agosto 2010
Sono appena rientrata da un viaggio nella zona est della Turchia (Kurdistan turco) e la Cappadocia.
E' stato un viaggio indescrivibile attraverso un paese bellissimo e affascinante, ricchissimo di storia e di natura. Un paese che ho conosciuto attraverso i luoghi di confine, con la Siria a Sanliurfa, con l'Iran a Dogubeyazit, con l'Armenia a Kars.
Ci terrei a ricordare che la Turchia è un paese sicuro , tranquillo e non pericoloso.
E' facile da girare e si presta a chi ama viaggiare senza programma, perchè è facilissimo spostarsi all'interno del paese.
Non consiglio la macchina perchè le distanze sono enormi, meglio usare pullman e qualche volo interno.
Io l'ho fatta tutta in pullman ed è stato comodo e anche un pò divertente, soprattutto è bello entrare a contatto con la gentilissima popolazione locale.
Ma quello che rimane più nel cuore, anche dopo aver visto tante bellezze, è senz'altro il suo popolo. I turchi sono sempre gentilissimi, pronti a dare una mano. Sono tutti molto curiosi e voglion sempre sapere da che paese vieni. Spesso ci han fermato per fare solo quattro chiacchiere, chiedere cosa volevamo visitare della Turchia e cosa ci stava piacendo. Davvero ci si vergogna per l'idea che abbiamo di loro e mi sono spesso chiesta come fosse possibile. I curdi poi, sono di una gentilezza commuovente, di una cortesia immensa.
E' un paese in cui ci si sente sempre al sicuro, è tutto tranquillissimo e ho trovato una serenità indescrivibile.
Ho viaggiato con il mio ragazzo senza prenotare nulla, non ci sono problemi nel trovare hotel o mezzi di trasporto. Soprattutto a est il paese è molto economico. Abbiamo sempre viaggiato in bus, è mezzo più comodo per girare il paese e permette di vivere la realtà locale. Gli aeroporti sono moltissimi e anche i voli sono economici, perciò l'aereo è senz'altro un mezzo conveniente. Noi abbiamo optato per un viaggio diverso, meno comodo, ma molto autentico. Abbiamo percorso un sacco di chilometri e le ore in bus sono state tantissime, ma sempre in mezzo a gente locale dato che di turisti se ne incontrano pochi nella zona dell'anatolia orientale. E anche queste ore passate in bus sono un piacevole ricordo emotivo che porto a casa con gioia.
Il clima è molto caldo ma essendo secco si sta benissimo. Noi abbiamo trovato al massimo 45 gradi, anche se la settimana prima a Urfa ce n'erano ben 52.
Sempre sole in tutti questi giorni, stupendo il tempo. Il cielo sempre limpido.
Nella zona a est mi ha sorpreso l'abbondanza d'acqua. E io che pensavo di arrivare in mesopotamia e trovare aridità. Invece la diga di Ataturk da 15 anni fornisce acqua a questa zona del paese e ne ha modificato l'apetto e l'economia. E' tutta coltivata a cotone, pistacchi, melograno, grano.. molte le aiuole verdi e l'acqua è dappertutto. Prima la carenza d'acqua era un problema enorme, ora invece è una grande risorsa che ha permesso di sfruttare tutta questa zona. Speriamo venga gestita bene.
Ho notato che il popolo turco è un popolo pulissimo, ad ogni ora del giorno stanno pulendo negozi e strade!
Per quanto riguarda l'ospitalità direi che una volta c'erano i pascià ottomani, ora i pascià sono i turisti, si perchè girando ci si sente più ospititi che visitatori. Ci si sente sempre ben accetti, ma di troppo e mai dei polli da spennare. Per noi migliaia di cay (tè turco) offerti, e poi i dolcetti, biscottini e caramelle. Qualche donna mi ha abbracciata e baciata. Ci hanno invitato a casa loro per cena o per offrirci semplicemente un pò d'uva e di te. L'accoglienza di questo paese lascia a bocca aperta.
E poi le immagini di tutte le bellezze che abbiamo visto, dalla zona colorata e calda di Sanliurfa. Donne dalle gonne lunghe e il capo coperto di stoffe colorare, le carpe sacre e la grotta di Abramo. il monte Nemrut, pazzesco, con questo monumento funebre a piramide con le statue verso l'alba e verso il tramonto e le teste crollate a terra. Si vede tutto intorno, la grande Mesopotamia e quello che ra il regno di Commagene. Ci vorrebbe stare sulla cima del Nemrut per pensare, lassù, soli nel vento. Harran con i suoi trulli di fango e i resti millenari, la culla della civiltà, l'antica Carre. Resti di minareti e sassi antichissimi sotto il sole cocente. E i bambini che ti seguono, fogliono solo divertirsi a farsi fotografare mentre gli adulti ballano in fila. Siamo capitati a Mardin, carimissimo paesino di roccia color miele, da cui si vede un panorama unico sulla mesopotamia. Roba da libri di storia.
E poi : Abbiamo attraversato l'eufrate! Esclamiamo passando sul ponte di questo fiume, che evoca ricordi scolastici lontani e già mi sembra leggenda.
Il lago di Van con le sue acque azzurrissime a strisce così chiare da sembrare quasi caraibico con la sua isoletta Akdamar tra le vette delle montagne e le acque azzurrine con la bella chiesa armena ristrutturata in tutto il suo splendore.
Poi c'è Dogubeyazit al confine quasi con l'Iran. Qui siamo ai piedi del biblico monte Ararat, con la vetta innevata anche in agosto. Maestoso con suoi oltre 5.000 metri di altezza, domina il panorama. Vicino alla montagna che è chiamata piccolo Ararat si dice si trovi l'Arca di Noè. Leggenda. E poi qui c'è il palazzo che in vita mia mi ha affascinata maggiormente: Isak Pashà. Fantastico ed elegante, in pietra decorata in un mix di stili, lascia solo immaginare che bellezza doveva essere nel suo periodo di massimo splendore. Fa sognare!
La tappa successiva è stata Kars. La cittadella minuscola è in basalto nero. Qui siamo ai confini con l'Armenia. La città nuova ha un'aria un pò nostalgica, sembra bombardata. Forse dopo la guerra con i russi non è stata messa a nuovo. Questo è il luogo che mi è sembrato più di confine. Per andare al sito di ANI si passa per la steppa verde acido con mandrie di mucche che attraversano anche queste strade deserte. Ani è lì con le sue chiese armene non ristrutturate. Una è spaccata esattamente a metà da un fulmine. E' un luogo dal fascino unico e davvero autentico. Al di là del canyon in cui scorre il fiume è gia armenia e si possono vedere i militari sul confine, ora chiuso.
Da qui 21 ore in bus per raggiungere la Cappadocia. Sembra di cambiare paese. Le formazioni naturali di tufo eroso che sembrano camini delle fate, lasciano a bocca aperta. Le valli cambiano colore e forma, a volte rocce che sembrano meringhe candide e altre volte rosa. Città sotterranee scavate nel tufo, chiese nascoste nella roccia, valli con pinnacoli di ogni forma. Ci sono anche quelli in cui è stato girato guerre stellari.
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cosa vedere in Cappadocia
http://frammentidiviaggi.blogspot.it/2009/10/les-fleurs-du-mal-baudelaire.html
COSA VEDERE NELLA TURCHIA DELL'EST?
Mardin, bellissima cittadina panoramica sulla pianura della Mesopotamia
La città di Urfa, la sua cittadella con la grotta di Abramo, le moschee, le vasche con le carpe sacre.
il paesino di Harran al confine con la Siria, i suoi trulli di fango e i resti antichissimi
il fiume Eufrate
il Nemrut Dagi sito archeologico tomba del re di Commagine sulla cima della montagna
il bellissimo lago di Van, la città di Van e la cittadella, l'isola di Akdamar
il palazzo Isak Pasha a Dogubeyazit con vista sull'Ararat
il sito Ani e le sue chiese armene, vicino a Kars
Itinerario di questo viaggio
01 giorno: Santorini Grecia (arrivo con volo diretto)
02 giorno: lungo traghetto per Rodi ( pernottamento a Rodi)
03 giorno: Traghetto da Rodi a Marmaris (turchia) e bus per Urfa
04 giorno: Ufa visita della città
05 giorno: Urfa - visita ai trulli di Harran
06 giorno: Urfa - salita al Nemrut Dagi
07 giorno: Mardin paese panoramico sulla Mesopotamia
08 giorno: lago di Van
09 giorno: Van - isola Akdamar
10 giorno: Van
11 giorno: Dogubeyazit Isak Pashà palace
12 giorno: Kars città
13 giorno: Ani sito di chiese Armene
14 giorno: Cappadocia
15 giorno: Cappadocia
16 giorno: Cappadocia
17 giorno: Cappadocia
18 giorno: Cappadocia
19 giorno: Marmaris turchia- traghetto per Rodi Grecia- traghetto per Anafi
GRECIA
20 giorno: Anafi isola Greca
21 giorno: Anafi isola Greca
22 giorno: Santorini
23 giorno: santorini - MIlano
Stiamo camminando dove hai camminato tu, purtroppo molto meno tempo a disposizione e, per cui, meno luoghi, ma nn possiamo che confermare quello che scrivi. Ci vorrà del tempo per assimilare tutte le emozioni.
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