martedì 7 aprile 2020

BODRUM in Turchia, nell'antica Alicarnasso

Bodrum

Bodrum è la città che Omero ribattezzo come “paradiso dell’eterno azzurro” e che venne fondata su Alicarnasso, punto di incontro delle Civiltà della Grecia e dell’Anatolia.
Certamente l'azzurro del cielo e del mare Egeo in mille sfumature di blu come nelle sue baie, penso, mentre osservo le colline puntellate da casette bianche e le insenature blu intenso che si aprono mentre un taxi ci porta in centro storico.
Bodrum sono le case in calce bianche con dettagli dai colori forti come i gerani rossi, stretti vicoli lastricati, fiori colorati appesi, il bazar con i teli bianchi che fanno ombra, le finestre in legno dai colori carichi, le vecchie mura tra i dedali della città.
Ha qualcosa che mi ricorda le Grecia visto il bianco abbagliante delle case con le finestre con le imposte in legno azzurre o rosso fuoco, ha allo stesso tempo le decorazioni tipiche della Turchia con gli occhi blu appesi ovunque, gli ombrelli colorati tra le vie, i bicchierini di cay sui tavolini e le tazzine ottomane miste a qualcosa di arabo girando per le vie del bazar coperto da teli bianchi e pieno di merce.
Bodrum è bella come una tipica città di mare del mediterraneo, viva e colorata, vivace e allo stesso tempo tranquilla, ricca di gente, di merce, di barche, di baie, di cibo, di fiori.
Un'elegante marina fatta di yacht bianchi abbaglianti nel mare della baia appare tra i raggi del sole.
La storia di Bodrum ha più di 5.000 anni, venne fondata dai Dori e i reperti archeologici rimasti fino a oggi appartenenti a diverse civiltà ci ricordano che fu la patria degli dei.

All'inizio del quindicesimo secolo i cavalieri della vicina isola di Rodi edificarono sopra l’antica cittadella esistente quello che oggi si chiama il Castello di San Pietro da cui deriva il nome dell’attuale Bodrum. Mura di pietra sul mare che si vedono dalla spiaggia e danno un tocco di bellezze di storia.
Inizialmente Bodrum inizio a svilupparsi garanzie al commercio delle pugne e come paesino di pescatori quando nel 1522 l'impero ottomano entro a Rodi e, dopo diversi mesi di assedio, il Sultano prese per sè tutti i possedimenti lasciando liberi di scappare gli abitanti dell'isola greca verso la vicina Bodrum.
Da paesino di pescatori ha saputo crescere senza perdere la sua piacevole anima fatta di mare, luce , colore, tradizione e modernità.
Oggi mercatini sul lungomare vendono ancora spugne e conchiglie, oggetti artigianali e colorati.





Bodrum



Bodrum era Alicarnasso nell'antichità ovvero la colonia più importante della Caria, una città greca antica situata in Asia Minore famosa per il suo mausoleo considerato una delle sette meraviglie del mondo sia per la bellezza delle decorazioni che per le grandi dimensioni.
Un maestoso edificio di quarantun metri sormontato da un tempio di trentasei colonne, una piramide a scalini che era la tomba monumentale del Re Mausolo fatto realizzare dalla moglie sorella, di cui oggi purtroppo ne vediamo solo i resti delle fondamenta.
I resti dei cavalli che si trovavano alla sommità della tomba e alcune statue sono conservati oggi al British Museum di Londra.
All'epoca sorgeva sulla collina sopra al porto e incantava ogni viaggiatore, era il 353 a C e doveva essere qualcosa di unico, pare che un sisma lo distrusse verso tra il milleduecento e il millequattrocento che peccato.

Poggiamo i piedi su una terra profondamente greca ma anche multietinica per la sua ricca storia, di personaggi e avvenimenti, di culture diversissime che si sono susseguite.
A causa della sua posizione strategica nell'Egeo fu persiana, romana, bizantina, cristiana, selgiuchida, musulmana e persino italiana.
Forse la forza, la storia e persino il suo fascino dipendono tutte dall'Egeo.

Qui nacque Dionigi, ma soprattutto Erodoto il padre della storia e Artemisia I, la prima donna ammiraglio della storia. Alicarnasso nel VI secolo a.C. fu sotto la dominazione della Lidia e poi della Persia, per poi diventare nel 353 a.C. capitale della Caria.
La Caria in seguito al regno di Alessandro Magno passò sotto il dominio dei Seleuci e in seguito nel 190 a.C. dei Romani, quando l’Impero Romano nel 395 si divise poi, passò il potere di Bisanzio.
Venne elevata a Episcopato nel 324 quando il Cristianesimo divenne religione ufficiale fino a quando nel 1071 venne conquistata dai Selgiuchidi, per poi passare in mano ai Cavalieri di San Giovanni.
Nel 1523 Bodrum entrò a far parte dell’Impero Ottomano quando il Sultano Solimano il Magnifico, conquisto la vicina isola di Rodi.
Alla fine della Prima Guerra Mondiale venne occupata da noi Italiani fino a quando nel 1.921 cadde in mano turca.














La Bodrum di oggi è una bella città, al contrario di Marmaris o Kusadasi che non mi hanno entusiasmata, trovo che sia piacevole per passare qualche giorno di mare durante un viaggio in Turchia che è un paese cosi vasto che si presta a un sacco di itinerari.
E' la mia quarta volta in questo paese e c'è ancora un sacco da vedere, tra mare, siti archeologici, natura, terme, montagne.
A Bodrum abbiamo passato una notte mentre salivamo la costa turca verso Alcati e due notti prima di prendere il battello per Rodi, si è rivelata un 'ottima scelta come base in una piccola pensione a ridosso del mare.

La prima cosa che facciamo a Bodrum è girare per le vie del centro storico. La zona della città vecchia di Bodrum è bella, caratteristica, tutta di colore chiaro con vicoli lastricati che sbucano verso il mare blu dall'arteria centrale ricoperta da stoffe bianche che danno una nota araba all'atmosfera.
Mille negozietti si aprono sui vicoli tra tappeti, spugne di mare, gioielli e molti vestiti e borse di moda, occhi turchi di ogni dimensione, pasticcerie con dolci strepitosi sapientemente esposti.
Giganteschi kebap con verdure inserite tra le carni sono tipici della città, insieme ad altri piatti mediterranei a base di melanzane, pomodori, riso e altro.
Camminiamo tra i vicoli più nascosti in cerca di dettagli, osservando le case, le finestre, le belle boutique.
La zona vecchia è un grande bazar in cui oggetti anche di straordinaria bellezza riempiono i negozietti graziosi che si susseguono tra un caffè e l'altro.
Ci fermiamo in uno dei baretti in riva al mare con tavolini sulla spiaggia e ombrelloni bianchi per prendere un frappè e un dolcetto.










A Bodrum si fa vita da mare in spiaggia o in una delle baie della penisola, meglio se con i classici caicchi in legno verso baie incontaminate.
Si cammina nel bazar in cerca di oggetti meravigliosi di ogni tipo, si beve in uno dei tavolini in riva la mare, si passeggia nella marina piena di yatch per tutta la passeggiata del lungomare.
Al Bodrum gold center i migliori oggetti d'oro fatti dagli artigiani turchi più rinomati brillano in tutto il loro splendore.
Ma soprattutto a Bodrum si mangia visto che il cibo è pazzesco, sia dolce che salato.
Per i dolci non ci si può perdere assolutamente la piccola pasticceria locale Yunuslar Karadeniz Unlu Mamulleri sulla via principale con le torte, dossert a cucchiaio e dolci di ogni genere.
C'è una varietà pazzesca di dolci tutti a provare e uno piu buono dell'altro. Fornai da oltre 120 anni vi stupiranno ad ogni morso.




Mendirek cafè nella grande via Carsi Mahallesi è uno dei miei posti preferiti a Bodrum, tavolini sul mare con ombrelloni blu a ridosso della spiaggetta dove bere o mangiare qualcosa a libero servizio mentre vado avanti e indietro nel mare, come dimenticare la bevanda di Bodrum al mandarino, il caffè turco con il locum ed i cay bevuto qui sia di giorno che la notte fino a tardi.
Ce n'è uno uguale vicino al porto dove attraccano le navi per la Grecia e anche nel villaggio di Gumusluk, ha prezzi popolari perciò molto frequentato dai turchi.






Mendirek cafè







Il cibo di Bodrum è davvero eccellente e vario, come ogni città di mare offre molto pesce ma anche molte verdure e piatti influenzati da diverse culture.
La colazione tipica è fatta di anguria, miele, pomodori, cetrioli, formaggi locali e marmellate fatte in casa, pane ricoperto di sesamo e yogurt.
Ma anche il nenemen è tipico un tegame con uova cucinate con pomodoro, formaggio, peperoni e funghi.

Piatti di kebap eccellente, melanzane ripiene, le insalate fresche, le polpette di agnello con lo yogurt, il manti tipico raviolo turco,








































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