mercoledì 17 febbraio 2016

Cafè di Amelie Poulane



dal film

"NARRATORE: Amélie ha la sensazione improvvisa di essere in totale armonia con se stessa. In quell'istante tutto è perfetto. La mitezza del giorno, quel profumino nell'aria, il rumore tranquillo della città. Inspira profondamente e la vita le appare semplice e limpida. A un tratto, si sente sommersa da uno slancio d'amore, un desiderio di aiutare l'umanità intera.
AMELIE: Venga, l'aiuto io. Scendiamo. E via, si parte. Incrociamo la vedova del tamburo della banda. Da quando lui è morto, porta la giubba di suo marito. Attento... oplà! Toh, l'insegna della macelleria equina ha perso un orecchio.
FIORAIO: Ah, ah, ah, ah!
AMELIE: Il signore che ride è il marito della fioraia. Ha delle rughette maliziose intorno agli occhi. Ah, dal pasticciere ci sono i lecca lecca Pierrot Gourmand. Sente che profumo?
PEPPONE: Venite, venite...
AMELIE: È Peppone che fa gustare i suoi meloni ai clienti.
PEPPONE: Venite, venite, assaggiate i miei meloni! Venite, venite...
AMELIE: C'è Marion che fa il gelato alle mandorle. Ora passiamo davanti alla salumeria. 79 il prosciutto con l'osso, 45 il guanciale salato. Ora il negozio dei formaggi... 12 e 90 il picadon de l'Ardeche. 23 e 50 il cabecu del Poitou. Dal macellaio c'è un bambino che guarda un cane che guarda i polli arrosto. Ecco siamo davanti al chiosco dei giornali. davanti alla fermata della metropolitana. Io la lascio qui. Arrivederci.








A Diana di Parigi piace : il vino caldo alla cannella durante l'inverno mentre passeggio lungo la Senna in zona Notre Dame e il fumo leggero ed impalpabile che sale dal bicchierino di cartone.
Mi piace entrare nella vecchia libreria di Shakespeare and company salire la scala rossa in legno cigolante ed entrare nella stanzina superiore tra vecchi libri e il pianoforte suonato dai viaggiatori mentre faccio finta di leggere seduta sul divanetto.
Mi piace osservare le vetrine delle pasticcerie e studiare le forme belle ed eleganti dei dolci di ogni colore, i macarons disposti in vario modo e le sculture di cioccolato.
Mi piace quando la metro sale in superficie e si vede la tour Eiffel dal finestrino con la Senna che passa veloce dal vetro e la gente seduta non ci fa nemmeno caso.
Mi piace osservare le strade così tipicamente parigine del quartiere di Marais, i suoi caffè, i dettagli francesi ed arrivare in fine alla stupenda Place des Vosges sentendomi in un luogo senza tempo, i portici, le gallerie d'arte e il perfetto parchetto centrale.
Mi piace osservare le coppie innamorate che baciano, il modo in cui si guardano negli occhi, i piccoli gesti tra di loro, i piccoli dettagli di attimi di infinito, quella scintilla d'amore che sembra così perfetta ed eterna.
Mi piace prendere il treno H da Gare du Nord, scendere ad Enghien les Bains e fare a piedi il giro del laghetto con le fontane, le barchette e il casinò che si specchia nelle acque tra belle villette e l'ordine perfetto quasi svizzero delle strade.
Inoltre mi piace camminare dalla fermata di Anvers alla cima del Sacro Cuore, osservare la giostra con i cavalli, salire per il parchetto e sedermi sulla scalinata e guardare tutta la città dall'alto, raggiungere la piazzetta degli artisti e scendere per le stradine.
Mi piace il profumo di cous cous e spezie che esce dalle finestre delle case nei quartieri arabi, l'odore dei brik algerini dei ristorantini, il profumo del te alla menta, andare al mercato ed osservare frutta e verdura disposta con gusto e ordine.
Mi piace fermarmi ad ammirare i principeschi vestiti indiani luccicanti del quartiere la Chapelle, tra cocco, mango, spezie asiatiche e sacchi di riso.
Oppure vedere i sarti delle piccole boutique africane mentre cuciono vestiti coloratissimi e ti sorridono sempre incrociando il tuo sguardo, con quei denti bianchissimi e gli occhi scuri e profondi.
MI piacciono i venditori di frutta all'ingresso delle stazioni del metrò, quelli che grigliano le pannocchie di mais nei carrelli del supermercato e quelli che vendo i mazzetti di menta fresca profumata.
Mi piace affondare la mano nei grani di couscous crudo, annusare la cannella in polvere, il profumo dell'olio di gelsomino e sorridere agli sconosciuti.











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