lunedì 15 giugno 2009

Libri... Riflessi di una venere marina.. Lawrence Durrell

"Con la velocità di un'accetta che cade colpimmo all'improvviso il puro, mediterraneo blu del vero Egeo: un mare profondo e intenso, che inghiottiva e restituiva il cielo; il mare delle isole aride e dei grigi mulini a vento, degli ulivi e delle statue"



" e fu uno di quei fantastici tramonti di Rodi che hanno reso l'isola giustamente famosa sin dal medioevo. Le case avevano cominciato a incresparsi ai bordi come fogli di carta che bruciano e, man mano che il sole scendeva dietro la collina scura alle nostre spalle, i toni di rosa e di giallo si coagulavano in macchie di luce che scivolavano via su spigoli e cornicioni; a quel punto per un attimo i minareti delle moschee che cominciavano a scurirsi si accesero di blu, come fogli di carta carbone attraversati dalla luce."



"Sospeso nel mare come in una rete, allungo le mani e i piedi palmati e guardo riverso tra le ciglia bagnate il cielo fiorito di stelle che scivola via, in grandi lastre di vetro, fino a farmi toccare e scostare i pianeti"



"d'un colpo vedo tutta la grecia che amo: la nuda povertà che da gioia invece che umiliazione, la semplicità e la finezza degli isolani, le liti e i tradimenti della gente di paese.. vedo le taverne con le ghirlande d'alloro, gli agnelli che girano sugli spiedi a Pasqua, gli eroi barbuti, le statue di marmo in rovina."



" in lei ritrovai tutto il sapore della grecia, l'aria arsa dal sole, le smaglianti isole ossute e la miseria semplice e dignitosa che il popolo ha trasformato in una splendida generosità"

Lawrence Durrell

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