martedì 7 aprile 2020

Rodi , l'isola dei cavalieri GRECIA


Tornare nell'isola di Rodi è ritrovare il mare limpido delle sue belle calette tra antiche rovine sotto il sole, la cittadella in pietra dei cavalieri di Malta tra le buganville di giorno e le lampade in ferro battuto che creano pozze di luce nella notte, sono le bottegucce di sandali in cuoio, saponi di olio di oliva e tessuti sapientemente ricamati a mano, sono i frappè greci sui tavolini sparsi tra i vicoli della città antica.
Rodi sono i minareti accanto alle cupole delle chiese ortodosse, le strade dal sapore ottomano gialle e rosse , le piccole boutique che si aprono cariche di merce e colori, la valle delle farfalle, il bianco paesino di Lindos sulla collina, l'antico sito di Camiro lasciato dai dori, i monasteri in sasso panoramici.
E' ritrovare i lineamenti tipici delle isole del Dodecanneso che hanno chiaramente un influenza turca oggi mista allo stile greco che crea una miscela unica di forme e colori.




27 Luglio 2019

Un volo Easyjet diretto da Milano Malpensa mi porta qui, sull'isola di Rodi che fu la mia prima vacanza in terra ellenica nel lontano 2003 con la mia storica amica e socia di vacanze.
Rodi è il perfetto stile del Dodecanneso con case di pietra, mura difensive, minareti di vecchie moschee, sandali in cuoio, calette stupende.
Un'isola grande, la più estesa dell'arcipelago. Un'isola ricca sopratutto di storia e mare.
Atterro all'aeroporto la sera tardi e ci fermiamo a dormire in un piccolo albergo vicino, il River's aprtment, abbiamo un grande studio con cucina, tre letti e un ampio bagno. Piscina con bar a disposizione di tutti, immerso nella pace e nella quiete.
la via dei cavalieri su cui si affacciano gli ostelli RODI



Scendiamo a Rodi town e la città vecchia tutta in pietra chiara illuminata è davvero stupenda, avevo scordato la sua bellezza senza tempo.
Sembra di essere in un film di cavalieri templari con le torce nere in ferro battuto, i minareti e le scuole delle chiese ortodosse, le piazzette con le fontane ottomane che si aprono da stretti vicoli di ciottoli.
Nella notte i muri illuminati danno un'atmosfera ricca di fascino a tutta la zona antica.
La luna brilla altra nel cielo, camminiamo vicino al castello, alle mura, nelle viette piene di tavolini e negozietti ma anche in quelle più nascoste e intime.
La città è molto viva di sera, piena di giovani e famiglie che passeggiano tranquille per le vie in salita e discesa della cittadella greca.
Beviamo qualcosa nella piazza principale, plata Arionos, osservando il via vai di gente ed i profili delle cittadella.
E' uno dei maggiori luoghi di ritrovo dopo il tramonto in cui si si trova a chiacchierare sotto gli alberi, sui gradini o nei locali attorno.
Uno dei locali in voga a Platía Aríonos sono il Moooi e il Rogmi Tou Chronou.
Noi restiamo giusto a passeggiare tra le mura e poi sul mare del poco distante porto.

Finiamo la serata nell'hotel accanto al nostro a bordo piscina bevendo qualcosa e immergendo i piedi nell'acqua sotto le stelle.
Seduti su un muretto di cemento bianco ornato da cuscini e palme gustiamo il primo frappè della vacanza respirando l'aria greca.
Siamo fuori dalla città, un leggero vento accarezza i campi, il silenzio ci circonda sotto una vetta puntellata di stelle.










28 Luglio 2019

La mattina mi sveglio presto in questa piccola oasi di pace lontana dalla città, uscendo dalla camera la cagnolina mi viene incontro e mi segue al bancone dove trovo Anna che mi fa un caffè e con il tipico calore greco inizia a chiacchierare con me.
C'è anche suo padre che l'aiuta a sbrigare qualche faccenda poi si siede anche lui con un frappè a riposare. Vive a Kos ma fa avanti e indietro.
Prendo il mio bicchiere di frappè che qui a Rodi è tipiacamente a righine e mi siedo sullo sdraio in riva alla piscina per gustarmelo con calma prima di prendere il bus che mi porterà in paese.
Alla fermata sembriamo attendere nel nulla più totale quando all'improvviso sbuca un pullmino e arriviamo in centro in una mezzoretta dopo aver costeggiato il mare blu magnetico.




RODI River's apartment








Rodi il tipico bicchiere isolano





La storia dell'isola di Rodi è antichissima, nasce già nel Neolitico, per proseguire con i Dori che fondarono le principali città che fecero divenire l'isola una potenza marinara che dominava le rotte tra oriente e occidente.
L'isola venne occupata dall'Ordine cavalleresco di San Giovanni di Gerusalemme anche detto Cavalieri di Malta, successivamente dall'impero Ottomano e infine dalla colonizzazione Italiana del Dodecanneso prima di cadere in mano greca.
Tutte queste epoche si ritrovano oggi nei dettagli e negli edifici della città, sembra un museo a cielo aperto.
Camminando per i vicoli lastricati tra portoni, botteghe, chiese ortodossi accanto a minareti, edifici in pietra, giardini, fontane, piazzette ornate da buganville.
Il Colosso di Rodi poi era nell'antichità una delle sette meraviglie del mondo, crollato poi per un terremoto fortissimo solo sessantasei anni dopo.
Il centro storico di Rodi oggi è una perla medioevale, l'antica città dei cavalieri di Malta magnificamente ben conservata e tutta in pietra racchiusa dentro una possente cinta di mura ocra che venne realizzata tra il XIV e il XV secolo.




La città di Rodi si trova a nord dell'isola accanto al porto Mandraki separata dala spiaggia da una bella cinta muraria che percorriamo prima di tuffarci al suo interno.
Un porto marittimo importante già 2500 anni fa che ospitava la statua del Colosso di Rodi raffigurante il dio Helios nudo con una fiaccola accesa e sotto la quale passavano tutte le navi.
Una statua fatta da colonne rivestite di bronzo alta 33 metri che venne eretta in dodici anni dopo la sconfitta dell'esercito di Demetrio il sovrano macedone in riconoscenza al dio protettore dell'isola.


Arrivando da qui si entra dalla thalassini pyli ovvero al Porta del Mare racchiusa fra due imponenti bastioni, una via che conduce direttamente al molo.
Alla città vecchia di Rodi si entra da diverse porte medievali, un'altra porta antica è la"Porta della Libertà" Pyli tis Eleftherias che si apre sulla bellissima Piazza Simi con le romantiche rovine di un tempio dedicato ad Afrodite, nonchè la Dea della bellezza e il museo Bizantino Panagia Kastoru.




Rodi piazza Simi



Poco lontano in piazza Moussiou incontriamo il vecchio ospedale dei Cavalieri oggi divenuto Museo Archeologico di Rodi, un vecchio edificio gotico che fungeva da ospedale e oggi si possono vedere celle, cucine ma soprattutto l'Afrodite di Rodi, una statua d'alabastro della Dea che si lega i capelli.

Incrociamo la famosissima via dei Cavalieri di Rodi tutta in pietra sulla quale si aprivano le porte degli Ostelli delle Lingue dove dormivano i Cavalieri. Oggi ne rimangono quattro: L'Albergo di Provenza, l'Albergo di Francia, l'Albergo di Spagna e quello d'Italia. Sembra un tuffo nel passato questa via murata imponente a destra e sinistra con portoni in legno.

Camminando passiamo accanto alla Torre con l’orologio che si trova prima di entrare nel quartiere Turco della città dove spicca la rosa Moschea di Solimano il Magnifico Suleymaniye Cami, costruita nel 1522 dagli Ottomani che conquistqarono l'isola. Venne eretta sul sito di un'antica chiesa dedicata ai Santissimi Apostoli di cui rimane solo il portale.
L'antica torre con l'orologio è visitabile e offre un panorama completo sul porto, statue antiche e vecchi scalini.




La moschea rosastra fa capolino nella via principale tra le tende delle botteghe, i baretti, le case antiche e le taverne dal sapore bizantino, donando un tocco di mediorientale alla zona.
Questa era la chora greca dell'isola in cui gli ottomani si insediarono cacciando i greci nella parte nuova della città. Si vedono le varie influenze musulmane tra le stradine di pietra, lo noto dai colori delle case, da alcuni dettagli.
Oggi è il centro turistico della città vecchia fatto di vicoli caratteristici dai tratti ottomani, in un mix di stili e colori interessante. Le innumerevoli animate botteghe danno l'impressione di trovarsi dentro un grande bazar aperto fatto di cuoio, legno, saponi, olii, ricami.
Le due vie principali sono le vie Socratous e Aristotelous, vie bizantine fatte di negozietti, taverne, piccole botteghe di artigiani affascinanti a tutte le ore del giorno.





Ci fermiamo per bere un frappè freco al caffè mentre osserviamo la vita che scorre gioiosa per questa via colorata e esotica.
Riprendiamo l'esplorazione e percorrendo via Socratous finiamo nella famosa piazza di Ippocrate quella della "Giuderia" o Loggia dei Mercanti, restaurata in epoca italiana.
E' uno dei ricordi indelebili delle altre volte in cui sono passata per quest'isola, quando la sera ce ne stavamo qui.
Oggi la scalinata esterna in pietra di questa struttura massiccia è un classico luogo di raduno per rilassarsi osservando la vivace piazza e il via vai di gente, colori, profumi e forme.
Al centro una piccola fontana di epoca ottomana abbellisce la piazza da cui si vedono gli affascinanti bastioni in pietra chiara di porta Thalassini, detta anche porta del mare.
E' una porta d'ingresso alle mura che da quasi direttamente sul mare del porto.
Questa piazza è uno dei simboli della città sia di notte che di giorno, illuminata la sera ha ancora più fascino mentre gente cammina, si riposa sulla scalinata o in uno dei tanti tavolini.


Passeggiando senza meta incrociamo Platia Evreon Maryron, una piazzetta con una piccola fontana e statue di cavallucci marini in bronzo, come sempre tripudio di beretti e ristorantini pieni di tavoli all'paerto.
La moschea di Ibrahim Pasha delimita la fine del quartiere ottomano e l'inizio della parte ebrea della città, la Juderia. Meno affollata e più intima, è una zona che percorriamo a piedi senza meta in cerca di scorci tra vecchie case, panni stesi e una sinagoga.






Usciamo dalle mura per raggiungere la vicina spiaggia del porto, bellissima con le mura difensive e un mare cristallino.
Passiamo qualche ora in spiaggia tra sole, nuotate e frappè greci in attesa che il traghetto ci porti sulla sponda turca.


















via Socrates



































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