venerdì 4 luglio 2014

Moschea Blu di ISTANBUL Sultanahmet camii


 




Camminado per le vie del quartiere storico di Sultanhamet arrivo davanti a questo gigante, la famosa Sultanhamet Camii che tutti conoscono come Moschea Blu.
Immensa costruzione del XVII secolo, a Istanbul è l'unica Moschea che possiede sei minareti.
Solo moschea della Ka'ba, alla Mecca, ne ha sette, uno in più. Alti e sinuosi i minareti puntano il cielo, come razzi pronti a volare, quattro sono attorno alla grande cupola, due sulla destra. 
Venne costruita tra il 1609 e il 1616 per volere del sultanoAhmet, dopo la Mosche del Solimano e Agia Sofia, per il suo desiderio di creare una grande opera che competesse con le precedenti.
Già dall'esterno credo che sia riuscito nel suo intento.
Le fontane della piazza che divide la Moschea Blu da Agia Sofia zampillano tranquille e abbelliscono l'atmosfera, sia di giorno che di notte. 
Intorno panchine e aiuole con alberi ospitano gli stranieri, gli abitanti della città e i turisti religiosi che fanno tappa qui, in uno degli angoli più battuti di Istanbul. Ma anche uno dei posti più belli.
Qualche famiglia si rilassa sul prato sotto gli alberi, tutti scattano foto ricordo e ammirano i dintorni.
Venditori ambulanti vestiti in abiti tradizionali turchi vendono zucchero filato rosa e altre specialità.
Mi colpisce il ragazzo venditore di leccalecca artigianali, ha un mazzo di bastoncini che rotola in una ciotola divisa in vari spicchi in cui c'è una miscela di zucchero cotto colorato e aromatizzato in diversi gusti. Rotola in bastoncino nelle varie vaschette e lo serve con un sorriso.
Entrando nel cortile della Moschea mi mescolo alla folla di fedeli composta da uomini, bambini, donne l'abaya il tradizionale abito nero, donne colorate con foular in testa e vestite all'occidentali. Alcuni bambini sono vestiti da principino e hanno uno scettro in mano.
Turisti di varie nazionalità entrano curiosi e si immergono nel fiume di gente che sta entrando e uscendo.
All'esterno vicino all'ingresso della Moschea si trova una fila di fontane con sgabello per l'abluzione, il lavaggio rituale a scopo purificativo spirituale da compiere prima di entrare per la preghiera.
L'ingresso è diviso per uomini, donne e non musulmani.
Noi turisti  entriamo dal cortile che si affaccia sull’Ippodromo, la Moschea è aperta tutti i giorni. L'accesso non è consentito solo durante i cinque momenti di preghiera quotidiana.
Il popolo turco è ospitale, molto accogliente e , per mia esperienza, ha piacere a mostrare a noi i luoghi sacri e antichi, spesso mi hanno invitato ad entrare nelle Moschee in ogni città che ho visitato.
Entrando dobbiamo lasciare le scarpe fuori su alcuni ripiani, a noi donne vengono date stoffe per corpire gambe e capo, solo faccia e mani possono restare scoperti.
Entrando resto a bocca aperta per la grandezza dell'interno e della cupola centrale. Tante finestrelle fanno entrare la luce insieme ai candelabbri appesi.
Il pavimento è interamente coperto da un tappeto enorme, su cui cammino con le scalze a passo felpato.
L'interno è finemente decorato e ricoperto da circa 21.000 ceramiche di Izinik dai toni di azzurro, blu rosa e rosso.
Resto in silenzio in segno di rispetto per questo luogo sacro, dall'atmosfera accogliente e raccolta.
Le finestre hanno vetri colorati, i lampadari hanno lunghissimi fili che li lasciano sospesi in basso a fare luce.
Una volta si usavano solo candele, oggi moderne piccole lampadine illuminano la penombra colorata.
Resto un pò seduta al centro in ammirazione di questo interno piacevole e dall'energia carica di sacralità e di bellezza che si percepisce qui.
Da una parte c'è la zona riservata agli uomini per la preghiera. Uomini soli pregano, bambini saltellano impazienti, gruppi di ragazzi parlano sottovoce in cerchio.
Dall'altra parte una zona più piccola e meno centrale è riservata solo alle donne.
Uscendo giro nel bel cortile interno circondato da un portico con trenta cupole sorrette da ventisei colonne di granito. 
Al centro una fonte esagonale per le abluzioni è circondata da sei colonne. Restituisco le stoffe uscendo e mi rimetto le scarpe, prima di proseguire il giro della città.

Torno in questa zona la sera, la Moschea è illuminata da luci gialle e una scritta luminosa.
Nella piazza tra la Moschea e Santa Sofia la grande fontana zampilla con luci colorate che si alternano in toni azzurri, verdi e rosa.
Molte famiglie passeggiano, si rilassano sulle panchine e godono della bella vista notturna in un clima di grande senenità e tranquillità.










fontane abluzioni

 

cortile interno


























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