venerdì 6 settembre 2013

KSAR HALLOUF antico villaggio forticato a sud della Tunisia








Facciamo salire in macchina la nostra guida di Matmata, un ragazzo poco più che ventenne del posto e procediamo in direzione sud verso Medenine, come da sue indicazioni.... bella questa zona solitaria, quasi deserta nella quale spunta ogni tanto qualche manciata di casa color fango che si confonde con la terra circostante.... musica tunisina alla radio, chiacchiere tra ragazzi, sole e si procede..... che poi qui si prendono un sacco di radio italiane, persino Radio Maria. ahahah Preferiamo il sound locale che ci cala in questa bella atmosfera esotica e lunare. Trovo affascinante questa zona arida circostante con la strada di asfalto che si sviluppa sinuosa in questa terra arida e gialla in cui la vegatazione è assente per la maggior parte del tempo. Solo qualche palma vicino ai villaggi e ai piccoli canyon. Capisco perchè in queste zone sono venuti a girare guerre stellari.. il panorama e il silenzio sono lunari... e fuori dal mondo...

la nostra guida ci propone quello che secondo lui è uno ksar che vale la pena di vedere. Sulla strada per Tataouine, dopo una settantina di Kilometri da Matmata ci fermiamo Ksar Hallouf . Garantisco che non c'è necessità di affittare un 4 * 4 come spesso suggeriscono, noi ci andiamo con una normalissima macchina. La strada è sempre asfaltata e poco battuta.Certo con un fuoristrada si può procedere a velocità più elevata, ma se non serve per i fuori pista qui è abbastanza inutile.
Ksar Hallouf è il primo ksar che vediamo. E' un villaggio fortificato ora abbandonato, tipico di questa zona meridionale del Magreb.. fino a non molti anni fa si viveva in questi villaggi magici...
Molto carino e ben tenuto, con queste strutture a tetto arrotondato che si affacciano sul cortile centrale. Si trova su una collina in posizione sopraelevata. Bello il panorama arido circostante che si gode da qui. Entriamo nelle diverse stanzine, passiamo un pò di tempo ad esplorare le varie zone dello ksar che non è grandissimo, ma lo trovo autentico e ben tenuto. Apprezzo il fatto che sia deserto e non ci trovo altre comitive... mi godo questo posticino particolare..  non ci sono costi di ingresso ma un ragazzo del posto fa un pò da piccola guida e chiede un piccolo contributo libero... a me affascina tutto ciò che è un pò antico, tipico... carine le scalette che portano al secondo piano. Una stanza ha delle incisioni e veniva usata come piccola moschea... altre stanze come granai...
Una volta si viveva in questi villaggi, color terra che si mimetizzavano bene. Erano costruiti con aperture di porte e finestre solo verso il cortile centrale per non essere facile attacco di ladri o invasori. Le stanze erano dimora per persone, animali e anche avevano funzione di conservare cibo sia per uomini e animali.
Proseguiamo direzione sud, destinazione Ksar Haddada che dista circa 80 chilometri.






MATMATA, siamo sulla luna? Tunisia

16 agosto 2013

Mi spiace lasciare Douz perchè starei qui a gustarmela ancora un pò.. ma credo che ci tornerò a capodanno... comunque sia...  continuiamo l'esplorazione del grande sud tunisino e percorriamo la strada che porta a Matmata. Famosa per le sue originali case troglodite e per essere stata il set del film Guerre Stellari. 
Sono curiosisissima di vedere il volto di quest'altra zona, le sue particolari attrattive e le emozioni che ci regaleranno. Il panorama cambia man mano che procediamo in direzione Matmata e diventa davvero quello subito verrebbe da definire lunare. Capisco perchè vi hanno girato molte scene di guerre stellari già prima di arrivare. Zona fortemente arida e pietrosa, rocce stratificate nei toni del giallo, colline color caramello e pendii netti. Rarissima la vegetazione. Sembra di essere in un angolo remoto e dimenticato da tutti, in una cartina gialla strocicciata. E in effetti è anche un angolo un pò dimenticato, se non fosse per noi viaggiatori che arriviamo spinti dalla curiosità e dalla voglia di avventura. Non sembra certo una zona facile ed ospitale, o una zona di commercio.  Tutta questa zona è molto arida e deserta.

Prima di arrivare a Matmata si passa per il piccolo villaggio berbero di Tamezret, molto autentico e pittoresco che fa capolino sulla cima di una collina che domina El Dahar. un migliaio di abitanti per questo villaggio che non è in stile troglodito come matmata. E' stato uno dei pochi villaggi a non essere invaso dagli arabi. Case chiare e di pietra locale, qualche palma, una moschea... edifici che quasi si mimetizzano con la collina circostante. Non ci fermiamo per fare un giro ma proseguiamo, mancano solo 12 km.
 
Dopo una lunga strada nel nulla arriviamo finalmente in questo villaggio di origine berbera arroccato a 600 metri di altitudine dove ci vivivono circa 1800 abitanti. Credo che da Douz siano una novantina di chilometri. Prima di entrare nel villaggio ci fermiamo in una abitazione trogloditica scavata nel terreno. Ecco che ho già l'occasione di esplorare una famosa casa di Matmata. In centro un grande buco che funge da cortile e sul quale si affacciano le stanze scavate nella roccia. Bellissimi da vedere e molto caratteristici. Bello il cortile a cielo aperto scavato nel terreno, alto circa sette metri. In passato aveva anche la funzione di raccogliere la poca acqua piovana. Queste stanze hanno una temperatura costante. In estate arriva fino a 45 gradi e in inverno scende molto perchè la zona è arida, così facendo si poteva conservare tutto l'anno una bella temperatura. Il panorama è sicuramente singolare con questi buchi che sono in realtà case. La regione è molto ampia anche se la popolazione è poca.

Proseguiamo e raggiungiamo il centro attuale di Matmata. L'ufficio del turismo ha solo una semplice cartina del paese, niente di più. Decidiamo di alloggiare all'hotel  Marhala, bellissimo hotel d'atmosfera.. era una tipica abitazione trogloditica di Matmata,  ora è adibito ad hotel e ristorante. Bellissime le camere fresche scavate nella roccia che danno sul cortile. Porticine in legno che si aprono sul centro. Come tutte le abitazioni l'hotel è u buco circolare con un diametro di circa quindici metri e una profondità di dieci che si apre a livello del suolo. Ci assegnano una bella stanza tutta scavata nella roccia, semplice grezza bella. Lo adoro.
Visto che sono le 13.00 ci fermiamo per il pranzo, insalata tunisina, cous couse, brik, acqua, pane e fichi.

Ci riposiamo un'oretta in camera e usciamo a scoprire altro. Fa caldo ma dato che il clima è secco è ben sopportabile. Andiamo al Museo delle Tradizioni Berbere da soli anche se un ragazzino ci segue e vorrebbe farci da guida. In effetti non ci sono molte indicazioni e cartelli... Questo Mueseo era una tipica abitazione con varie stanze, il letto, specchere, stoffe ecc. Giriamo le varie stanze, interni scavati nella roccia con oggetti berberi di tradizione. Prezzo di ingresso 3 dinari (1,50 euro).

Faccio un giro esplorativo all'hotel Sidi Driss dove sono state girate delle scene di Guerre Stellari. Questo hotel pare sia tappa fissa per i fan del film. E' una tipica casa troglodita, sempre il cortile aperto al centro scavato nel terreno e stanze scavate nella roccia che si aprono verso lo spazio centrale. Particolare nel suo genere con alcuni dettagli ancora in essere dopo il film.

Camminiamo un pò per le vie di Matmata, solitarie, aride, abbellite dal sole e dalle palme. Non c'è quasi nulla, qualche botteguccia che vende alimentari e qualche oggetto di uso quotidiano. Vedo per lo più donne dagli abiti tradizionali colorati e bambini che giocano. Qualche turista fa un giro in dromedario... per il resto il silenzio è rotto solo dal fruscio delle palme e dai motorini malconci dei ragazzini. Una volta a Matmata c'erano più di 700 pozzi, ora la popolazione vive in case normali e questi pozzi non vengono più utilizzati. Non vedo traccia di economia locale e capisco perchè dicono che molta della popolazione sia migrata verso nord.
 
Andiamo a fare un giro nel bellissimo punto panoramico di Matmata, un promontorio con una magnifica visuale sul territorio circostante. Una grande scritta  a lettere in cemento bianco "matmata" spicca sulla terra arida. Tutt'intorno le colline dalle forme morbide. Restiamo a gustarci un tè alla menta in un baretto vicino, semplice ma con una bella vista panoramica. Tipico bicchiere di tè alla menta che qui al sud fanno molto forte e concentrato.

Rientriamo in hotel dopo aver goduto dello spettacolo del tramonto. Il sole arrossisce e colora tutte le rocce.
Doccia e cena, cibo locale semplice, porzioni generose, ci siamo solo noi. A pranzo era pieno di persone di passaggio e l'atmosfera era molto vivace. L'ambientazione comunque è spettacolare. Forse così vuoto è ancora più magico e intimo. Mi diverto a passeggiare per le gallerie che portano alle varie stanze, corridoi bui nella roccia rischiarati da qualche lampada. Beviamo qualcosa al bar dell'hotel e restiamo a guardare le stelle nel cortile. L'aria è fresca la sera. Belli i momenti di condivisione passati a chiacchierare con delle persone del posto. Arriva anche il ragazzo che voleva farci da guida oggi. A fine della serata lo ingaggiamo per domani così ci porta a vedere gli ksar. Restiamo a guardare ancora un pò le stelle dal cortile come per fissarle nella nostra memoria e andiamo a nanna. Altri chilometri ci attendono domani........




Stanza hotel Marhala























riepilogo cosa vedere a Matmata:

Punto panoramico di Matmata, dove c'è la scritta bianca in cemento
Museo delle tradizioni Berbere, casa tipica con qualche oggetto
Hotel sidi Driss, dove è stato girato guerre stellari
Hotel Marhala, bellissimo esempio casa troglodita
Hotel Ksar Amazigh con vista sulla valle dell'Oued Barrak.