martedì 18 settembre 2012

IL GABBIANO JONATHAN LIVINGSTON Richard Bach




Abbiamo una ragione, una vera ragione di vita.. imparare, scoprire cose nuove, essere liberi!

Scoprì che erano la noia e la paura e la rabbia a render così breve la vita d’un gabbiano.

Il paradiso non è mica un luogo. Non si trova nello spazio, e neanche nel tempo. Il paradiso è essere perfetti.

Raggiungerai il paradiso, allora, quando avrai raggiunto la velocità perfetta. Il che non significa mille miglia all'ora, né un milione di miglia, e neanche vuol dire andare alla velocità della luce. Perché qualsiasi numero, vedi, è un limite, mentre la perfezione non ha limiti. Velocità perfetta, figlio mio, vuol dire solo esserci, esser là.

Il segreto, secondo Ciang, stava tutto qui: Jonathan doveva smettere di considerare se stesso prigioniero di un corpo limitato, un corpo avente un'apertura di centodieci centimetri e i cui itinerari potevano venir tracciati su una carta nautica. Il segreto consisteva nel sapere che la sua vera natura viveva, perfetta come un numero non scritto, contemporaneamente dappertutto, nello spazio e nel tempo.

Quei gabbiani che non hanno una meta ideale e che viaggiano solo per viaggiare, non arrivano da nessuna parte, e vanno piano. Quelli invece che aspirano alla perfezione, anche senza intraprendere alcun viaggio, arrivano dovunque, e in un baleno. Ricordati, Jonathan, il paradiso non si trova né nello spazio né nel tempo, poiché lo spazio e il tempo sono privi di senso e di valore. Il paradiso è…"

Poi un giorno, sulla spiaggia, a occhi chiusi, concentrato in se stesso, Jonathan afferrò, in un baleno, quel che Ciang voleva dire. "Ma è vero! Io sono un gabbiano perfetto, senza limiti né limitazioni!" E provò un grande brivido di gioia.

Funziona sempre, quando sai quel che fai.

Tu conosci il proverbio, e dice il vero: Più alto vola il gabbiano, e più vede lontano.

Se la nostar amicizia dipendesse da cose come lo spazio e il tempo, allora, una volta superati spazio e tempo, noi avremmo anche distrutto questo nostro sodalizio! Non ti pare? Ma se superi il tempo e lo spazio, non vi sarà nient'altro che l'Adesso e il Qui, il Qui e l'Adesso.

Via, non essere duro con loro, Fletcher. Esiliando te, è a se stessi che hanno fatto del male. Un giorno i loro occhi si apriranno. E allora la vedranno come te. Perdonali, e aiutali a capire.

Ciascuno di noi è, in verità, un'immagine del Grande Gabbiano, un'infinita idea di libertà, senza limiti" spiegava loro Jonathan, la sera, sulla spiaggia. "E il volo di precisione è un passo avanti verso l'espressione della nostra più vera natura. Noi dobbiamo lasciar perdere, scavalcare tutto ciò che ci limita.

vostro corpo non è altro che il vostro pensiero, una forma del vostro pensiero, visibile, concreta. Spezzate le catene che imprigionano il pensiero, e anche il vostro corpo sarà libero.

L'unica vera legge è quella che conduce alla libertà" disse Jonathan. "Altra legge non c'è


ci si lavora su finché non arrivi al punto che sei in grado di volare nel passato e nel futuro. E, poi dopo, uno è pronto per la parte più difficile, più forte, ma anche più piacevole di tutte. Uno è pronto per volare verso le alte sfere, e arrivare a capire il segreto della bontà e dell’amore

Trascorse un mese, o qualcosa che sembrò durare un mese, durante il quale Jonathan fece progressi sorprendenti. Aveva sempre avuto facilità d’apprendimento, ma adesso, come discepolo prediletto dell’Anziano, assimilava le nozioni alla velocità di un computer, un cervello elettronico piumato. Ma poi un giorno arrivò la scomparsa di Ciang. Era lì insieme a loro che parlava, con calma, a tutti quanti, esortandoli a non desistere mai dallo studio, a perseverare nelle esercitazioni, ad approfondire la loro conoscenza di quel perfetto invisibile principio che governa la vita dell’universo. Quand’ecco, mentre parla così, le sue penne si fanno più splendenti, sempre più, finché alla fine nessuno dei gabbiani riesce a sostenerne più la vista. “Jonathan,” disse Ciang, e queste furono le sue ultime parole, “tu séguita a istruirti sull’amore.”

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