venerdì 6 settembre 2013

tra le dune chiare di Douz in dromedario


















16 agosto 2013


Mi sveglio che l'alba non ha ancora colorato il cielo.. resto un pò tra i miei pensieri e un pò ad ammirare la bellezza del nuovo giorno... il tempo qui è differente... poche ore ma a sensazione di legame con il deserto è forte... per me è come stare nudi con se stessi.. qui nulla sovrasta i miei pensieri... il silenzio mi costringe ad entrare in me stessa, profondamente.. gusto questi momenti di solitudine, senso di leggerezza e libertà...
 passeggio un pò tra le dune mentre il sole pigro si alza lentamente. Torno al bivacco e tutti stanno ancora dormendo. Qualche ragazzo del posto inizia a svegliarsi e piano piano si alzano anche gli altri per prepararci la colazione.
Alle sei stiamo tutti facendo colazione, mangio un pò di frutta e sono pronta. Vedo arrivare i dromedari che ci porteranno indietro, ora se ne stanno seduti in gruppo pacifici a riposare. Saliamo uno ad uno su questi animali ati e affascinanti. Riusciamo a salire tutti e a pertire con dromedari.
In fila ci godiamo la traversata per tornare a Douz, noi moderna carovana di turisti. Dune a perdita d'occhio sotto la candida luce del mattino, silenzio attorno a noi e rumore di sabbia. I dromedari procedono tranquilli seguendo il loro padrone. I miei occhi si riempiono di bellissime sinuose forme di questo chiaro mare di sabbia. Noi forse ci sentiamo un pò come nel film te nel deserto, nonostante tutto. A metà strada ci fermiamo per una sosta. Salutiamo le ultime dune e le palme.. ora procediamo su terreno arido e sassoso. I dromedari mangiano i rari ciuffi di vegetazione e le mele che gli passo dalla mia borsa. Sembrano gradire parecchio. Che belli che sono, li adoro, hanno un viso così tenero.... Man mano avvistiamo anche l'inizio della città di Douz e per le undici passate siamo a destinazione. Bellissimo. Riprendiamo la nostra macchina e andiamo in direzione Matmata !!!!!












 Ho già attraversato tante volte queste sabbie, disse il cammelliere, ma il deserto è tanto grande, gli orizzonti rimangono così lontani da farti sentire piccolo e lasciarti senza parole. 
Paulo Coelho








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