martedì 11 ottobre 2011
SAFRANBOLU Turchia
12 agosto 2011 Safranbolu
A Safranbolu siamo stati davvero fortunati, la nostra pensione è stupenda. Ha 300 anni alle spalle, è abbastanza semplice e bellissima. Adoro le cose antiche, quel profumo di legno e di vecchio. Cammire a piedi scalzi sul legno che cigola poi è belissimo. Anche il divano è in legno coperto da tappeti. Le pareti sono coperte di mobili fatti a mano ed anche il soffitto è in legno intagliato. Entrati nella pensione per accedere al piano superiore si lasciano le scarpe e si cammina scalzi per non rovinare il legno. Al piano terra ci sono la reception, la sala per la colazione all'interno e all'esterno. Qui c'è turismo asiatico soprattutto, con un pò di italiano e francese in pratica. E' un peccato pensare che devo già lasciare questa deliziosa stanza. Si respira aria di montagna e relax. Abbiamo a disposizione comunque gran parte della giornata, alle 17,00 prenderemo il bus per Ankara e da lì andremo a Konya. Lasciamo i bagagli da basso e usciamo.
Facciamo un giretto per il paese, dopo aver fatto colazione in hotel. Le strade del paese sono ancora vuote e i negozietti ancora chiusi.
Visitiamo la casa ottomana museo Kaymakamlar Evi che si trova sulla via della nostra pensione. Ai piani superiori ci sono stanze bellissime tutte in legno nelle quali sono state ricostruite varie scene e ambienti di quella che era la vita quotidiana all'epoca. I soffitti sono spettacolari, così come son molto belli i mobili, gli abiti, i caminetti, gli oggetti e certi dettagli. Peccato che la troup televisiva che sta girando un film ha occupato delle stanze e rotto alcuni oggetti, no comment. Queste cose mi fanno incazzare! Hanno rotto anche le tazzine. Le stanze contengono dei manichini vestiti come all'epoca per riprodutte le varie attività. Uomini e donne erano separati. ovviamente ci sono soprattutto divani, tessuti e vassoi.All'esterno nel giardino ora c'è un bar molto carino. Non ci fermiamo ma torniamo per le belle vie del paese.
Arriviamo alla zona del mercato di Yemeniciler Arastasi, quarantotto botteghe di pelli e calzature artigianali. I negozietti sono tutti in stile dell'epoca e in legno. Le vie sempre di ciottoli sono coperte qui dai rami di vite. Al centro c'è il Boncuk Café, una ricostruzione incantevole di un tipico caffè di epoca ottomana. Ci fermiamo qui a bere un cay, a giocare con i gattini ed ad osservare la vita tranquilla di tutti i giorni. Bambini che giocano, uomini che lavorano e donne che fanno i gozleme soprattutto. E' bello rilassarsi all'ombra e gustare il relax di questo paesino. Le botteghe sono tutte molto carine e vendono oggetti lavorati a mano. Anche le scarpe dei calzolai sono molto interessanti e questa zona d bazar è la più affascinante.
Riprendiamo il giretto per le altre vie del bazar facendo qualche acquisto: un vassoietto, un pizzo ricamato e una tovaglietta. Ale compra lo zafferano e i bulbi per piantarlo a casa, nella speranza che cresca sempre ricamata. In un negozio minuscolo riesco a trovare degli zoccoli per l'ammam turco! super! Non avevo intenzione di comprare e per cercare di sbolognare il venditore ho chiesto gli zoccoli convinta non li avesse, in un buco del genere. E invece mai sottovalutare il venditore turco, ha davvero di tutto! Erano così carini che li ho presi.
Osserviamo il bagno turco Cinci Hamman, solo la prima stanza a dire il vero, siamo un po' tentati ma alla fine nulla. Dicono sia uno dei più belli in tutta la Turchia. Costa 40 tl a persona. Ci fermiamo per un cay e proseguiamo il giretto. E' bello vedere le spezie e gli artigiani al lavoro. Molte anche le donne che ricamano e i ragazzi che assemblano le famose casette portaoggetti che vendono qui. Io comprerei tutte quelle belle maniglie che fanno e i rubinetti che son così carini.
Vendono come souvenir delle casette in miniatura come quelle del paese che son davvero carine. Per le strade molte famiglie assemblano queste casette tipiche.
Ci fermiamo a pranzare. Io prendo insalata turca e verdura cotta. Ale prende i manti ravioli ripieni di carne e coperti di menta secca. Pranzo ottimo come al solito. Il persona gentilissimo come sempre e il prezzo onesto. Restiamo a rilassarci qualche minuto, poi torniamo per le vie del paese...
Bella anche la Moschea Köprülü del 1661 e la Izzet paca Camii del 1796, che fu una delle più grandi realizzate dall'impero ottomano. Per le vie del bazar offono i dolcetti tipici...
Sarei curiosa di vedere Yorukkoy, villaggio dei nomadi, visto che si dice abbia case antiche come Safranbolu e dista solo 11 km, ma non abbiamo tempo. Dobbiamo ripartire.... di già... stavo bene qui a Safranbolu in questa atmosfera antica, rilassante e molto particolare rispetto al resto della Turchia che ho visto...
Con i nostri bagagli prendiamo un bus per l'otogar della città. Safranbolu fuori dal centro storico è la classica città turca di piccole dimensioni senza grandi attrattive. Ci fermiamo a mangiare un pò di frutta ed è subito ora di prendere il bus per ripartite. Partiamo alle 17,00 da Safranbolu per Ankara dove arriveremo alle 21,00. Al grande otogar della capitale è un via vai continuo di bus e gente che viaggia carica di ogni cosa. C'è chi si sposta solo per far shoping, così tv, coperte.. c'è di tutto. Molte le persone che ci sorridono e chiedono dove andiamo. All'interno ci sono le compagnie che vendono i biglietti. C'è solo l'imbarazzo della scelta. Neanche un'oretta e siamo già sul bus per konya dove arriviamo alle 1,30 di notte. Inizia il panorama che più mi piace della Turchia: l'altopiano anatolico. Colline gialline e rosaste con forme così carine, passano veloci dai finestrini. Arrivati a Konya subito un altro minibus ci porta in centro dove prendiamo il primo hotel che ci capita.
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