lunedì 21 luglio 2014

Marocco trekking sulol'atlas




Una bella idea di viaggio lenta è quella di alcuni giorni di trekking tra le montagne dell'Alto Atlante.
Io sono stata Touffrine e Magdaz, bellissimi villaggi berberi fuori dal tempo.
Ma di villaggi di fango ce ne sono molti e tutti stupendamente berberi.
Fare trekking qui mi ha permesso di conoscere un volto del Marocco che non immaginavo nemmeno.
Dormendo a casa dei berberi mi sono sentita davvero con loro, cenando tutti insieme e mangiando dalla stessa ciotola ho capito cos'era la condivisione.
Oltre la bellezza di queste montagne, c'è un modo da scoprire, fatto di cortesia, tradizione e semplicità.
Gli uomini partono la mattina presto per i campi, con davvero pochi mezzi.
I bambini vanno a scuola a piedi, le donne trasportano legna e lavano.
Il te si beve insieme con frutta secca e facendo quattro chiacchiere in allegria.
Sono villaggi immersi nella valle rossa e verde, rossa come la terra di questa zona e verde per gli alberi.
Donne che lavano al fiume, uomini a dorso di asino o a piedi, bambini che giocano e chi vi chiederanno una penna o una caramella, i loro occhioni non li scorderete con facilità.
Portate caramelle, pastelli, pennarelli e fogli per loro, qui manca quasi tutto.
Tutta la zona del medio e alto Atlante è stupenda per il trekking.
I paesaggi sono stupendi, con belle montagne, valli, cascate, fiumi.
In inverno ho trovato anche la neve sulle cime delle montagne, ho camminato sulla terra rossa attraverso case di fango e ruscelli in compagnia della sorridente gente locale, timida e ruspante.
Villaggi di terra rossa con panni stesi colorati, donne velate, asini, silenzio.
 E' un Marocco lontano dal caos delle città, dalla gente furba, dalle auto e dal turismo.
Qui la popolazione locale è genuina, vive ai ritmi della natura ed è molto accogliente.








le mie foto su flickr

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