venerdì 6 settembre 2013

TAMERZA oasi Tunisia













Scelta azzeccatissima quella di fermarci a Tamerza, l'oasi più grande tunisina, per la notte. Arrivare a Tamerza è rendersi conto che il sud ha sempre un fascino particolare e le oasi per me sono mondi a parte dove si respira un'atmosfera particolarmente romantica e mistica. Strade solitarie ed assolate, tormentate dal vento caldo e secco del deserto che porta sabbia in ogni angolino. Il silenzio è corroborante, il sole splende alto, il cielo è limpido e la temperatura è piacevole. Siamo a circa 800 metri di altezza. Arriviando ci sono tratti di asfalto nuovo e tratti sterrati. Capisco subito perchè quest'oasi si è guadagnata l'appellativo di Balcone sul sahara. All'improvviso dopo solo sassi e terra una ferita nel suolo lascia apparire in tutta la sua bellezza il palmento di Tamerza lungo tre kilometri e mezzo. Dietro colline marroni e sinuose donano fascino alla terra gialla abbellita da questa striscia verde. Palme di un colore smeraldo carico fanno capolino tra la terra ocra ed asciutta. Sotto un fiume scorre e dona la vita lungo il suo percorso. Mi spiace non avere la reflex per rendere giustizia a questo angolo di mondo davvero affascinante. Da qui si vede nel piccolo canyon la città vecchia di fango ora abbandonata dal 1969 quando 22 insoliti giorni piogge facero si che gli abitanti abbandonassero il villaggio. Case che ora sembrano zollette di zucchero di canna consumate dall'acqua. Una cartolina... E' primo pomeriggio e non c'è in giro anima viva. Per primo si incontra la lussuosa struttura dell'hotel Tamerza Palace http://www.tamerza-palace.com/datas/hotel/en/hotel.php davvero bello, ma optiamo per un normale hotel in città nel quale ci siamo solo noi. Stanza semplice, ampia e pulita. Lasciamo subito i bagagli e andiamo alla scoperta dell'oasi. Finiamo per predere una guida locale che ci porta a fare la pista Rommel. Facciamo salire il nostro nuovo amico Cherif e partiamo con la nostra auto. Fino a poco tempo fa la strada non era asfaltata, ora hanno messo l'asfalto e possiamo percorrere anche noi questa lingua panoramica senza fuoristrada. Non ci sono indicazioni per capire come prendere questa pista ma Cherif ovvimente conosce bene la strada. La strada sale per la montagna rocciosa che ha delle belle sfumaure cromatiche e delle forme affascinanti, bello ogni scorcio. Si arriva in un punto più alto e si gode del panorama sulla pianura arida interrotta dal verde dei palmeti delle altre oasi. Selvaggia bellezza del sud tunisino. Proseguendo la strada scende, passa dall'oasi di Chebika e ritorniamo a Tamerza meravigliati da tanta bellezza. Con Cherif andiamo alla prima cascata che si trova nel palmeto in città. Entrare è come varcare un portone magico e trovarsi in un giardino esotico, in un sogno. Un altro mondo di ombre, palme, rigagnoli di acqua, uccellini.. mangiamo dei datteri freschi freschi da una palma. Non è ancora stagione ma qualche dattero è già maturo. Pura dolce e soffice estasi. Scendiamo per la cascata, ci mettiamo in costume e ci godiamo un bagno indimenticabile tra le acqua smeralde del laghetto che si forma sotto la cascata. Una roccia permette di stare seduti sotto la cascata e godere di un idromassaggio naturale. Spettacolare rinfrescarsi sotto le palme, tra le rocce del canyon in quest'acqua fredda e smeralda. Ci sono delle oche che nuotano lungo il piccolo fiume che arriva dall'algeria e prosegue verso sud. L'acqua mi pare abbondande soprattutto considerando che siamo nel periodo più caldo e di secca. Restiamo un pò a nuotare e a guardare sdraiati sul pelo dell'acqua la bellezza che ci circonda, il tempo che scompare e la sensazione di essere immensamente parte di questo pianeta..... in giro non vedo altri turisti oggi e ci godiamo il posto in solitaria, dopo un pò arrivano diversi ragazzi del luogo e siamo ovviamente l'attrazione della giornata. Si sono fatte le sei e Cherif ci inviata a bere un te a casa sua. Raggiungiamo la sua dimora con vista oasi, uno scorcio bellissimo per una casa essenziale ma piacevole. Vive con molti parenti ed è l'unico che ha un lavoro, qui c'è solo da raccogliere i datteri quando è stagione. I giovani passano la giornata alle cascate giocando. Loro invidiano noi perchè ci immaginano in chissà quale ricca città, io invidio loro, il relax e la vita da oasi. Normale. Lascio Alessio con loro e io seguo le donne che mi invitano a casa di una sposa lì vicino. Solo donne che si preparano, si vestono, si pettinano, si truccano e si confrontano. Tutte portano un foular sui capelli tranne una. Vedo che apprezzano il colore così differente della mia chioma. Sono tutte gentilissime, sono un continuo saluto e scambio di baci. Tutte allegre, mi offrono il te, mi parlano un pò in arabo e mi sorridono. Oltre il cancello, fuori dalla casa, dei ragazzi suonano una bella musica locale. Ritorno da Cherif, salutiamo tutti e torniamo in hotel. Siccome il te che non bevevo da due anni mi fa male, sto un'oretta in hotel a dormire. Fortuna che il mio corpo si rimette presto in sesto, doccia e usciamo che è già buoio. Non riesco a trovare nulla per cenare, finiamo a mangiare torta e caffè nel bar di paese. La sera sembra di essere in un presepe, il cielo blu sembra carta da zucchero, le palme nelle ombre muovono simuose i loro rami, qualche persona cammina tranquilla, il silenzio accarezza ogni cosa, il cielo sembra una brinata di stelle, la temperatura mite coccolara la mia anima, le ombre hanno forme affascinanti, la sabbia sottile invade silenziosa ogni cosa.. atmosfera da oasi, difficile da descrivere a parole.. può essere percepita solo dal cuore... camminando per le vie finiamo per essere invitati da alcuni ragazzi ad un altro matrimonio. Nel silenzio assoluto una pozza di musica alta e luce, ci sono solo donne e bambini con la sposa. Molte le donne sedute, molte quelle che ballano divertite in abiti coloranti e foulard sgargianti. La sposa è vestita dalla testa ai piedi con un abito azzurro tempestato di gemme che brillano. Un bel cerone sulla faccia e se ne sta seduta su una specie di trono come in un teatrino. Sotto le ragazze ballano a suon di musica e c'è una troupe che fa un video. tutti si divertono un mondo. Si beve solo acqua qui per il momento. Restiamo un pò a gustarci il divertimento e a destare l'attenzione dei bambini poi torniamo per le strade silenziose delle sera e andiamo a nanna. La mattina dopo ci alziamo e per otto facciamo colazione in hotel. Lasciamo la stanza e andiamo all'altra cascata fuori dal paese e a visitare le altre due Oasi per poi raggiungere Tozeur per la sera. Questa cascata è più grande ed alta circa una quindicina di metri, anche qui c'è un canyon e la cascata forma un laghetto più grande tra le rocce spaccate. Angolo di incatevole bellezza. Ai piedi della cascata iniziano alte gole dall'aspetto imponente e maestoso con un canyon che spacca la montagna per centinaia di metri, sul sentiero rocce enormi, il fiume che passa e molte canne. Finiamo per prendere come guida un ragazzo giovane e andiamo a Mides. (lo racconto nel prossimo post questo) Tornati dalla bellissima Mides il ragazzo ci porta a fare una stupenda passeggiata a piedi per il canyon di Tamerza che si trova alla cascata di ieri ma che non abbiamo visto. Passo scalza per il palmeto tra terra secca, rami di palma, fango, rigagnoli.. passiamo il fiumiciattolo ed entriamo nel canyon. Spettacolare la forma ed il colore delle rocce erose e così affascinatamente esotiche. La luce qui è speciale, l'energia che si percepisce anche, la purezza di questo luogo, la sua bellezza selvaggia e grezza, la forma erosa dall'acqua e le striature della roccia in vari toni di ocra, giallo e marrone .. una meraviglia per tutti i sensi. Camminiamo sul fondo arido e sabbioso di questo canyon per un pò, poi risaliamo ed è bellissimo vedere l'oasi dall'altro. Il contrasto del colore verde carico delle chiome delle palme e la terra giallastra tutta intorno. Primoriale bellezza che riempe l'anima. Ripercorriamo il palmeto e torniamo alla cascata fuori dal centro. Qui restiamo a farci un bel bagno mentre i ragazzi si tuffano a turno dall'alto. Io mi rilassio, mi faccio qualche bracciata, resto a galleggiare sotto il sole per un pò... Anche qui un bagno rigeneratore ci voleva e lo scenario è davvero bellissimo. Tamerza è davvero una bellissima oasi e merita del tempo per essere gustata, belle le sorgenti che nascono nella montagna e si versano nel canyon formando queste piccole belle cascate. E oggi facendo questo bel bagno dovremmo sentirci come i carovanieri di una volta quando si fermavano per un pò ristoro in queste piccole oasi.... Restiamo ad asciugarci su delle grosse rocce nel canyon in tutta tranquillità fino a mezzogiorno. Poi decidiamo di andare a pranzare. Mi faccio consigliare un posto locale e mangiamo veramente bene. Zuppa, insalata tunisina, cous cuos di verdure, datteri come dolce, immancabile te alla menta. Partiamo in direzione Tozeur.......... anche se ogni volta vorrei restare..........

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