Partiamo in macchina per l'oasi di montagna Mides che si trova a 8 km da Tamerza, in un'altra occasione quasi quasi me la farei a piedi, ma ora prendiamo la macchina che il tempo non è mai abbastanza. Mides è un'oasi diversa da Tamerza, ha un'altra identità. E' l'oasi più alta e si trova a 800 metri di altezza sulla vetta del monte Djebl Brikiss. Il palmeto inizia dal nulla ed è la prima immagine che abbiamo di questa piccola realtà. Molto piccolo rispetto a Tamerza ma ricco di aranci e melograni. Beviamo un pò d'acqua dell'oasi e partiamo a piedi. Anche qui non trovo in giro nessuno. Di questa piccola oasi è stupenda la vista sul suo grande canyon. Saliamo per un sentiero che passa da qualche casa di fango abbandonata ed arriviamo ad un punto panoramico dal quale si ammira tutto il canyon dall'altro. Le case che troviamo lungo il pendio sono i resti del villaggio che ora è abbandonato. Siamo soli con la nostra guida e troviamo solo un venditore di rose del deserto. Resto un pò in riva al fosso come direbbe Ligabue, a sentire la brezza sulle grance, il calore del sole, la bellezza della spaccatura nel suolo, l'eco e il silenzio. Resteri ore ad ammirare il panorama. Ma resto solo qualche minuto, compro qualche rosa e sono pronta...
proseguiamo.... scendiamo dal pendio della montagna e ci troviamo a camminare sul fondo del canyon il cui letto è coperto dalla sabbia. Bellissimo stare scalzi sulla sabbia, sulla terra e sulle rocce. Sembra di assorbire la bellezza della tunisia dalle piante dei piedi. Mangiamo dei fichi piccoli ma buonissimi che sono cresciuti spontanei sulla parete del wadi. La nostra guida è un ragazzo che mi sta molto simpatico, è molto genuino e generoso e ci fa fare un giro davvero stupendo, anche lui come me cammina a piedi nudi. che bello sembra di avere un rapporto quasi intimo e delicato con il mondo, si sentono le differenti temperature, le sensazioni dei diversi terreni e materiali che il piede incontra... con il naso all'insù procedo ammirando le pareti rocciose... Anche qui la roccia ha forma e colori spettacolari. Roccia stratificata dalla forma meravigliosamente suggestiva. Bello ammirare la forma sagomata dall'erosione del fiume. I colori sono in toni di ocra e marrone. Rara e temeraria vegetazione fa capolino dalle rocce e crea bei contrasti di colore, mi chiedo come cambi durante le diverse stagioni. Qui siamo solo ad un chilometro dall'Algeria. Siamo tra le pendici della catena del monte Jebel en-Negeb. I villaggi di queste tre oasi esistevano già in epoca numida e facevano parte della linea difensiva adottata dai Romani (sempre loro) per tenere sotto controllo le tribù della zona del Sahara. tutti gli insediamenti storici di queste tre oasia sono stati lasciati dagli abitanti nel 1969 a seguito di un periodo di piogge torrenziali che stavano distruggendo le fragili case di terra del luogo. La popolazione divette trasferirsi più a valle. Ora è affascinante vedere questi villaggi abbondonati con quell'aria antica ed autentica. Le oasi si formano in zone aride perchè la dorsale della montagna è composta da rocce permeabili che permette all'acqua piovana e alla condensa notturna di infiltrarsi ed incanalarsi nel sottosuolo dove in presenza di altro tipo di rocce e terra sgorga in sorgenti. Io lo trovo così affascinante vedere nascere nel nulla sterile tutta questa vita. Vedere sgorgare l'acqua da sotto le palme quando a due passi sembra tutto così arido. Silenziosamente torniamo a Tamerza, come tenendo tutta questa bellezza tra le mani...
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