mercoledì 4 settembre 2013

نابل NABEUL e il suo colorato mercato




09 agosto 2013   Tunisia

Mi sveglio nella pensione di Nabeul che fa un bel caldo. Verso le otto e mezza abbiamo già i bagagli pronti che lasciamo alla reception dal ragazzo che gentilmente ce li tiene in custodia.
Finalmente possiamo uscire e fare un giro al famoso mercato.
Ci incamminiamo a piedi verso la famosa zona, noto già dai primi passi che ci sono più persone.
Oggi come per magia arrivando alla porta d'ingresso vedo un sacco di gente e di bancarelle, siamo fortunati perché è venerdì ed è giorno di mercato!
Questa zona di Medina non è vasta ma è molto carina, sulla via centrale si affacciano molti negozi e bancarelle in cui si vendono prodotti tipici.
Molte le ceramiche di vario genere, tantissime. Tappeti, oggetti in legno, olio di Argan, abiti tradizionali, sandali, spezie, quadri dipinti a mano..
fouta, teli di cotone colorato, tartarughe, sapone di Aleppo.. si trova un po' di tutto...
caratteristici di questa zona sono i profumi e le ceramiche.
E' anche chiamata la città delle arance e in effetti sono un po' ovunque.
Il mercato di Nabeul è famoso in tutta la Tunisia per i suoi prodotti locali ed è il più grande della zona di cap bon.
Ci sono molti turisti, visto che Hammamet dista solo una decina di chilometri ma è un mercato molto affollato anche dai Tunisini della zona.
A Nabeul non ci sono altre zone di ritrovo e qui è l'occasione per fare un giro ed incontrarsi, oltre che per acquistare.
Ci sediamo in un caffè centrale per godere della bella atmosfera caratteristica, viva ma tranquilla della Medina. Mi bevo un ottima spremuta fresca di arancia e ritroviamo i ragazzi di ieri.
Venditori ambulanti di piccole palme maschio e femmina passano tra i tavolini pieni di uomini con caffè e sigaretta.
Percorriamo per intero la Avenue Farhat hached, la via principale. Quattrocento metri di negozi e colori che non manco di esplorare.
Entro in un grande negozio di tappeti per vedere qualche modello e farmi un'idea dello stile tunisino, dei colori e delle decorazioni che preferisco. Non compriamo nulla ma osservo qualche tappeto senza rimanere colpita da uno in particolare, in fondo è il tappeto che ci sceglie.
Percorriamo il viale fino in fondo, poi esploriamo con piacere le vie secondarie dove incontriamo più calma e cordialità. Belli i vicoli meno battuti della medina dove spesso dei bambini stanno giocando.
Anche qui la contrattazione con gli abili e simpatici venditori è d'obbligo! ed è anche un'arte che va messa a punto.
Compriamo olio di Argan e una tipica tunica bianca, sia da uomo che da donna.
Nabeul in passato fu piazza importante del commercio cartaginese, e ancora oggi mantiene la sua tradizione commerciale, con bancarelle che arrivano dalle zone circostanti.
Venditori abili ma mai troppo insistenti, armati di sorriso sfidano noi turisti che ci aggiriamo per la mercanzia locale a caccia di qualche occasione.
Soddisfatti torniamo a pranzare nel caffè centrale al piano superiore dove il nostro palato gusta con gioia una bella insalata tunisina, un piatto di pomodori cipolla e olive, un tajine alle verdure con il cous cous più buono della vacanza e un brik.
Incontriamo sempre i ragazzi di ieri che si assicurano che il cibo sia di nostro gradimento.
A fianco a noi una donna francese con un uomo tunisino ci danno alcuni consigli sulle località da vedere, dicono di non perdere Tabarka, davvero molto bella. Se avremo tempo passeremo anche da lì.
Usciamo dalla zona del mercato verso le due, torniamo a prendere i bagagli e con un bus raggiungiamo Hammamet, dopo aver mangiato dolcetti locali ovviamente ; )













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