mercoledì 26 agosto 2015

Paris, il signore dei piccioni.

20 agosto 2015


L'altro giorno mentre camminavo senza meta per il centro di Parigi, vicino al museo Pompidou, alzando gli occhi mi trovo davanti ad una bella scena.
Un uomo con una valigia colma di grano stava dando da mangiare ai piccioni, che subito sono accorsi in massa.
L'uomo come se nulla fosse con tutti quei piccioni che svolazzavano anche addosso a lui ha continuato il suo rituale mentre una folla curiosa e un po affascinata faceva foto o osservava.
Un continuo volare avanti e indietro dei piccioni che mangiavano ma in qualche modo sembravano abituati a questo incontro.
Il modo poi in cui passavano vicino a quel signore mi dava l'idea che tra loro vi fosse un legame.
Ho chiesto informazioni certa che non fosse la prima volta che l'uomo arrivava qui per dare da mangiare ( vietato qui ) ai piccioni.
Ho scoperto che Giuseppe é il nome di quell'uomo che fino a un attimo prima era solo una bella ed affascinante immagine di Parigi, una dei tanti scatti fotografici realizzati nella città, un attimo che i passanti avrebbero scordato a breve nonostante i sorrisi e la meraviglia che avevo visto sui loro volti.
Ho pensato fosse un clochard, uno dei tantissimi qui.
Invece è un italiano che vive qui dagli anni 70, che lavorava in banca e ora é in pensione.
Ma i vestiti parlano chiaro.
Scopro infatti che abitava nel bel quartiere centrale di Marais ma dato che dava da mangiare ai piccioni sulla finestra di casa lo hanno lasciato in strada, gli hanno dato una multa che ancora sta pagando e gli hanno portato via la casa!!!
Ora vive in macchina e sta perdendo anche la salute. Parigi è una città molto fredda e non solo in temperatura atmosferica.
Non avevo mai sentito la sua storia ma vorrei che qualcuno avesse lo stesso cuore con lui, come quello che lui ha con i piccioni.
Lui chiede solo di avere indietro la sua casa.
Ha 70 anni e ogni giorno fa il giro di Parigi e in diversi punti dal grano ai piccioni, circa 70 chili al giorno, pagati con la sua pensione.
Ma lui, dice, vuole solo la sua libertà.























lunedì 24 agosto 2015

followmeto paris !

01.07.2015




Sono solo pochi giorni che mi trovo a Parigi.
Alloggio fuori città, ad Enghien les Bians, elegante paesino sul lago con Casino, boutiques e caffe.
Curiosa ho scorrazzato per la città, muovendomi nella grande metropolitana, tra un sacco di linee e destinazioni.
Senza nessuna guida e nessuna idea di cosa ci fosse a Parigi, visto che è la mia prima volta qui.

Ho visto la zona di Trocadero , uscendo dalla metro uno spazio simile ad una terrazza offre subito una bella visuale sulla famosa tour Eiffel
Ai piedi una vasta fontana e un giardino verde in cui in molti fanno picnic o si rilassano.
Arrivata sotto la torre di ferro ho camminato lungo la Senna fino a raggiungere a piedi la grande via Champs-Elysées con negozi e ristorantini terminante all' arco di Trionfo . É la via più famosa e turistica della città, che mi ha molto ricordato la avenue Bourghiba di Tunisi.
Realizzata appunto dai francesi quando la Tunisia era una loro colonia.
Celebre é anche il quartiere di Pigalle con il mouliné Rouge e i sexi shops. Percorrendo la stradina pedonale centrale alberata si arriva a Blance e Anvers il punto in cui ci si tuffa tra le vie di Montmartre.
Uno dei quartieri più amati è proprio Montmartre con la chiesa del Sacro Cuore che domina la collina sulla cima. Sotto stradine piene di brasserie francesi in stile vintage e piccoline, viette di negozi e fast-food, c'è anche il cqffè del film di Amelie.
Poi la Senna con i battelli per fare la crociera sul fiume cittadino, in cui ho visto anche qualcuno fare il bagno!
Dicono sia stata un'estate incredibilmente calda e non stento crederlo, più di 35 gradi in città anche se giorni di fresco non mancano.
Un clima nordico ballerino e nella stessa giornata si trova pioggia e sole, molto spesso.
Parigi è una città di piccoli caffè tipici, grandi e chiari palazzi d'epoca,  spazi grandi, moltissime persone di tutte le razze, macarons, fast-food, lampioni sempre accesi..
La sera la tour Eiffel é illuminata di giallo e per qualche minuto da luci bianche intermittenti carine.
Le baguette sono praticamente l'unico tipo fi pane che i francesi comprano e portano davvero in mano o sotto braccio, a volte senza sacchetto di carta che in ogni caso è troppo piccolo, spesso sono avvolte solo da un piccolo fazzoletto di carta.
I francesi sono molto gentili, noi italiani diremmo vestiti da sfigati, grandi bevitori di vino e birra.
Questa mi è sembrata Parigi, una city moderna e grande, con molti stranieri solidali tra di loro, francesi sempre molto gentili, ma anche moltissimi senza tetto soprattutto francesi che spesso bevono fino a star male e necessitare di soccorso.
Contraddizioni forse di ogni città grande ma che fanno sempre male al cuore, accanto allo sfarzo c'è la miseria totale.
Per ora non ho  trovato ancora un quartiere di Parigi che mi abbia fatto davvero innamorare.
Ma la ricerca continua.... e la città è molto bella.
Tra un po andro a caccia dei musei gratuiti e le cose free da fare qui.





















mercoledì 5 agosto 2015

Parigi è...

Parigi é odore di pipì che spesso invade le narici, la tour Eiffel di ferro di giorno e di luci di notte, i tanti clochard sui marciapiedi, il quartiere vintage di Montmartre e Pigalle con il famoso mulino rosso mouline Rouge celebre per il suo cancan, é la gentilezza dei francvisto il fiume Senna con i battelli, i parigini che fanno pic-nic ovunque, i tanti mezzi di trasporto che percorrono la citta, la gente sempre che corre di fretta, il wifi gratuito in quasi tutte le zone , le vecchie brasserie in stile francese, le baguette sotto braccio, le bottiglie di vino, il caffè non buono, il freddo e tipicamente nordico, i tipici tetti grigi della città, il centro commerciale della Fayette con la bella cupola e la terrazza con vista sull'opera e sulla città, sono i tantissimi stranieri che vivono e lavorano qui , sono le crepes dolci e salate, i mercati arabi di frutta e verdura, i mendicanti che suonano e cantano nel metrò, la musica jazz, i grandi spazi, la vita da metropoli, il senso civico e il patriottismo, i cappelli che sono un must qui, il panorama dalla chiesa del sacro cuore, il quartiere del film il fantastico mondo di Amelie, le Champs-Elysées con l'arco di Trionfo alla fine, i colorati macarons, la bella Notre Dame ed il quartiere latino.
Parigi è anche i quartieri arabi come berbese, chapelle, belleville, é i quartieri neri dove si grigliano pannocchie , i tantissimi turisti che ogni giorno arrivano, Disneyland.
É l'arte, i teatri, i lampioni sempre accesi, i battelli sulla senna, i tanti parchi della città...

due mesi a #Parigi.
Il mio secondo espatrio dopo Tunisi.