lunedì 18 maggio 2009

SIFNOS la chiesa di Chrisopigi e la spiaggia Apokoftos.

23 Agosto 2008 

E' un nuovo giorno sull'isola di Sifnos. La luce morbida del mattino ci sveglia presto.
Il tempo passa così in fretta che vorrei fermarlo per godermi ancora un pò quest'isola così stupenda.
E' un'isola meravigliosa, non solo per la sua bellezza, ma per la sua atmosfera greca, serena, pulita.
Questi angoli di una genuinità ancora autentica, nonostante sia il mese di agosto.
Il cileo azzurro mi mette subito di buon umore ed è come ricevere un carico di energie.
Una buona colazione dal fornaio ormai di fiducia, che ci saluta per strada anche quando ci scorge la sera in giro per le viette del paesino. Pita con cioccolato e biscottini è la mia scelta per questa mattina, il tutto accompagnato da un succo di frutta. Me lo gusto sulla spiaggia, osservando il mare calmo della baia avvolta dalle montagne isolane. Gigli bianchi sbucano dalla sabbia in tutto il loro candore.
Adonis è ancora chiuso, che bella vita che fa però, se mi chiedesse di restare a lavorare per lui non ci penserei un attimo! A quest'ora non lo vedo in giro, sarà a dormire o in barca penso, passerò a salutarlo quando rientreremo a Kamares.

Con il nostro scooter partiamo verso l'entorerra, saliamo sulla strada che esce da kamares mentre il vento e le fronde cangianti degli ulivi ci accompagnano per le ancora deserte strade isolane.
Un panorama di colline terrazzate baciate da un timido sole mattutino.
L'entroterra di Sifnos è terrazze di ulivi a perdita d'occhio e bianchi villaggi... ora ancora silenziosi e pigri.
Colombaie per piccioni bianche... muretti a secco....






Dando uno sguardo alla cartina decidiamo di dirigerci verso il monastero di Chrissopigy, che pare molto famoso e dove ci han detto esserci un baio di baie carine dove passare una giornata.
Si trova tra Faros e Plati Ialos, a circa 10 km dal capoluogo Apollonia. Una bella idea è farla a piedi da Apollonia, una bella camminata immersi in scorci davvero incantevoli.
Noi però siamo in scooter, ci fermiamo qui oggi per vedere il monastero e le spiaggette nei dintorni.

Chrisopighi, in greco significa sorgente d'oro. Il monastero si trova su un lembo di roccia che si allunga in mare. Secondo la leggenda offrì protezione alle donne dell'isola, che trovarono qui rifugio dai pirati.
Due marinai qui hanno rinvenuto un'icona della Vergine che ora viene custodita nel monastero.
Comprendo subito perchè questo luogo meraviglioso è uno degli scorci più famosi dell'isola.
Su questa roccia a forma di piccola penisola si trova il candido monastero di Chrisopighi che ospita la miracolosa icona della protettrice dell’Isola, Panayia Zoodòchou Pyghìs, a cui si attribuiscono 35 miracoli e che secondo la leggenda fu portata dalle onde del mare.
Spesso qui organizzano matrimonio ortodossi, che location da sogno.
Meritevole di un matrimonio di sicuro, con la sposa che arriva in barca, niente male.
Mi diverto a passeggiare sugli scogli e ad ammirare la piccola chiesetta candida, davvero affascinante e greca. Bello è notare dalla spiaggia al monastero e salire dagli scogli, restare lì ad osservare il mare in questo angolino stupendo.









Sulla sinistra si trova la spiaggia Apokofto, sabbia morbida e comoda. Una baia molto bella, tranquilla. Con tamerici e un paio di taverne in cui si mangia bene.

Sulla destra c'è la spiaggia di Saoures, una spiaggia di ciottoli molto carina e solitaria. Non è attrezzata ma è abbastanza vicina alla spiaggia Apokofo.


Ci fermiamo nella piccola baia a sinistra della Chiesa di Chrisopiyi, che si chiama Apokoftos, una graziosa spiaggia con acque cristalline , sabbia fine e qualche alberello per godere un po’ di fresco. C'è anche una taverna invitante alle sue spalle.
La spiaggia deserta si apre a noi in tutta la sua grazia.
E' un piacere gustare il primo bagno della giornata ancora avvolti nel silenzio mattutino, baciati da un timdo sole in quest'acqua gelida ed immobile.
Mi piace godere la spiaggia nella sua solitudine, sabbia morbida, acqua cristallina, pace.
Il sole, così pure la gente, non tardano ad arrivare e decidiano di fare un giro per le altre calette limitrofe. Una stradina di lastricato conduce da un'insenatura all'atra, il mare blu è in netto contrasto con la terra sterile che emerge dal mare, cappelle bianche come la neve ornano questi pendii dolci dal color caramello che lasciano il posto a baiette di blu cobalto intenso.
Un segguirsi di piccole spiagge, tutte molto carine e naturali.
la giornata passa veloce da bagni, immersioni e passeggiate. Riusciamo anche a scorgere un enorme paguro in cerca di una casetta conchiglia ;-)
Peccato che fugge veloce e si mimetizza rapido nella sabbia del fondale. Riusciamo anche a scorgere un polpo! ma è più veloce della luce a scomparire dietro la nuvola del suo inchiosto nero.

 
















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