martedì 8 agosto 2017
Arrivo ad ATENE Grecia 2017
16 luglio 2017
l'emozione di ritoccare il suolo greco, è amore puro, è gioia indescrivibile.
Per la prima volta ci arrivo a luglio.
Alle 23.55 il traghetto salperà dal Pireo con direzione Naxos.
Arriveremo la mattina presto.
Ma ora siamo qui e ci godiamo la capitale greca fatta di sole, cicale, tavolini per le strade...
Dall'aeroporto prendo il metro e sbuco a Monastiraki nella piazza ritrovando i profili di una città che mi ha già visto passare.
Peccato che i miei amici greci si sono trasferiti a New York e non posso incontrarli, senza loro sembra manchi qualcosa.
Fa caldo, ad Atene fa praticamente sempre caldo, ma per fortuna non asfisiante.
C'è chi la ama e chi la odia, ma tutto iniziò qui dalla filosofia, alla storia, alla politica, alla democrazia.
Cammino tra le vie di Monastiraki, taverne con tavolini, tantissimi negozi e gente.
Mi prendo subito nescafè frappè per entrare nel gusto mood.
A piedi passo per le vie carine e candide di Anafiotika fino a raggiungere l'Acropoli.
La salita è molto carina per gli scorci e i caffè con i tavolini in cui si può sostare.
L'Acropoli come sempre bella e pura, domina la città immensa e biancastra.
Sotto ulivi e turisti, sopra gli dei e il bel Partenone color ocra.
Mangio delle pesche mentre cammino e una pannocchia fatta alla brace per ingannare la fame prima della tradizionale insalata greca con birra.
Mille sandali, mille tessuti, vestiti, cuscini, sedie, souvenire di vario genere, collane, corone dorate...
la lingua greca ovunque, la calma e l'energia di questa città mi fanno sentire bene.
Arrivo fino a piazza Sintagma e ritorno nella zona centrale e caoticamente neoclassica di Monastiraki e la sua gente popolare.
Vicino si trova il quartiere centrale di Plaka in cui cammino piacevolmente e mi godo un freddo cappuccino, bevanda tipicamente greca.
E' il cuore della capitale racchiuso tra piazza Sintagma e Monastiraki.
Un quartiere abitato senza sosta da ben 7.000 anni.
Venne chiamato il quartiere degli dei perchè si trova a nord est dell'Acropoli.
Oggi di dei in giro nemmeno l'ombra, ma chiese bizantine, monumenti, marmi e palazzi neoclassici raccontano una storia millenaria.
La via principale è Odos Adrianu ed è sempre affollata e vivace, senza perdere la sua originalità.
E' una delle zone più antiche e caratteristiche della città, trovo che rappresenti la Atene antica e tradizionale. Era il quartiere della classe operai degli anni sessanta.
Oggi è un luogo dove mangiare soprattutto, passeggiare e ascoltare musica nei piccoli locali.
E' la zona ai piedi dell'Acropoli che non non può essere considerata turistica nonostante vi passino tutti i turisti perchè una zona molto vissuta anche dagli ateniesi.
Qui si trovano diversi monumenti romani costruiti dall'imperatore Adriano come la biblioteca e il bagno dei venti.
Si trova l'agorà greco romana che era la zona del mercato.
Il bello di Atene è trovarla sempre uguale con la sua gente giovane, i suoi colori, le sue tipicità.
Verso le otto di sera raggiungo in metro il porto del Pireo da cui salperà il mio traghetto per l'isola di Naxos.
Sorseggio nescafè frappè in riva al mare per ingannare l'attesa prima di iniziare il viaggio...
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