e sicuro,
Comunque anche ora il paese è tranquillo




10 Cose da sapere prima di andare in Tunisia


1. La valuta è il dinaro e si cambia in aeroporto o in qualsiasi città della Tunisia in banca.
Non si può prenotare in Italia, ma si cambia solo in Tunisia.
Non preoccupatevi se arrivate con gli euro ci sono molti posti in cui cambiare i soldi, alcuni poi accettano anche euro come pagamento.
E' vietato uscire con valuta tunisina dal paese, negli uffici di cambio o banche dovrete ricambiare i dinari in euro.
Ora un dinaro vale circa 0.50 euro. Il paese è più economico dell'Italia, dato che gli stipendi locali sono molto bassi.

2. La Tunisia è un paese sicuro.
Non ci sono pericoli a girare soli e senza agenzia in Tunisia, con auto o mezzi pubblici si può girare tranquillamente in esplorazione del paese.
Io ci ho fatto quattro viaggi e ci ho abitato per un anno.
La polizia controlla spesso le strade e la popolazione è cordiale e accogliente.
le strade sono buone e ben segnalate, non molte perciò non è facile perdersi.
Vale la pena arrivare in macchina o affittarne una e girare il paese visto che le distanze non sono enormi e ci sono molte cose da scoprire.

3. La Tunisia è una meta economica.
i prezzi per noi europei sono vantaggiosi in tutto il paese. A sud ancora di più rispetto a Tunisi o Hammamet ma resta più economico dell'Italia.
Io insisto nel consigliare di mangiare cibo tradizionale locale, più saporito, nuovo e più economico.
Vale la pena anche scoprire i sapori locali e gli oggetti artigianali tunisini.

4. E' un paese vario.
A sud c'è il deserto con le sue dune di sabbia, le oasi nei canyon, i palmeti di tozeur, il lago salato Chott el jerid, gli antichi villaggi fortificati ksar, l'isola di Djerba, città costiere, siti archeologi romani, l'antica cartagine, il villaggio arabo di Sidi Bou Said.
Ritengo che uno dei punti di forza della Tunisia sia la varietà di paesaggi e luoghi da vedere.
Il mare è bello soprattutto a Djerba, Mahdia, Kelibia, Hammamet, Nabeul, Korba, Bizerte,
C'è un famoso Colosseo Romano nella cittàdi El Jem.

5. La Tunisia è uan democrazia e un paese libero e il più aperto del Maghreb.
Non tutte le donne portano il velo sul capo e non è obbligatorio per nessuno.
Le donne in Tunisia si vestono non troppo diversamente che da noi nelle città, più tradizionali invece nelle campagne e nelle zone meno popolate o turistiche.
Ci si può vestire come si vuole, solo ritengo che cose troppo corte o che mostrano mezza chiappa siano preferibili in altri paesi ma c'è cmq libertà.
Certamente ogni luogo è differente, anche quila spiaggia, la discoteca, il centro città o la moschea.. sono luoghi nettamente diversi così come ne sono diversi i costumi.

6. Il cibo Tunisino è buono e vario.
Il tajine è una frittata qui e non come in Marocco un piatto di verdure e carne.
Slitamante è uovo, formaggio, prezzemolo e tonno.
Tradizionale è anche il couscous con verdure, carne o pesce.
Il lablebi è una zuppa di ceci con uovo e tonno.
Il kaftegi è un piatto buonissimo fatto di zucca, uova e prezzemolo.
I brik sono rotolini fritti ripieni tradizionali con vari ingredienti.
Consiglio di comprare i dolcetti dalle piccole pasticcerie o negozietti.

7. Il deserto e le oasi delle montagne sono tra le cose più belle da vedere.
Non cè solo mare, hammamet o Djerba.
Tozeur è una città affascinante con palmeti al bordo del desrto, Douz è il punto di partenza per le dune di sabbia e Chebika, Tamerza e Mides sono le tre bellissime oasi di montagna vicino al confine algerino.
Per me vale la pena dormire una notte nei campi nel deserto vicino a Douz. Esperienza indimenticabile.


8. Acquisti al mercato
Consiglio di comprare le fouta, teli in cotone colorato artigianali.
A kerouan consiglio di comprare tappeti fatti a mano o copriletti artigianali tunisini.
Le borse in paglia e i cappelli in paglia che fanno a Gabes e vendono in tutto il paese, le ceramiche nella zona di Nabeul.
Gli abiti colorati tipici, i tamburi, i gioielli, oggetti antichi.




















9. Di solito non si beve alcol fuori da hotel o ristoranti.
Molto spesso i loro bar offrono te, caffè e bevande analcoliche.
Ottimo è il te alla menta con i pinoli o il te con arancia e mandorle.
Buonissimo è anche il caffè con aroma di fiori di arancio.
Ovviamente ci sono anche molti locali in cui bere birra vino o superalcolici.

10. Tatuaggi di hennè
un'usanza caratteristica sono i tatuaggi temporanei fatti con henne o harkus soprattutto su mani,braccia, spalle e gambe.
Solitamente sono fatti dalle donne.











I passaggi di Parigi




Romantici e ricchi di fascino sono i passage che si trovano ne quartieri centrali di parigi, delle gallerie coperte strette in cui ci sono bar e negozi.
Sono particolarmente amati ed apprezzati dai parigini.






sacromonte GRANADA





Dal quartiere di Albaycin camminando si arriva alla zona del Sacromonte, la cima della collina.
E' il quartiere gitano dove ancora oggi abitano gli zingari.
Quando arriviamo fin qui è primo pomeriggio e le vie sono ancora deserte.
Ha il sapore della scoperta essere fuori dalla folla di viaggiatori o turisti.
Ci sono momenti in cui è bello il silenzio e un momento che sembra ancora di scoperta.
Intravedo le prime piccole grotte delle zingare in cui vivono eche si possono visitare, così come il museo. A pagamento ovviamente.
Ci sono anche pochi piccoli caffè o ristorantini addobbati di porcellane.
Le case hanno colore bianco con toni di azzurro e oggetti andalusi o zingari.
La zona è popolata soprattutto la sera per i famosi locali in cui si balla il flamenco gitano e si cena.
Io l'ho esplorata solo nel pomeriggio, soleggiata e solitaria, silenziosa e bianca.
Pensavo di poter tornare la sera per uno degli spettacoli, ma poi ho passeggiato e cenato in centro semplicemente.
E' una zona caratteristica e diversa dagli altri quartieri che vale la pena vedere e immagino soprattutto i balli la sera nella grotta delle zingare anche se sembra un pò turistico.
Sulla cima della collina cè anche un monastero ma non l'ho visitato.
Il panorama intorno è molto bello e anche da qui si vede la fascinosa Alhambra.









notre dame di parigi

Una delle zone più belle di Parigi è per me la zona intorno a Notre Dame, la bella e famosa cattedrale parigina.
Qui passeggio spesso sui ponti sulla senna o tra le vie colorate del quartiere latino.
I battelli che passano sul fiume, le tante persone che passano di qui.
Bello è camminare lungo la senna dietro a notre dame e fare un picnic






















La bella e famosa cattedrale Notre Dame si trova sull'isola chiamata citè, ma non vi accorgerete nemmeno di essere su di un'isola.

sabato 5 novembre 2016

attraversando il fiume Guadalquivir SEVILLA



Wadi al kabir era il suo nome in Arabo, mutato poi fino ad oggi in Guadalquivir.
Una bella vegetazione verdeggiante, ville e chiesette fanno capolino dalle sponde destra e sinistra mentre attraverso i ponti sul fiume, in questa giornata calma di sole.
Non fu sempre così calmo questo fiume, ma divenne un prospero porto commerciale con le colonie.
Immagino navi ricche di spezie, frutta, cereali, tessuti, ori .. arrivare cariche fino a qui.. dopo lunghi viaggi in mare.
Avventurosi ed imprevedibili viaggi oltre oceano.
Qui veniva a pregare e organizzare i suoi viaggi Cristoforo Colombo, e chissà quante notti insonni passò a guardare la luna che si specchiava nelle acque del fiume, tra dubbi, sogni, timori, dettagli.
Fu lui con l'epoca della scoperta dell'America a donare il periodo di splendore a Siviglia.
E fu grazie al re Fernando e alla regina Isabella che finanziarono la sua folle impresa, lui che iniziò a navigare all'età di 14 anni.
I suoi resti oggi sono custoditi nella cattedrale sivigliana.
Letteralmente fiume grande.
Un fiume storico, che solca la pianura Andalusa Spagnola.
Nasce nel cuore della sierra de Cazorla, 657 km che incrociano Siviglia e Cordoba.
Una volta si poteva navigare per le sue acque fino a Cordoba, ora invece è navigabile solo fino all'elegante Siviglia.
Si può fare un picnic sulle sue rive, oppure jogging come gli abitanti della zona.
Organizzano delle crociere carine lungo il fiume per vedere la città da una prospettiva diversa.