giovedì 9 gennaio 2014

DJERBA la fortezza di BorJ el-Kebir






A testimonianza del passato movimentato di Djerba, dell'epoca in cui l'isola era la base di pirati come
Khayr al-Din, più conosciuto come Barbarossa resta la fortezza BorJ el-Kebir detta anche Mustapha Ghazi. Eh si questo Barbarossa è arrivato da un sacco di parti. Se la viaggiava bene direi.
Il forte fu costruito per la necessita di difendersi frequentemente da attacchi di invasioni. A djerba la storia è molto antica, già quando arrivarono i fenici, vi trovarono i gerbitani, poi vennero gli immancabili romani e gli arabi ovviamente che la conquistarono.
Il forte è stato costruito in riva al mare nella capitale di Houmt souq, nella zona vicina al porto. Oggi anche se è fine dicembre la temperatura è piacevole, splende il sole, il mare è azzurro, il cielo è limpido e le palme regalano un po’ di esotico nell’atmosfera isolana. L'ingresso costa 5 euro, il giorno di chiusura il venerdì, giorno di preghiera. Prezzo dimezzato per la popolazione locale.

Questa fortezza del XV secolo è stata ben restaurata, in origine venne fatta costruire nel 1289 dal sultano Abou Farès per opporsi alle forze di invasione. Sono nel cinquecento venne base di pirati come Barbarossa e il qui famoso Dragut.

La struttura è abbastanza semplice, non è di grandi dimensioni o decorazioni, ma resta una piacevole per una passeggiata e una piccola immersione nella storia. Certo non è paragonabile al bellissimo sito di Sbeitla, al colosseo di el Jem e gli altri siti tunisini, ma a Djerba è una delle cose piacevoli da scoprire e una visita da non mancare.
In questo forte si svolse la battaglia vinta dal corsaro Dragut contro la guarnigione spagnola - genovese nel 1860, quando i cristiani pensavano di potersi impossessare di Djerba sconfiggendo Dragut. I seimila prigionieri vennero tutti uccisi a colpi di spada, i teschi delle vittime vennero conservati in quella che fu chiamata la Torre dei Teschi che restò intatta come simbolo di avvertimento per i nemici fino alla metà dell'ottocento. Guai a pensare di toccare Djerba, doveva suonare più o meno così questo macabro messaggio di teschi.
Mi godo una piacevole passeggiata esplorativa al suo interno, mi diverto a salire e scendere e assaporare l'atmosfera storica di questo picco forte. Pochi turisti tunisini si aggirano insieme a me, sorrisi, foto, poche le informazioni all'interno. Resta bello ammirare il mare davanti e la cittadina candida di Houmt souq che fa capolino dalla parte opposta. Tutte le testimonianze storiche hanno per me molto fascino e una passeggiata qui in eplorazione non la perderei.


Molto suggestivo dev’essere il momento del tramonto con il cielo infuocato e i profili neri in controluce.
La parte che mi affascina maggiormente è quella dei bastioni, da qui si gode di una bella vista del mare e della costa circostante. Nel mare liscio e calmo qualche fenicottero rosa abbellisce lo scenario.















































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