Gennaio 2014
Ritrovarmi a Douz mi pare un sogno....
riecccomi alla porta verso il sahara tunisino, punto di partenza verso l'affascinante deserto .... il grande erg orientale..
... in questo piccolo villaggio prima delle dune chiare e soffici...
bellezza semplice, mediterranea, tunisina da pre-deserto, magrebina..
quella bellezza che devi saper scoprire, cercare nei piccoli dettagli...
Polvere e sabbia in ogni angolo. Atmosfera rilassata e tranquilla come ad agosto, il mondo qui ha un altro ritmo.... un altro lento battito... La vita qui deve scorrere lenta....
Me ne sto come in meditazione, baciata dal tepore del sole, meravigliata dalle emozioni che provo girovagando...
Compro un pò di zafferano in polvere in uno dei negozietti aperti nella zona vecchia della città... beduini con i foulard blu girati sulla testa, ragazzi su motorini smarmittati che rompono il silenzio incantevole di questo villaggio.... lingua araba, muezzin dal minareto, vento del deserto...
E' una bella giornata di sole, qualche turista ma non molti, qualche botteguccia, silenzio per la parte vecchia di Douz. Palme, sole, sabbia ..... qualche via solitaria... qualche ristoranto pieno ..
La piazzetta del paese è sempre troppo affascinante. Uomini seduti al caffè centrale che vanno e vengono.. piccoli negozi che si affacciamo sul cortile.. un albero al centro... un caffè panoramico.
Tappeti colorati, ceramiche, mantelli, rose del deserto in tutte le dimensioni... ogni cosa ricoperta di sabbia... inpolverata .. a me piace questa parte di Douz... dove tutto così ricoperto dalla polvere impalpabile del deserto, sembra senza tempo.. conserva un so che di antico...
Douz è uno di quei posti in cui restare in ascolto di te stesso, in cui osservare tutto come un segno, un simbolo.. un significato ...
Tutt'intorno palme e deserto. Vento secco del deserto che caldo alita su questa manciata di case biancastre e sul minareto della moschea. Cammellieri che rientrano dalle dune con sciarpe nere o blu sul capo, dromedari che si riposano e si coccolano.. carretti trasportano sterpaglie.... uomini a cavallo e in motorino.. o a piedi... fuoristrada di turisti che sfrecciano... ma anche quad e moto... qualche spedizione parte per il deserto o per qualche bivacco....
sento il richiamo della vicina Zaafrane ed El Faouar più a sud, ma non ci vado. Me ne resto qui ad assorbire l'anima di Douz e cerco di sentire il suono della mia anima...
meravigliosa la zona delle palme a perdita d'occhio... passeggio sotto le grandi foglie scosse appena dal vento... in estate ristoro fresco dal sole cocente... mi sento in sogno esotico, in una dimensione parallela..
In macchina faccio un giro per quella che chiamano la zona turistique, si guida tra piccole dune, sabbia e terra battuta... Poco lontano la grande zona di palme, cavalli e dromedari.
Bello correre e salire sulle dune più alte e guardare tutt'intorno. La sabbia fresca è così compatta sotto i miei piedi e tanto leggera nelle strade...resto un pò a giocare nelle sabbie chiare sotto il sole... questo bel sole invernale... il colore della sabbia è chiaro, la sua consistenza borotalco...
le dune cambiano forme ed avanzano plasmate dal vento del deserto... un oceano di sabbia sempre in movimento che pare invece immobile... affascinante armonico scorcio di forme belle...sembrano quasi parlare al mondo se mi fermo ad ascoltarle...
qui è la zona in cui si parte per il deserto in jeep, in dromedario.. come si vuole... diversi sport ed esperienze vengo proposte ai turisti che passano.. a me invece piace restare in meditazione, amo la semplicità autentica della zona tradizionale di Douz, lontana da questi divertimenti moderni....amo il turismo lento, che ama il fascino autentico delle cose vere e genuine... amo fermarmi a parlare con la gente di Douz, amo sorridergli e salutarli. Mi piacciono questi paesi in cui spesso ci si saluta senza conoscersi, con un sorriso.
Mi spiace perdere per qualche giorno il festival del Sahara che si tiene proprio qui a Douz, mi sarebbe piaciuto molto immergermi in questa tradizione tra sabbia, dromedari, nomadi, suono di tamburi, canzoni berbere .. questa città rappresenta il punto di riferimento per cinque gruppi di beduini diversi... immagino che le storie che si raccontano dopo un anno in giro per il deserto... immagino i suoni delle canzoni tradizionali.. la loro allegria...
festival.. prima o poi arrivo anche da te ; )
"" Qui non vieni mai per la prima volta, e quando te ne vai non lo fai mai per sempre. "
Malek Haddad
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