martedì 19 maggio 2009

SIFNOS Spiagge di Faros, Fassolu e Glyfo

24 AGOSTO 2008

Un'altra intesa giornata di mare ci aspetta! E' bello uscire per il porticciolo e trovare ancora il paesino assopito. Le strade ancora vuote, molte persiane ancora abbassate.
E' bello scoprire la pace del mattino, prima che il mondo che si svegli e si riversi per le strade assolate. Oggi mi concedo una ricca colazione in riva al mare con jogurt greco, miele e noci!
Una vera delizia! Dietro di me c'è anche un prete, in greco papàs, in abito nero, barba lunga e cappello nero. Ha l'aria proprio spensierata mentre anche lui fa colazione al bar in riva la mare.
Ci saluta anche lui quando ci vede per la strada. E fa un immenso piacere essere riconosciuti e ricevere un sorriso.
Partiamo subito alla conquista di una spiaggia. Dal motorino mentre scorrazziamo per le vie isolane, passano veloci sotto i nostri occhi come le immagini di un film: case bianchissime, cupole di color azzurro, monasteri, campanili, mulini a vento, piccionaie e campi pieni di muretti a secco.
Ma sulle colline anche le immagini di un'isola rigogliosa, colline terrazzate coltivate ad ulivi e mandorli.
Seguendo la cartina arriviamo a Faros, un villaggio di pescatori con una manciata di case.
E' ancora molto tranquillo, un' oasi di pace. Un piccolo porticciolo in cui sono ancorati numerose barche da pesca e a vela, qualche taverna sulla spiaggia.
La spiaggia è sabbiosa, un bel mare limpido e la sabbia luccicante. Dopo qualche bagno e qualche bella nuotata ci spostiamo a piedi sulla spiaggia di Glyfo.
La parte vecchia del piccolo villaggio di faros si estende su una piccola altura.
Ci sono tre baie una in fila all'altra. A est di Faros si trova la spiaggia di Glyfo, dopo la collinetta su cui si estende la parte storica del villaggio. L'abbiamo raggiunta a piedi. E' una spiaggia molto tranquilla, sabbia dorata e mare limpido. ha un'atmosfera molto raccolta.

Verso ovest c'è la spiaggia di Fassolou, vicino al piccolo promontorio su cui si estende la parte più nuova del villaggio. Tre spiagge molto belle e quiete, dall'acqua bassa e cristallina, nei toni del del verde smeraldo. Essendo situate a sud sono abbastanza protette dal famigerato vento Meltemi.
Molte taverne in cui rilassarsi, godere di un pò d'ombra e mangiare.
Abbiamo fatto qualche passeggiata nei dintorni ed abbiamo avuto modo di apprezzare molto il paesaggio circostante. Il mare calmo e trasparente, color smeraldo invita a tuffarsi.
A differenza di molte altre isole l'acqua nella maggior parte delle spiagge non diventa subito profonda.
Passiamo così la giornata tra bagni e passeggiate passando da una caletta all'altra.











Ripartiamo e facciamo un giro nella capitale APOLLONIA. Scopro che è chiamata anche Stavri.
E' molto movimentata come cittadina. C'è un pò di traffico perchè si passa da qui per andare in tutte le direzioni. Nella parte pedonale troviamo dai locali chich a quelli tradizionali, qui convivono tutti. Dev'esserci un bel movimento la sera dai locali che vedo.
C'è una boutique di una signora italiana con la scritta "Milano - Sifnos".
Noto che i miei connazionali hanno sempre una certa fortuna in terra ellenica.
Quando incontriamo Maria dice di aver fatto spese pazze in questo negozio dall'abbigliamento ricervato ed originale. Apprezza come molti greci, lo stile italiano.
Noi siamo alla ricerca di prodotti locali e vi perdiamo per i mille negozietti di ceramiche. Facciamo anche una bella passeggiata ad Artemonas, praticamente un continuo di Apollonia a sinistra venendo da Kamares. Il nome dovrebbe derivare dalla dea della caccia Artemis (Diana).
Percorriamo le sue vie ricche di chiese, scorci autentici, molte belle case in stile cicladico con piccoli giardini fioriti molto curati. ci sono diversi mulini ristrutturati. Diverse le piante di fichi che incontriamo, ricche di frutti maturissimi e profumati.
 
Sulla cima della collina si trova un'altro paese Exambela, un villagio tipicamente in stile Cicladico dal nome di origine turca. Si gode da qui di un'ottima vista sull'egeo. C'è una decina di mulini a vento. E' molto particolare vedere quaesti paesi che formano un agglomerato unico a forma di anfitreatro. Paesi ancora ricchi di tradizione, taverne e prodotti locali.


Facciamo rientro a Kamares e ceniamo alla taverna accanto al negozio di Adonis. Pescato del giorno, polpo alla griglia, insalta greca e vino bianco è quel che smezziamo io e Alessio.
La serata passa tra partite a backgammon e incontri, chiacchiere con chi si ferma con noi a scambiare qualche parola. Mentre Adoni lavora un pò al tornio mi diverto stando alla cassa, cercando di scambiare qualche vocabolo greco con i clienti. Ma che difficile! non capisco mai nulla!
Attacchiamo bottone con due ragazze italiane di Roma, in vacanza al campeggio. Si fermano con noi fino alla chiusura del negozio. Decidiamo di andare tutti insieme a mangiare un dolce in un bar del Kastro. Percorriamo le strade buie dell'isola nel vento fresco. Io e Ale sul nostro motorino, Adoni in moto con le due ragazze. Facciamo un pò fatica a star dietro alla loro moto, il nostro motorino non si rivela molto prestante.
Arriviamo al Kastro, illuminato nel buio della notte mi sembra ancora più bello. Ci gustiamo diversi tipi di dolcia base di cioccolato, altri di miele e frutta secca. Tutto buonissimo. Adoni conosce tutti naturalmente ed è bello interagire con le altre persone che occupano il locale. Si finisce persino a parlare di guerra, di come gli italiani stavano il più possibile sulle loro, evitando attacchi con i greci. Di come anche in questo siamo "una faccia, una razza". Di come i soldati cambiavano strada se si incrociavano la sera. Ci racconta che chi si innamorò di qualche ragazza dell'isola, tornò dopo la guerra per restare o per portarle in italia.
E la musica cambiò molto all'arrivo dei tedeschi! Forse per questo sembra stimare molto più il popolo italiano. Somigliano un pò ai racconti di mio nonno che fece la guerra su un'altra isola: Samos.







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