martedì 8 agosto 2017

villaggio THOLARIA ad Amorgos

Il viaggio di Tholaria  è uomini sui muli, viette strette e silenziose tra case imbiancate a calce, porte blu, tavoli e sedie delle taverne tra i gradini e le piazzette che si aprono tra i vicoli, le piante di fichi d'india che sbucano dai muretti a secco, i fiori disegnati per le vie con pittura bianca, il panorama che si gode sulla baia di Aegiali con il mare blu magnetico accarezzato dal vento.
Venire a Tholaria è assaporare la vita semplice di una volta, quella che si vive in un piccolo villaggio di montagna accanto al mare.



Siamo a nord dell'isola rocciosa nel blu che più blu non si può.
In uno dei tre piccoli bianchi villaggi di montagna sopra alla baia di Aegiali che spiccano nella roccia color caramello aspra e brulla.
A 182 metri sul mare, vicino a Vigla l'acropoli dell'antico insediamento del porto di Aegiali detto Ormos.
La chiesetta del paese è Agios Anargyroi e le due spiaggette del paese sono megali Glyfada e mikri Glyfada. (piccola e grande Glyfada)
La festa del paese si celebra il primo luglio, peccato non passare di qui per vedere la festa tradizionale e sicuramente tipica che si svolge tra questi vicoletti silenziosamente autentici ma sempre pronti a far festa.
THOLARIA è fatta di poche viuzze dipinte a calce, donne con il fulard in testa, un villaggio quasi fermo ed immobile nel tempo.
Vecchiette vestite ancora in maniera tradizionale, bambini che servono ai tavoli, ruspanti bar di paese in cui si parla solo greco e gestiti da simpatici anziani del posto.
Il ritratto del paradiso greco, insomma.
Casette bianche strette l'una all'altra, la chiesa nella piazzetta, vie in sali scendi, gatti qua e là che dormono indisturbati.
Il luogo ideale ad Amorgos per soggiornare fuori dal mondo in silenzio corroborante, una vista mozzafiato e quella sensazione di autenticità che questi piccoli villaggi greci sanno dare.
Qui davvero si stacca la spina, qui seriamente ci si rilassa. Qui è come dovrebbe essere il mondo.

Un signore greco passa con il suo cagnolino, ce lo lascia un pò mentre chiama una signora non gridando ma lanciando un sasso sulla sua porta di legno azzurra. Scambia quattro chiacchiere poi riprende il suo giro e naturalmente il cagnolino.
E proseguiamo anche noi ammirando gli scorci che Tholaria ci offre, passo dopo passo tra le sue casette.
La vista sulla baia di Aegiali da qui è davvero bella, sia di giorno che al calar del sole.
Ci arriviamo per cenare e passare la serata, su suggerimento anche della signora che ci ha affittato lo studio e infatti li troviamo li in una taverna e li salutiamo.
Siamo in anticipo sull'orario di cena e ci beviamo due caffè frappè nell'attesa in un baretto sotto gli alberi. Una signora anziana greca gestisce il bar, quattro vecchie sedie e un negozietto minuscolo ma che vende ogni cosa.
Siamo gli unici clienti, ma si riempie un pò verso ora di cena.
Tholaria è una piccola piazzetta con una chiesa, quello è il centro del villaggio che in sali scendi si sviluppa.
Per cena scegliamo uno dei ristorantini nella piazzetta, il kali kardià vicino alla chiesa e proprio sulle scale, con tavoli e sedie blu, ottimo pasto e il rakomelo è offerto come da tradizione. Cucina casalinga, prezzi bassi e piatti abbondanti. Ottimo il saganaki, la corta e le polpette.
Una cena memorabile, innaffiata da vino bianco resinato tra le viuzze e l'architettura autentica di questa manciata bianca nei sassi.




il panorama sulla baia di Aegiali da Tholaria








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