Rircodi del viaggio in Marocco, per la prima volta vedo le Kasbah. Zona Ouarzazate, sud prima di arrivare a raggiungere il deserto, Ouazazate famosa anche per i suoi films.
Originariamente erano città arabe, circondate da mura per difendersi.
All'interno abitazioni piccole e viette labirintiche. Tutto in fango, paglia, e sassi.
Bellissime rossastre, color terra, sotto il sole e le palme.
Con il legno della palma venivano fatti oggetti di ogni genere, di uso quotidiano.
La gente di queste terre ha vissuto così fino a qualche anno fa. Qualcuno ancora ci abita.
Affascinanti gli scorci, le stanze, le finestre.
Diversi piani, suggestivo se penso che cammino al terzo piano di qualcosa fatto di fango, costruito a mano, rattoppato spesso perchè il sole e la pioggia le danneggiano ogni tanto.
Mi stupisce l'architettura, la semplicità e la bellezza conturbante di queste kasbah.
Non incontrerai mai due volti assolutamente identici.
Non importa la bellezza o la bruttezza: queste sono cose relative. Ciascun volto è simbolo della vita.
E tutta la vita merita rispetto".
Tahar Ben Jelloun
Nessun commento:
Posta un commento