venerdì 14 ottobre 2011

ATENE

26 agosto 2011

Ed eccoci qui di nuovo ad Atene. La nostra enorme blu star arriva alle 8.30 al porto del Pireo. E' la prima volta che lo vedo, ma è immenso! Sono venti porti uno dietro l'altro che formano un'area davvero grande. I porti enormi non sono mai molto affascinanti, palazzoni continui che vanno verso il mare. Di solito cerco di viaggiar di notte, così da dormire ed avere davanti tutta una giornata. La notte però .. insomma è stata un pò una mazzata, perchè non siamo riusciti a sistemarci dentro e dormire. Così siamo rimasti sul ponte che tra freddo e fumo ci ha un pò massacrato. Ma quanto fumano i greci? pazzesco! Il signora al tavolo con noi ha riempito una bottiglietta d'acqua di mozziconi. E così han fatto tutti quelli intorno, mai visto tanto fumo. Sul ponte coperto c'erano solo sedie e non sono riuscita a trovare una posizione per dormire, non ho proprio chiuso occhio. Peccato che l'interno fosse già tutto occupato. Giovani e meno giovani sbattuti qua e la che se la dormivano serenamente, li ho invidiati.
Scesi da questo gigante e riprese le valige pesanti acquistiamo il biglietto giornaliero per la metropolitana a 4,00 e torniamo in zona Psirri all'Hotel Evripides. Ci ha accompagnato il nostro vicino di traghetto, come la maggior parte dei greci è gentile se si sa come prenderli. Non che ci fosse una reale necessità, ma era piacevole fare la strada insieme visto che andavamo nella stessa zona.
Arrivati all'hotel siamo fortunati e troviamo una doppia libera così subito ci docciamo, pronti per uscire di nuovo.
Andiamo a piedi sulla Collina del Filopappou, che l'altra volta non abbiamo visto. Si trova davanti all'acropoli ed è bella soprattutto per la vista che si ha sul Partenone e sulla Acropoli stessa. oggi è una bella giornata con sole e cielo azzurro per nulla troppo calda o afosa, come invece mi aspettavo da Atene. Conosciamo un ragazzo che è da 6 mesi che gira il mondo, figo! Peccato che stia un giorno in ogni posto e anche se vede molto, personalmente farei qualche cosa di molto più lento per gustarmi un pò i luoghi ed avere il tempo di capire. Mi piacerebbe fare un viaggio per il Mediterraneo. Una volta dicevo che non mi piaceva affatto, ora invece lo trovo affascinante. E' bello l'intreccio di cultura, città diverse che in fondo credo abbiano un'anima e una cultura molto simile. Dev'essere bello coglierne le sfumature. Luoghi che vanno apprezzati più col cuore che con la vista, a parer mio. E anche Atene è uno di questi.
L'Acropoli è piena di gente, raccogliamo due carrube dagli alberi e proseguiamo.
Saliamo sulla collina Filopappou, ingresso libero, tra ulivi e pietre giallastre battute dal sole. Non c'è nessuno mentre saliamo accompagnati dal rumore delle cicale. Qui si trovano la Prigione di Socrate e i Sepolcri di Cimone oltre al monumento di Filopappo che fu costruito dagli Ateniesi nel II sec. a.C. proprio in onore del benefattore, che era sovrano della Siria, Gaio Giulio Antioco e conosciuto anche con il nome di Filopappou, che in Greco dicono si possa con un pò di fantasia tradurre "l’amato nipote di suo nonno”. Suo nonno era l’ultimo re di Commagene, Antico IV. Ecco che la storia si intreccia di nuovo e la mia mente torna al Nemrut turco.
Salendo a parte i resti che non ci colpiscono molto, è bello scorgere l'acropoli da questa angolazione. Arrivati in cima il panorama sulla città intera è bellissimo.
C'è il monumento che è alto una dodicina di metri, ma che con questo panorama si guarda ben poco. Si vede anche la zona del Pireo, il mare blu e i palazzoni a perdita d'occhio. I tetti bianchi luccicano in questo mare di cemento ateniese.
Scesi mi bevo una bella spremuta rinfrescante e prendendo la metro a Thissio raggiungiamo il quartiere di Omonia, che in italiano vorrebbe dire armonia. In tempi passati, forse. Questa zona più viva della città dopo piazza Sintagma, ma anche considerata una delle peggiori. Bè non è certo una zona patinata su cui punta l'atene bene, ma di certo è uno scorcio reale della capitale oggi. Mix di razze e di mestieri, di esercizi commerciali di ogni genere. Una zona popolare molto vissuta e perchè no, mi pare anche molto battuta dai turisti. E' il punto in cui si incontrano le arterie principali della città e non può che essere abbastanza caotica. Mi piace l'atmosfera, via vai di ateniesi che vanno al lavoro o in giro per la città. Dicono che la sera si frequentata solo da extracomunitari, ma si sa ad Atene il centro è la zona povera mentre la periferia è sede dei ceti più alti. Molti degli stranieri vivono qui e a Gazi, ma ci sono anche tantissimi hotel frequentati dai turisti. Un mix sicuramente che rispecchia abbastanza la città secondo me.
Noto che la statua di vetro che c'era la scorsa volta al centro della piazza è stata spostata. Gironzoliamo un pò per la zona fino ai Mercati generali. Si trovano sulla via Athinas, che va dalla piazza di Monistiraki verso Omonia. All'interno si vende u pò di tutto e ci sono sia il mercato del pesce che quello della carne. Sarà che vegana quale sono, mi impressiona un pò l'odore del sangue e la vista di animali da praticamente interi. Dalla parte del pesce è tutto bagnato anche per terra. Molta gente si aggira tra i prezzi che i venditori urlano. E' un'esperienza di sicuro, molto verace. Di olive ce ne sono un sacco e sicuramente sono le mie bancarelle preferite, le assaggerei tutte. Potrebbe benissimo trovarsi in altri paesi mediorientali questo mercato.
Lasciamo il mercato e raggiungiamo sempre a piedi il quartiere di Exarchià. Cerchiamo le zone vere di atene, dopo quelle turistiche. La zona dei kukulorifori, ovvero gli incappucciati delle proteste. Sede del Politecnico, da sempre al centro delle grandi proteste della città. Muri imbrattati e molti murales per le vie che oggi sono molto tranquille. Tanti barettini e taverne carine, dall'aria un pò hippi e retrò. Ci fermiamo in una taverna molto carina, con tavoli in strada sotto un pergolato verde. Un luogo piacevole per una sosta.
Sempre camminando arriviamo in Piazza Syntagma che è proprio il centro della città.
Ritroviamo il neoclassico Parlamento con le guardie, che sotto questo sole si staranno sciogliendo. Si vedono ancora i segni delle frequenti proteste per terra. Quando mi avvicino troppo alla guardia per fare una foto alle scarpe, la polizia mi fa allontanare. Ops.
Sostiamo un attimo qui, per vedere il via vai di giovani che passa, che fa skate e che legge da queste parti. Atene nonostante la crisi mi sembra la solita spensierata città in cui si vive un pò alla giornata. Immagino che l'apparenza mi inganni, ma non sembra così tragica la situazione.
Da qui scendiamo per la via pedonale Ermou che arriva fino al mercato delle pulci di Monastiraki, passando per Plaka. Luoghi sempre piacevoli per un giretto, mi piacciono i colori e le merce esposte in grandi quantità. Anche se è la zona più turistica, le vie neoclassiche sono piacevoli e anche il fatto di essere sotto l'Acropoli ha il suo fascino. Una via di soli negozi, dove si può trovare di tutto, oltre alle solite cose greche o finte greche. Le spugne di mare per esempio, che ormai arrivano solo dai paesi asiatici e sono poveri animali essicati. I sapone di oliva in varie versioni sono onnipresenti, così come prodotti cosmetici in generale a base di ulivo. E poi tanti sandali, sandali ovunque e di tutti i tipi. Tanti komboloi, occhi turchi e bigiotteria. Molte icone e vesiti in stile dea greca.
Ci sono un paio di negozi però che mi incantano: oggetti antichi! Adoro. Soprattutto quelli che si trovano anche in Turchia e che qui mi dicono arrivano da Pakistan, Yemen e zone simili. Ci sono dei Suzani bellissimi, sono tessuti turkmeni colorati e ricamati in toni vivaci e molto belli. Orecchini antichi e collane enormi. Peccato i prezzi proibitivi, perchè gli oggetti sono bellissimi.
Ci gustiamo due birre con frutta secca in uno dei baretti di Psirri, questa zona è davvero deliziosamente hippi e multietcnica.
Per cena stiamo sempre in zona con piatti locali che già so mi mancheranno. La sera torniamo nel locale con vista Acropoli per un giro e quattro chiacchiere. E per scattare qualche foto.




















Nessun commento:

Posta un commento