venerdì 6 settembre 2013
Chebika è un'altra bella scoperta.... queste oasi sono tutte bellissime e diverse, una sorpresa. Ora siamo sul versante meridionale della catena montuosa che si affaccia sul chott el-Gharsa che nasce dallo wadi Khanga e attraversa una gola in cui scorre un torrente ricco di laghetti e cascatelle. I romani le diedero l'appellativo di Speculum, perchè all'epoca enormi specchi venivano usati come mezzo di comunicazione con le guarnigioni più lontane che si trovanano nella pianura per avvertirle di eventuali attacchi da parte di altre tribù .
In macchina seguiamo i cartelli e superate le case nuove del paese lasciamo la macchina, beviamo acqua al bar panoramico che si trova all'inizio e scendiamo gli scalini per raggiungere il canyon. Qui tutto è tranquillo e tutti sono in relax. Si vede che gli scalini sono un lavoro recente. Un gruppetto di bambini si avvicina e ci segue. Il colpo d'occhio anche qui merita. Belle colline gialle e palme verdi sul fondo della grande crepa nel terreno. Arrivati in basso la passeggiata è davvero incantevole. Palme, rocce alte e dalle belle forme, ha un atmosfera da sogno... la gola è stretta e alta, sopra le nostra testa uccellini, chiome di palme e cielo azzurro. Un sentiero piccolo porta ad una prima cascata con laghetto piccola ma di una bellezza disarmante. Mi meraviglio della bellezza e delle creatività delle natura ... non sapevo esistesse un angolino così bello. Proseguendo per il sentiero si sale un pò e si arriva alla sorgente che nasce nella roccia e da origine ad un laghetto azzurro. Bello vedere che bambini e persone del posto si godono bagni e relax in questo bell'angolo. Peccato che non ho su il costume e non faccio il bagno. Potremmo ritornare alla macchina facendo una scalinata che porta ad un sentiero panoramico, sarebbe sicuramente bello ma ci facciamo prendere dalla pigrizia e torniamo indietro dalla strada fiabesca del canyon. Ripartiamo per Tozeur che si trova a circa 50 chilometri da qui....
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