29.06.2016
Finalmente atterriamo a
Sevilla! La capitale dell’Andalucia.
Una parte di Spagna che ancora non avevo visitato. Volevo passare un paio di giorni in qualche città bella, calda, accogliente, vivace. E certamente ho scelto bene, è davvero deliziosa e vivace Siviglia.
Già scesi dal aereo un bel clima caldo e rilassato ci accoglie nella bella città andalusa.
Una parte di Spagna che ancora non avevo visitato. Volevo passare un paio di giorni in qualche città bella, calda, accogliente, vivace. E certamente ho scelto bene, è davvero deliziosa e vivace Siviglia.
Già scesi dal aereo un bel clima caldo e rilassato ci accoglie nella bella città andalusa.
Prendiamo il primo pullman che parte
dal aeroporto verso il centro.
Siviglia è una città
ricca di storia, stili architettonici diversi, fascino, sole, calore, buon cibo.
Venne fondata dai romani,
conquistata poi dagli arabi almoravidi e in fine dagli spagnoli con Ferdinando III
di Castiglia. Visse il suo massimo splendore con il commercio navale all’epoca
della scoperta delle americhe, qui passò spesso Cristoforo Colombo tra un viaggio e l'altro.
Tutte queste influenze l'hanno resa interessante e particolare, oggi si ritrovano nell'estetica della città e nel cibo, in molte tradizioni ed aspetti.
Il bus si ferma
al inizio del centro storico nel quartiere EL ARENAL e scendiamo qui accanto
alla torre del Oro, una torre alta
36 metri dove venivano custoditi ori e tesori che le navi portavano in patria.
Una delle due torri simbolo di Siviglia. Venne costruita nel 1220 da una tribu
berbera gli Almohadi per controllare la navigazione sul Guadalquivir. Oggi
al interno della torre si trova il museo navale di Siviglia.
La torre si trova sul lungo
fiume, il famoso fiume Guadalquivir, che vide anche passare Cristoforo Colombo. Ora io ci passeggio pensando a quanti personaggi storici popolavano le sue vie.
Le storia mi affascina sempre e l'Europa è ricca di passato e di testimonianze di imperi e vite diverse da ora, da un mix di culture e di sapori.
Le storia mi affascina sempre e l'Europa è ricca di passato e di testimonianze di imperi e vite diverse da ora, da un mix di culture e di sapori.
Ora barche private e
crociere solcano le calme rive del fiume. Una strada pedonale costeggia il
fiume ed ora è zona di relax, passeggiate o sport.
A piedi passeggiamo per
raggiungere il centro ammirando i vicoli, i baretti, i parchi, le statue che
abbelliscono la città calda sotto il sole. Il centro storico, la parte vecchia
della città, è formato dai quartieri Barrio de Santa Cruz, El Arenal e El
Centro.
Camminiamo in direzione
del barrio di Santa Cruz dove si trova la grande famosa Cattedrale di Siviglia che ha persino
un minareto che fiero svetta verso il cielo azzurro. E’la chiesa di Santa Maria
della Sede, venne costruita sulla base della vecchia moschea e ora è una delle
chiese spagnole più visitate. 75 anni di lavori per realizzare una cattedrale
che oggi è la più grande al mondo. Il minareto della vecchia moschea oggi si
chiama torre della Giralda e venne trasformato in torre campanaria per volere
del re. Qui sono conservati dal 1902 i resti di Cristoforo Colombo che veniva a
pregare qui prima dei suoi lunghi viaggi.
Mi fermo ad osservare le sue mura finemente decorate dall'esterno, ad avere tempo sarebbe interessante visitare il suo interno e soprattutto salire sulla torre ed ammirare il panorama.
Ma proseguiamo camminando per i paraggi.
Inizio ad osservare gli scorci, le piccole piazzette, le facciate delle tante piccole chiese barocco andaluse, I parchetti, le statue che adornano la città.
Mi fermo ad osservare le sue mura finemente decorate dall'esterno, ad avere tempo sarebbe interessante visitare il suo interno e soprattutto salire sulla torre ed ammirare il panorama.
Ma proseguiamo camminando per i paraggi.
Inizio ad osservare gli scorci, le piccole piazzette, le facciate delle tante piccole chiese barocco andaluse, I parchetti, le statue che adornano la città.
Intravedo I primi calessi
girare per le vie, le persone cordiali, le ballerine di flamenco, I piccoli
bar.
Arrivati sulla grande
avda. De la Constitucion siamo nella via più centrale con negozi, caffè, una
fila di alberi a destra e sinistra, il tram che passa in mezzo. Ci troviamo nel
barrio de Santa Cruz, la zona ebrea della cttà, la più visitata, la più
affascinante e tipica.
Ci sono delle mura
storiche del palazzo Alcazar, la grande Cattedrale che domina il panorama e
tutti I vicoli intorno.
Entriamo a visitare il Palazzo dell’Alcazar entrando per la puerta del Leon ci ritroviamo nel
cortile della Monteria che ci accoglie con il suo verde, le atmosfere
arabeggianti, le grandi porte intagliate, I muri e i soffitti finemente
scolpiti e decorati, quasi ricamati. Belli I giochi di luce ed ombra nelle
stanze silenziose tra finestre, cortiletti, colonne.
Questo palazzo fu la
fortezza dei mori e poi residenza del re, perciò è una fusione di stili ed
epoche differenti. Spicca la sua impronta araba mista a decorazioni gotiche e
rinascimentali. Uno stile che qui viene definito mudejar. Vide passare la
storia antica e moderna.
Staremmo dentro ore ad
osservare tutto, davvero bello. Passo da una stanza all'altra osservando i soffitti, le mura, le colonne, la piscina centrale, le finestre,
Sembra di essere in Marocco per un attimo,
Sembra di essere in Marocco per un attimo,
Usciti facciamo due passi
e ci fermiamo per la colazione nella piazza della cattedrale. Spremuta fresca di arancia e caffè, nella
piazza vista cattedrale, calessi, minareto e danza di flamenco,
Siviglia mi ha già conquistata,
con la sua bellezza ricca di storia, gioia e colore, con la sua atmosfera
rilassata che mi fa sentire bene.
Passa la banda che suona e ballerine di flamenco ad animare la mattinata calda e placida.
Passa la banda che suona e ballerine di flamenco ad animare la mattinata calda e placida.
Dopo esserci ben
rilassati ripartiamo per raggiungere l’hotel e lasciare le poche cose che ci
siamo portati, a piedi cammniamo per tutto il centro fino alla sua estremità a
sinistra, alla muraglia di Almohades.
Ripartiamo per
passeggiare per le vie e con il nostro pass per l’open tour bas giriamo la
città.
Molto belli i vicoli
stretti con le tende bianche tra un tetto e l’altro a fare ombra, con le
piccole e sempre diverse chiesette colorate, le boutique, I bar, I tavolini
all’aperto, le piazzette.
Molto belle le ville
sparse per la città, passiamo da plaza de Toro, e per la parte della città che
si trova sulla sponda opposta del fiume.
Il quartiere EL CENTRO è
la zona centrale della parte vecchia con bei negozi, bar, viette in cui
passeggiare. Molto carine le cervezerie, piccole birrerie locali,.
Passeggiando nella zona
nord ovest del quartiere di Santa Cruz passiamo per il Metropol Parasol, una
struttura bianca moderna che ricorda un grande fungo, ora uno dei simboli di
Siviglia. Venne terminato nel 2011 e da sopra si gode di una bella vista sulla
città. Noi non ci siamo saliti visto il poco tempo a disposizione, ma
sicuramente vale la pena farci un giretto. E’altro 28 metri e lungo 150 m. Al
primo livello si trovano i resti dell’antica città romana di Siviglia mentre al
5 piano si trova la passerella panoramica.
Prendiamo ancora il bus
per passare la serata nella parte moderna della città e vedere cosa c’è fuori
dal centro storico.
Dall’altra parte si trova
il quartiere Triana, una zona vivace
e moderna che visitiamo la sera per cenare e passeggiare. Tantissima gente per
le strade fino a notte fonda.
I ristoranti si
affacciano sulle vivaci vie con tavolini all’aperto. Ci sono molti locali
tipici in cui bere birra e mangiare piccoli piatti di pesce o insalate o carni.
Mangiamo dei tacos con
sangria in uno dei posticini locali.
Rientriamo a piedi
passando per il fiume e incontrando la belle piazza Alameda con le colonne
d’ercole nella zona detta Macarena, dove abbiamo preso l’hotel.
Una zona affascinante di
vicoli vivaci fino a notte fonda che sfociano in questa piazza ricca di
fascino, Ci fermiamo per una birra anche se è un po' tardi, ma la città è
ancora bella sveglia.
Questa piazza risale al
1574 e ora la sera è incontro di giovani nei tanti bar e ristoranti.
30.06.2016
Ci svegliamo e anche oggi
è una bella giornata di sole. Fatti I bagagli li lasciamo nella hall dell’hotel
e usciamo per I vicoli della città.
Riusciamo a prendere il
bus vicino a casa e scendiamo a Plaza de Espagna.
Non ci siamo ancora stati
e l’abbiamo lasciata come sorpresa di oggi.
Facciamo colazione in un
baretto tipico tra il verde nel parco adiacente,il parco di Maria Luisa.
Piccoli uccellini curiosi si avvicinano al nostro pane tostato con marmellata e
caffè. Facciamo colazione con calma e ancora in giro non c’è troppa gente.
In pochi minuti di
cammino eccoci all’entrata della celebre piazza.
L’ingresso è libero, cè
un cancello che viene chiuso la sera alle 22.00 per sicurezza.
Piazza di Spagna è
davvero bella e me la trovo davanti all’improvviso in tutto il suo splendore.
Mattoni rossi a formare
il grande edificio di stile neomoresco semicircolare, un rosso interrotto solo
dalle maioliche bianco e blu.
Il palazzo ha due torri
alle sue estremità ed al centro della piazza si trova una grande fontana. Un
canale sormontato da quattro ponti abbellisce la scena e ricorda vagamente
Venezia. I ponti rappresentano i quattro regni di Spagna. Le panchine decorate
con ceramiche rappresentano invece le 54 province spagnole.
Questa famosa piazza
venne relizzata nel 1929 per l’esposizione iberoamericana.
Le ceramiche in toni
gialli e blu ben decorate abbelliscono e danno vivacità, oltre che un tocco di
colore alla piazza. Regna un clima disteso, allegro e pigro allo stesso tempo.
Compro due ventagli
colorati a mano e un paio di scarpe spagnole.
Saliamo le scale che portano al balcone del piano superiore del palazzo e la vista è davvero superba.
Facciamo un giro in barca
a remi per il canale di piazza di Spagna, davvero carino con i suoi piccoli
ponti, le decorazioni e la vista della piazza da diverse angolature.
Si può remare da soli e passare una bella mezzoretta sulla piccola barca di legno.
Calessi passano nel
silenzio di questa giornata d’estate rotto solo dalle cicale, dal canto degli
uccellini e dagli zoccoli dei cavalli.
Dopo aver ben ammirato
questa bellissima piazza e aver passato un pò di tempo ad esplorare i suoi angoli torniamo a
camminare sotto un sole forte.
Ci fermiamo poco dopo per
bere una cerveza fresca e mangiare qualche tapas in baretto vicino,
Torniamo a piedi tra i vicoli del centro storico sempre affascinante.
Prima di partire per l’aeroporto in direzione Parigi ci gustiamo due piatti
di tapas locali con due coca fresche.
Bello è stato gustare quest’atmosfera di pace, relax, dello scorrere lento
della giornata.
L'Andalusia è davvero bella, affascinante ed economica, vorrei tornare per vedere Granada, Malaga..
altre città sicuramente altrettanto belle.
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