lunedì 10 ottobre 2016

weekend a MALAGA Andalusia



Fred Buongusto cantava : il mio amore è nato a Malaga, il mio cuore resta a Malaga.
Malaga è una città di mare Andalusa colorata e lucente, vivace e spensierata.

Quando arriviamo la sera tutto il centro storico è invaso da una miriade di persone, di famiglie e di giovani. 
Si respira l'aria di mare e di festa, atmosfera tipica tra case sgargianti e riccamente intagliate, palme, piazze, profumo di salsedine e aria tiepida.
Si vede subito che è una città viva, molto vivace e giovane.
I baretti con i tavolini per le strade sono colmi di gente, si aprono piazzette in continuazione e la gente passeggia tranquilla.
Un tripudio di palme, balconi, tapas, viuzze, tante chiede. 



A primo impatto le vie strette e colorate mi ricordano un po i budelli della Liguria, in versione un più barocca e pulita.
Le chiese illuminate di notte sembrano magia, le facciate ricamate brillano nella notte in tutto il loro splendore.
Per le strade gran festa tutta la notte con personaggi di ogni tipo e una miriade di ragazzi e ragazze.
I colori accesi e la gioia della gente di Malaga sono indimenticabili ed emanano un'energia pazzesca.




E' la costa del Sol, a soli 135 chilometri dallo stretto di Gibilterra.
Siamo in terra Spagnola, ma qui vi passarono diverse civiltà. Influenze che ritrovo oggi nei volti, nei colori, nelle vie, nelle piazze, nel cibo, nelle chiese, nei parchi della città.
Malaga è divisa in due dal fiume Guadalmedina che spacca in due la città e divide la parte antica da quella nuova.
La zona che trovo più affascinante è quella storica, vivace, colorata, tipica, di vari stili e forme.
Osservo le forme delle case, i colori, le decorazioni, le varie epoche che si sono susseguite.
Malaga è prima di tutto una città di varie influenze e soprattutto antica, venne fondata dai fenici, conquistata da greci, cartaginesi, romani, mori e infine cristiani nel 1487 con Ferdinando il Cattolico.
Sorse con il nome di Malaka che significava in fenicio mercato del pesce salato.
Il suo massimo splendore lo visse sotto il regno arabo dal 743. Delle mura con cinque grandi porte la proteggevano.
Passeggiando per le vie del centro storico spicca sulla collina il Castello di Gibralfaro creato nel XIV secolo dagli arabi al posto di un faro per ospitare le truppe e  proteggere l'Alcazaba.
Sorge sull'omonimo monte a 130 metri di altezza, monte che era già conosciuto ai fenici come monte del faro.
Possiede due cinte murarie l'una dentro l'altra e da qui si gode di un bellissimo panorama sulla città.



Altro simbolo storico di Malaga è la fortezza moresca dell'Alcazaba che significa cittadella ed era una vera e propria città, si trova ai piedi del castello e sono collegati dalle mura.
Fu realizzata nel 1057 , fu la sede dei governatori musulmani e può essere considerata una piccola Alhambra in minatura. Vale la pena aggirarsi per le stanze che ospitarono i sultani in passato.
E' il monumento più interessante della città con i suoi cortili, la vista dalla torre e il suo palazzo.
La sera tutta illuminata splende come una stella sulla città.
Accanto si trova l'anfiteatro romano realizzato nel I secolo AC dall'imperatore Ottaviano Augusto. L'ingresso è gratuito e si arriva a piedi da calle Alcazabilla.
Venne scoperto solo nel 1951 da alcuni muratori durante degli scavi ed è una delle poche rovine romane che si trovano in Andalusia.
Il centro storico è interessante e grande, pieno di gente di giorno e di sera.
La via principale è Calle Larios, un viale pieno di negozi, bar e ristoranti.
Molto interessanti sono le viette strette tutte da scoprire, tra chiese, piazzette, baretti di tapas, colori.
Il miglior modo è camminare senza meta in tutte le direzioni e farsi guidare dall'istinto.
Camminando mi trovo davanti la Cattedrale fondata nel 1528 e realizzata sulle basi di una moschea in stile gotico, barocco e neoclassico. Il risultato è interessante e magnifico. Anche ora illuminata nella notte con tutti questi stili che si fondano in uno.
Viene soprannominata affettuosamente la manquita, in italiano monquetta, perchè una delle due torri non venne mai realizzata ma l'unica esistente è alta 84 mentri ed è seconda solo a quella della cattedrale di Siviglia, che fortunatamente ho già ammirato nel mio viaggio precedente.



Il centro storico è tutto da scoprire a piedi, in cerca di dettagli tra un bicchiere di sangria e un piatto di tapas di pesce o altro genere.
La gente è allegra, cordiale e sociale. Mi stupisce la quantità di gente che affolla le viette fino a notte fonda.
Mi fermo a bere un te alla menta con pinoli in un locale di stile arabo, dopo la sosta tipicamente spagnola di tapas.
Plaza Uncybai e le viette intorno è una delle aree più frequentate la sera, un sacco di gente affolla i vicoli tra baretti e locali notturni, ma tutto il centro storico è da assaporare lentamente.
La notte è lunga e vivace a Malaga ma alle tre del mattino crollo nel mio letto.


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La mattina mi alzo presto con il sole che filtra dalla finestra, l'ombra della palma che si muove sotto il venticello marino e gli uccellini che cantano.
Lascio l'ostello e mi tuffo per le vie del centro in versione diurna.
I colori che predominano sono giallo, rosso e bianco.
E' una città vivace e colorata, molto calda ed accogliente.
Questa zona è il cuore e l'anima di Malaga, con i suoi graffiti, le botteghe, le cantine.
Per la mia ultima colazione andalusa non posso che scegliere i churros con la cioccolata che adoro tanto.



Dietro piazza de Merced si trova la zona chiamata Lagunilla dove molti nuovi artisti si esprimono a graffiti, se piace il genere è una zona affascinante.
Ritrovo con piacere le viette, le piazzette e le chiese di vario stile, i baretti che aprono, i negozietti e la gente per le strade.
Faccio colazione in plaza de la Constitucion con churros che affogo nella tazza di cioccolata calda, che delizia.



Plaza de la Merced è il luogo in cui nacque Picasso proprio qui a Malaga,la sua casa natale è ora monumento storico. Nella piazza una statua di bronzo di Picasso seduto su una panchina lo ricorda.
Di interessante c'è il museo di Picasso da visitare con 204 opere che si trova nel bel palazzo di buenavista in calle san Augustin.
Carini i calessi che girano per la città e offrono un tour romantico per le vie.




Per due passi nel verde c'è il parque de Malaga con i suoi alberi tropicali che si trova vicino al porto, da qui arrivo a piedi alla spiaggia di Malagueta per un bagno.
La plaza de Toros si trova vicino al mare è una grande arena visitata soprattutto per la sua architettura.
Dal 1.491 ogni anno in agosto per una settimana si festeggia a Malaga la gran fiesta del Verano (la feria di Malaga). Nacque come celebrazione all'entrata della città nei territori della Corona di Castiglia ed è una festa molto sentita in cui ci si veste in modo tradizionale per le strade.
Purtroppo la mia breve visita a Malaga finisce qui, dopo il bagno in mare, una bella birra fresca e qualche foto.
Adios Malaga, arrivederci bella Andalusia !





















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