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sabato 13 giugno 2015

Il grande mercato di Marrakech, il magico souq




















Muri scrostati, raggi di luce polverosi, carretti, grida, colori, oggetti bellissimi, folla.
Stupore, smarrimento, vivacità, curiosità.
Voglia di immortalare tutto e voglia di essere discreti osservatori di questa realtà.
Mille piccoli negozietti carichi all'inverosimile di merce, pronti a catturarti per un acquisto, un te, un complimento,
Una folla colorata che come un fiume investe le strette vie del mercato più famoso d'africa, della città rossa più ammaliante del Marocco.
Difficile descrivere a parole il suk di Marrakesch.
Le parole non rendono l'idea di cosa possa essere, forse perchè è un'esperienza personale.
E il senso che ognuno percepisce in questo labirintico caos di colori e forme belle.
E' un'esperienza che non ammalia tutti, non è finzione di bellezza, ma di vita marocchina.
Vendita e produzione di artigianato locale, negozietti di merce e vie affollate di persone.
Luci ed ombre, sporco e pulito, rumore e silenzio.
Ci sono vie più eleganti, zone popolari.
E' sentirsi dentro un'esplosione di suoni, odori, colori, forme, volti, abiti.
Dalla vuota piazza diurna centrale di Djema el Fnaa si diramano le vie della medina di Marrakesch.
Arrivo per caso in una zona lavorano gli artigiani che realizzano le lampade, le babbucce, i pouf.. insomma tutti gli articoli venduti,
Gli oggetti sono davvero bellissimi, così anche i colori, le forme, le emozioni di questo angolo marocchino.
E' un labirinto di vie strette in cui perdo subito l'orientamento, qui non arrivano tanti turisti, non è pericoloso ma ogni tanto il pensiero mi sfiora.
resto affascinata dalle lavorazioni, dalle piccole botteghe senza finestre, dai lavoratori che senza sosta procedono il loro lavoro.
Sono tutti uomini, di tutte le età intenti nelle loro mansioni artigiane, tra scorci e scene che credevo non esistessero.
La polvere è ovunque, i vestiti arabi e gli spiragli di luce anche.
un altro mondo, mi sento fuori dal tempo e da qualsiasi luogo,
Si batte il ferro, si intaglia il legno, si cuce la pelle, la si colora..









mercoledì 12 novembre 2014

Jemaa el Fnaa, la piazza più famosa d'Africa.. MAROCCO

Certamente Jemaa el Fnaa è la piazza più famosa non solo di tutto il Marocco, ma dell'intera Africa.
E' il cuore della città di Marrakech, tappa obbligata per turisti, luogo di lavoro per i cittadini e di vita insieme.
C'è chi la trova affascinante e chi ne rimane deluso.
C'è chi chi ci passa giorni interi, chi solo le dedica solo una mezz'oretta.
Come ogni luogo tutto dipende dalle emozioni che percepiamo o meno, da quello che ci aspettiamo, dagli occhi con cui guardiamo, da quello che conosciamo in proposito.
Siamo in nord Africa, in paesi in cui la storia non è paragonabile a quella dell'Europa. Qui l'architettura non è spettacolare, antica o tradizionale. Non possiamo aspettarci grandi monumenti o palazzi, ma una storia africana, berbera, di altro genere.
Si viene per imparare a conoscere le sue tradizioni, l'atmosfera, la storia antica...

lo spettacolo inizia a tardo pomeriggio quando comincia a riempirsi ed animarsi.
prima appare come un grande spiazzo vuoto, ti chiedi come mai tanta notorietà. Vedi intorno bassi e semplici edifici. Non capisci subito cos'è Jemaa el Fnaa. Apparentemente è un luogo senza nulla.

Poi ad un tratto, come se ti trovassi all'interno di un circo, arrivano incantatori di serpenti con ceste, flauti... donne che fanno tatuaggi con henne, danzatrici, venditori di denti veri, giocolieri dalle tute colorate, uomini con scimmie alla catena, donne velate e coperte, donne vestite molto moderne, turisti, marocchini, bancarelle di cibo con griglie fumanti, il te alla menta, le spremute di arancia, il suono di tamburi e flati da ogni direzione..
il sole inizia a scendere, il minareto canta e invita alla preghiera riecheggiando misticamente nel cielo arabo africano rosso fuoco, che torna blu e si scurisce.
Si accendono le luce sullo spettacolo di suoni, colori, gente, cibo, balli... mangiafuoco, venditori di acqua tradizionali , artisti e musicisti suonano e animano la notte buia e mite, mentre luci e fumi dalle griglie rendono magica l'atmosfera.
E' la piazza del mercato della Medina e tutt'intorno partono vicoli che compongo il labirintico souq.. pieno zeppo di merce e gente.
c'è ci dice che ci voglia una vita per conoscere bene questo intrigo, e non stento a crederlo.
ricordo i cantastorie che per pochi diram raccontano vecchi attimi di vita.
La vita continua fino a circa mezzanotte, lo spettacolo si ripete ogni sera dell'anno, sempre.
La vita ruoto intorno a questo, qui, è l'anima, il volto, la tradizione della reale Marrakech.
Intorno alla piazza cci sono i caffè con le terrazze panoramiche da cui si resta ad ammirare tutto, ad osservare, a fotografare, a scrivere, a sorseggiare un te o una cocacola araba.... Il Cafè della Francia, il Cafè Argana...
ecco, ora me ne tornerei qui per te, per osservare tutto questo e assorbire parte di questa città




venerdì 4 luglio 2014

Giardini Majorelle, il ricordo di Yves Saint Lorent a Marrakech

 

Decido di visitare il famoso giardino Majorelle di Marrakech, nonostrante non sia un munumento storico o locale, ma un'opera d'artisti francesi trasferiti nella città.
Raggiungo la zona della città nuova esterna alle mure rosse ed arrivo all'ingresso del famoso giardino.



I giardini Mahorelle prendono il nome dall'artista francese Jacques Majorelle che fece costruire una villa perchè vi si trasferì nel 1.919 a vivere. 
Era un appassionato di piante e con il tempo collezionò diverse spiece botaniche da tutto il mondo.
Entrando una fontana blu con acqua zampillante e palme da il benvenuto.
Il blu acceso usato per le pareti esterne della villa si ritrova anche nei muretti del giardino e spicca tra il verde della vegetazione, tra i giochi di luce e di ombra delle fronde degli alberi.
Passeggio in questa zona silenziosa tra il canto degli uccellini e il rumore dell'acqua. Un oasi di fresca pace nella caotica Marrakech.
Un giardino moderno e particolare, pulito e ben tenuto.
Blu e verde sono i colori predominanti, interronti bruscamente da grandi vasi color fluo gialli e arancioni.
Eccentrico contrasto di colori, poco usuale. Questo tono di blu prese il suo nome, blu majorelle.
Villa e giardino sono un mix di stile liberty con influenze marocchine locali e personali dell'artista.
Ora all'interno della villa si trova il Museo di Arte Islamica con gioielli berberi, vestiti, oggetti di uso quotidiano e religioso.
Dal 1.947 il giardino è aperto al pubblico, ospita turisti e scolaresche in visita.
Tante palme e piante grasse sopratutto in contrasto con la terra elegantemente ricoperta da sassolini rossi.
Molti cactus, noci di cocco, banani, bambù, gelsomini e bougainville.
Al centro una fontana con delle ninfee, pesciolini e qualche tartaruga.
Non è certo una meta imperdibile, ma un esempio piacevole di villa di un artista e un luogo fresco e originale.
Camminando tra le piante arrivo al piccolo munumento in ricordo di Yves Saint-Laurent, che comprò il giardino nel 1.980 perchè dopo la morte di Majorelle nel 1962 restò abbandonato.
Fu Yves Saint-Laurent che si dedicò al restauro e riaprì al pubblico il giardino.

 

















giovedì 3 luglio 2014

Le cicogne di Marrakech

 



Camminando per Marrakech con la cartina in mano, mi perdo un pò di volte, chiedo indicazioni, guardo la mappa... ma il senso dell'orientamento l'ho perso qualche via fa...
Mi ero incamminata dalla Piazza Djema el Fnaa verso il palazzo el Badi.
Uomini e donne seduti vendono mazzetti di menta, altri provano a proporsi come guide.
C'è chi fa fare foto con le scimmiette, chi vende denti veri, chi suona i tamburi, donne con occhi sapientemente truccati fanno tatuaggi con hennè ....
Cammino curiosa guardandomi intorno, avvolta da colori e immagini marocchine, che mi sembra di essere in un film. Ho un feeling con questa città... è il mio primo vero viaggio in nord africa.... in un mondo così diverso, caldo, arabeggiante, esotico, colorato..
Uomini e donne per la Medina spesso indossano lunghi e colorati abiti tradizionali ...
Arrivando al Palazzo el Badi in questa tiepida giornata di gennaio vedo le cignogne per la prima volta !
Grandi uccelli bianchi dalle ali nere e il becco rosso.
Fanno tappa qui  in Marocco nel loro tragitto di migrazione sulla rotta di Gibilterra Arrivano dall’Olanda, passando per Francia, Svizzera, Germania, Spagna e Portogallo per raggiungere l'Africa del Niger, Senegal, Nigeria, Mali, e Ciad.
Qualche cicogna però si è persa e si è fermata qui a Marrakech.. qualcuno dice disorientate dalle luci della città... o forse anche loro instancabili viaggiatrici hanno desiderato fermasi qui. Forse attratte come noi dall'allure di Marrakech la rossa, dal suo tepore, i suoi suoni, i suoi colori.
Ed ecco che se alzo la testa le vedo volteggiare sulla città, o atterrare nei loro nidi sulle mura.
Particolare è il loro canto che viene prodotto sbattendo il becco, aprendo e chiudendo il rosso becco duro.
Così questo richiamo particolare fa da sottofondo in diversi punti della città e alzando la testa le vedo salire e scendere dal cielo.
Molte sono qui sulle mura del Palazzo el Badi in rovina, luogo molto affascinante e solitario.
Si può solo immaginare lo sfarzo che fu. Ora arance e cicogne rendono un pò più magico queste mura...














venerdì 20 giugno 2014

Sopravvivere a Marrakech !







Arrivando per la prima volta a Marrakech posso scommettere che come quasi tutti vi sentirete sopraffatti dal caos della città, dai venditori che vi rincorreranno con insistenza appena per sbaglio guarderete qualcosa... scommetto anche che  vi "fregheranno" la prima volta che farete un acquisto e pagherete cinque volte il prezzo giusto.
Poco male, con il tempo capirete come contrattare ma non capirete mai quanto costa davvero un oggetto.
Vi girerà un pò la testa dopo tanta confusione, dopo tutto il rumore, i colori, le luci, gli odori, le persone, i tamburi della piazza, i mendicanti, i bambini monelli.
Vi prederete anche con la cartina per i vicoli labirintici e penserete di non tornare mai più al vostro Riad.
Vi faranno credere che gentilemente vi indicheranno la strada, ma vi chiederanno la mancia.
Vi chiederanno soldi se fate loro delle foto o spesso non vorranno perchè credono che gli si rubi l'anima o li si sbatta in copertina di qualche giornale.
Cercheranno di mettervi le scimmiette in spalla, sempre a pagamento.
Vi vorranno portare a fare un costoso giro in calesse o dalla mamma che fa il cous cous chissà dove.
La città potrebbe stressarvi un po' ma se saprete restare calmi vi divertirete come matti !



Ecco qualche consiglio su come sopravvivere a Marrakech !


1 ) Rilassati  !
Marrakech al primo impatto è aggressiva, furba, primordiale. Vi sentirete tirare per un braccio con mille scuse, anche ottime. Vi faranno molte dichiarazioni d'amore e proposte di matrimonio. Di certo vi sentirete Claudia Schiffer comunque vuoi siate. Se siete bionde, addio.
Non lasciatevi prendere dal panico, rilassatevi e divertitevi.
Non c'è nulla di realmente pericoloso e usando un pò di umorismo ve la caverete. Basta essere decisi, educati ma secchi. Non potete cambiare il loro istinto, ma modificando la vostra reazione potrete diveritirvi e non stressarvi troppo.



2) Non accettate nulla gratis.
Non fatevi ingannare se vi propongono qualcosa gratis, non siete in Marocco ma a Marrakech dove tutto ruota intorno a soldi e turismo. Non vi daranno nulla for free. Meglio declinare queste offerte in maniera educata ma molto decisa.
Non lasciatevi ingannare da nessuno, bambini compresi, se si offrono di accompagnarvi al vostro riad o da qualche parte. Vi chiederanno molti soldi alla fine e non sarà facile liquidarli.



 3) Contrattate sempre.
Qui essere bravi contrattori è d'obbligo, come la paggior parte delle persone le prime volte non farete buoni acquisti ma ci prenderete la mano. Sparano prezzi esagerati ma ricordate che lo stipendio mensile in marocco è molto basso, la vita costa molto meno. Contrattate tutto: acquisiti, cene, taxi, tour di ogni genere.
Qui l'imperativo è fare affari. Fingersi disinteressati nella contrattazione aiuta sempre.
Guai a mostrare segni di apprezzamento, vi seguiranno in capo al mondo ; )



4) Taxi grande e piccolo.
Se prendete un taxi esigete l'uso del conteur per evitare di trovarvi nella spiacevole situazione di dover contrattare alla fine, perchè i marocchini saranno molto duri con voi e finirete per darla vinta a loro.
I taxi ci sono grandi o piccoli, fate attenzione quando li prendete e ricordate che quelli piccoli costano meno.
Non abbiate timore e chiedere sempre l'uso del conteur poichè obbligatorio. Al massimo contrattate prima il prezzo totale della tratta. Ricordate che è uso locale far salire altre persone sul taxi, ma in questo caso la tariffa non sarà divisa tra i presenti, pagherete per intero.



5) Prendete una buona guida locale.
Vale la pena assolutamente di prendere una guida che vi spieghi i vari monumenti a cui farete visita, che risponda alle vostre curiosità e vi spieghi come fare nelle diverse situazioni.
Il vantaggio sarà anche che i venditori non vi fermeranno perchè conoscono le guide e sanno che hanno i loro negozi in cui portarvi.
Contrattate bene il prezzo anche con la guida. Per me non più di 35 euro per un giorno, ma fate vobis.
Meglio prendere una di quelle autorizzate per evitare problemi.



6) Hammam
Se volte fare un hammam locale ricordatevi che è diviso per sessi, gli ingressi sono i orari differenti.
Le donne marocchine lo fanno completamente nude. Donne e uomini vanno all'hammam sostanzialmente per lavarsi con calma, non sono strutture eleganti e raffinate come potrete immaginarvi. A meno che non andiate in uno turistico. Spesso non sono molto puliti e non hanno grandi confort. Da provare solo se volete vivere un'esperienza locale.



7) Proposte di matrimonio.
Se siete straniere e magari bionde, preparatevi al fatto che tutti vi guarderanno e corteggeranno in diversi modi. Scene esilaranti di ragazzi dall'aria seria che vi cercheranno in moglie, si inginocchieranno, si fingeranno trafitti dal dolore. Rispondete con simpatia e decisione, dichiarandovi già con il cuore impegnato.



8) Rifiutare un acquisto e scansare i venditori.
Dopo diversi viaggi ho capito il segreto: come dire di no ai venditori e sgusciare via svelta
Dite semplicemente: NON MI PIACE. Vi molleranno subito perchè se non vi piace non lo acquisterete mai.
Per altre scuse troveranno una soluzione (non ho spazio in valigia: te lo spediamo) Non ho abbastanza soldi: quanto vuoi spendere? Non so dove metterlo: regalalo alla mamma..



9) Mangiate in posti locali e non turistici.
Il cibo sarà davvero ottimo e marocchino tradizionale nei posti più popolari, non costerà molto ma anche qui contrattate.
Da provare il tajine fatto di verdure e carne o pesce nella tipica pentola a cono.
Il cous cous è un altro piatto tipico che dovete assaggiare.
Da gustare assolutamente è la spremuta di arancia fresca e la loro pasticceria !


10 ) Te alla menta !
In Marocco bere il te alla menta è un rito !

Fate un salto al famoso caffè letteriarioDAR CHERIFA (www.darcherifa.com) e bevete un te alla menta al cafè DES EPICES nell’omonima piazza.



















mercoledì 18 giugno 2014

Come apprezzare Marrakech e non rimanerne delusi.


Marrakech è il sogno di molti, nell'immaginario comune è una città antica, esotica, affascinante e dall'atmosfera irreale e fuori dal tempo.
Tutti ce la siamo immaginata così, abbiamo sognato vicoli arabeggianti di un altro mondo, magari pensando di esserne gli unici esploratori.
Spesso qualche turista o viaggiatore che torna da un viaggio in Marocco mi racconta di essere rimasto deluso dalla città, perchè se la immaginava totalmente diversa e non l'ha trovata un gran che. Me lo sono sentita dire spesso.
Dipingo sempre Marrakesch come un sogno, una città nella quale tornerei ogni mese, ed è vero.
Di Marrakech mi piace il suo caos senza senso, il suo rumore incessante, i suoi colori caldi, la conufusione viva... i vicoli bui, sporchi e inverosimili del souk, la piazza jema el Fnaa che si anima al tramonto.
E' una città in cui spesso troverete sporcizia per terra, motorini da schivare, odore di ogni cosa, venditori insistenti che vi perseguiteranno, bambini che ogni stratagemma vi chiederanno soldi, furbastri in ogni angolo, venditori ambulanti di denti veri, rare persone sinceramente gentili.
Sarà un problema fare una foto senza dare soldi qualcuno. A volte vi busseranno la sera alla porta del Riad per chiedervi soldi. Vi spareranno cifre da capogiro per qualsiasi acquisto.
Saranno abili nel ingannarvi e raccontarvi storie false, che berrete tutte in un fiato.
Vi sentirete esausti e sopraffatti dopo una giornata nelle Medina.
Non si può raccontare Marrakech senza queste realtà che fanno parte di lei..
Io rimasi ammaliata dalle sue bellezze, dalla sua atmosfera marocchina, da vicoli di terra secca dal sapore antico, le donne velate in molti colori, venditori di menta per le strade, carretti trainati da asini, venditori furbi, mille colorati oggetti in vendita, gli artigiani di lampade, la conceria, il grande lampadario del Museo, le montagne di spezie, le cicogne e la bellissima scuola coranica.

Tengo a ricordare che prima di viaggio è bene informarsi, più che sulle località da visitare, sulla sua storia e cultura generale.
Marrakech è una città del nord africa, antica si, esotica pure, ma pur sempre africana.
Diversa culturalmente dalle nostre città, ed è proprio questa diversità a renderla interessante!
Cercate di capire cos'è Marrakesch senza cadere in paragono ed aspettative.
Siamo in Africa e le città non sono strutturate come in Europa !
Nemmeno la cultura locale è uguale alla nostra, la chiave per la comprensione è sempre la conoscenza.
Non dovrete aspettarvi che Marrakech sia una città, ma un mercato tra le mura e una piazza in cui ci si riunisce.
Marrakech inolte è una città molto turistica, non sarete soli tra i marocchini e qui quasi tutto ruota intorno al turismo, ce da farsene una ragione.
Marrakech, per me , è da vivere alloggiando in uno dei tipici Riad. Tipici, per l'appunto, in stile marocchino. Probabilmente il bagno sarà aperto senza tende o porte, sentirete i rumori esterni alla camera e vi perderete tornando a casa la sera. Anche questo è Marrakech !
La città antica è la Medina dentro le mura, all'esterno la città nuova è quello che si è sviluppato negli ultimi anni. Resort di lusso e attività commerciali moderne, case e banche. Per trovare il lusso dovrete andare nei rinomati ristoranti e resort che vi faranno sentire in un luogo moderno e chic, per me non è questa Marrakech, anche se sicuramente la potrete vivere così se vi garba.

Se decidete di conoscere la sua vera anima dovrete immergervi nel caos di persone, locali e turisti che affollano le strette vie.
Dovrete essere pronti a restare rilassati, perchè non vi è nulla di pericoloso.
Ma dovrete anche essere scaltri ed ironici, curiosi e comprensivi.
Se volete girare tranquilli l'unico modo è prendere una guida locale, i venditori non vi stresseranno e vi darà molte indicazioni utili, la giornata sarà rilassante. Pegno da pagare è il giro di un paio di negozi, ma basterà usare il solito trucco: dire che non vi piace niente.
Bandite le scuse gentili: non ho spazio in valigia, la moglie non vuole, non ho soldi.. saranno tutte inutili e troveranno sempre una soluzione.


La vera Marrakech è dentro la Medina, ma come città non possiamo aspettarci una città secondo i nostri canoni.
Marrakech è un grande mercato di vendita e produzioneche che viene chiamato Souq (mercato in arabo), è una zona di vicoli stretti e labirintici che si sviluppano intorno alla piazza centrale di Djema El Fnaa.
La cartina non mi è tornata utile e mi sono sempre persa, ma il bello di Marrakech è proprio questo.
Ritrovarsi per caso in viette ed angoli unici e lasciarsi trasportare dalle sensazioni.
Il bello di Marrakech è girare per questo mercato in cui si vendono tantissimi articoli di artigianato locale, è girare nella zona delle piccole e porche botteghe locali. E' sorseggiare un te alla menta guardando la piazza Djema El Fnaa dall'alto. E' osservare i colori sgargianti, gli abiti tradizionali e naturalmente anche i palazzi da visitare.






Da vedere nella Medina sono:

  • La Piazza Jema el Fnaa
La piazza Jema el Fnaa si anima dopo il tramonto, di giorno è quasi vuota non ci sono bancarelle ma solo poche persone di passaggio.
La sera invece è uno spettacolo di artisti e venditori, bancarelli fumanti di cibo locale, caffè tutt'intorno.
La troverete troppo in tutti i sensi: troppo caotica, troppo disordinata, troppo sporca, troppo confusionaria.
Ma per innamorarvi dovrete amare questo "troppo" e immergervi nel suo ritmo.
Sedetevi a mangiare con loro nelle bancarelle, non vi succederà nulla.
Chiacchierate nei caffè con i ragazzi marocchini, mentre vi bevete il vostro te alla menta.
Non lamentatevi del fatto che vi manca l'alcol come il vino o la birra.


Anche questo è Marrakech.





  • il souq

Immenso mercato all'aperto tra le vie della medina, qui si trova una quantità impressionante di articoli tipici.
I colorati tappeti nelle diverse tecniche, babbucce colorare in pelle, borse di ogni colore, specchi e specchiere arabeggianti, barattoli di polveri colorate, lampade di specchi colorati, lanterne di ferro battuto da mille e una notte, argilla ghassoul, olio di argan, guanti per lo scrub, hennè, gioielli berberi di ogni genere, pouff, abiti tradizionali, kajal, oggetti di ceramica lucidi e colorati, sgabelli, tavolini, mantelli e molto altro.
Contrattare è d'obbligo, meglio arrivare ad un terzo del prezzo richiesto. Perdetevi in chiacchiere e sorrisi, te alla menta con venditori, sceneggiate napoletane ma non vi arrendete. Nonostante la loro recita vi saluteranno con un sorriso. 




  • la scuola Coranica Medersa Ali Ben Youssef

 Gli interni di questa scuola sono raffinata arte marocchina. Ceramica artigianale, porte in legno intagliate, una piscina bassa nel cortile interno e stanze degli studenti. Molto bella la struttura finemente decorata, prendete una guida per capire bene cosa vedete, ne vale la pena.




  • Il museo di Marrkach

Vale la visita per ammirare l'arte marocchina con le sue belle ceramiche che rivestono pavimento e muri, il famoso lampadario gigante in ferro batturo appeso al soffitto. Magica atmosfera e bellissimi oggetti di artigianato, non potete perdere un giro qui per vedere la bellezza dell'arte marocchina.





  • Palazzo el Badii

Più che il palazzo oggi si vedono le rovine di quello che fu dimora del Sultano. Al centro un giardino di aranci, intorno vecchie e fascinose mura in fango dove le cicogne hanno fatto i loro nidi e vi faranno compagnia con i loro richiami. Affascinante decadente bellezza.


 

  • le Tombe Saadite

Molto bello il complesso delle Tombe sempre in stile moresco, all'interno si trovano 170 sepolcri della famiglia del sultano. Marmi e ceramiche finemente decorate.







  • I giardini Majorelle

Una verde oasi di pace realizzata da Yves Saint Laurent, sono i giardini più belli ed originali nel tipico colore blu creato dallo stilista che prese il suo nome, blu Majorelle. Vasi colorati fluo donano colore e tocco artistico qua e là tra le varie piante che costituiscono il giardino. All'interno la villa ed una fontana in stile marocchino.





  • I giardini della Menara

Affascinanti mura racchiudono questo grande giardino di ulivi fuori dalla città, a circa tre chilometri. 
Sono resi ancora più affascinanti dallo sfondo di montagne dell'Alto Atlante alle loro spalle.
Bella fuga dal caldo della città.



  • Koubba Almoravide

E' il monumento più antico di Marrakech, oggi non tenuto molto bene, polveroso e popolato da gatti.
E' un monumento sacro fatto edificare nell’ XI secolo dalla dinastia degli Almoravidi.

  • Palazzo Bahia
 Non perdetevi questo Palazzo di architettura moresca per ammirare lo sfarzo marocchino delle sue  stanze.

  •  La conceria
Luogo fatto da tante vache diverse in cui si conciano e tingono le pelli che serviranno per i prodotti arigianali.
Famose per il loro odore forte e per i lavoratori poveri e ai margini della società.
Il mestiere si tramanda da generazioni e non prevede tutele per i lavoratori.
Vi metteranno un mazzo di menta in mano per resistere all'odore appena entrati. 
All'interno vi è anche il negozio di aricoli prodotti.



  •  le mura di Marrakech

Meritano una visita le rosse mura di fango della città che creano un esotico contrasto con l'azzurro del cielo.
Classica gita è il giro in calesse trainato da cavalli che si trovano ovunque. 
Meglio una tranquilla passeggiata a piedi per godere del loro fascino esotico.









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martedì 23 febbraio 2010

MAROCCO - da Essaouira a MARRAKECH



 da Essaouira torniamo a Marrakech

04 gennaio 2010           


Essaouira è anche svegliarsi la mattina al suono dei gabbiani. Numerosissimi sfrecciano nel cielo e il loro verso si sente in ogni angolo della città.
Stamattina sveglia presto, sempre alle 7.15. Abbiamo a disposizione fino alle 13.00. Poi si riparte e si torna a Marrakech. Dopodomani abbiamo il volo del ritorno. Meglio non pensarci!
Andiamo in terrazza a fare colazione nel nosto riad Lalla insieme a una coppia tedesca ed il tempo in 5 minuti cambia e inizia a piovigginare. Piacevole atmosfera tra decorazioni marocchine, aria fresca, gabbiani... aria di mare...
Dopo l’abbondante colazione usciamo anche se pioviggina ancora un pò.
 Il tempo è stano. Le nubi sono a tratti e in certi punti si vede il cielo azzurro e il sole, in altre strisce grigie di pioggia. Il vento è forte.
L’atmosfera di questa città è molto affascinante, così come il suo vento. E poi tutti quei gabbiani che ti svegliano la mattina con i loro versi e che ora corrono nel cielo sopra di noi. Per le strade è tutto chiuso. Le porte delle botteghe sono ancora serrate.
Entriamo nei bastioni portoghesi con i cannoni e le belle torrette da cui si vede la città. La marea si è abbassata e ora emergono le rocce scure punteggiate dalle migliaia di gabbiani. C’è vicino un’isolotto con una spiaggia coperta di gabbiani. Da qui la città bianca e azzurra dietro le mura ocra è fantastica. Sicuramente è il punto migliore per osservarla ed ammirarla in tutta la sua magnetica bellezza. Le mura gialle ocra sono sul mare e da dietro spuntano le case della Medina. Incastate l'una nell'altra.
Da qui è bello anche il panorama verso il porto, le barche azzurre in secca e il mare.
In un attimo torna il sole che piano piano inzia a scaldare ed sciugare le strade fradice. Appena il sole fa capolino aprono a poco a poco tutte le botteghe e le attività.
Essaouira deve la sua fama alla rinomata ed apprezzata lavorazione artigianale del legno, in particolare quello della Tuia, un albero della famiglia delle cupressaceae. Ha anche la fama di essere il posto meno caro dove acquistare oggetti ed artigiano in legno e oggi approfittiamo per fare qualche acquisto.
Mi compro due babbucce tipiche di pelle, due bracciali, due collane e tre paia di orecchini berberi, tre porta gioie in legno, un pettine in legno, otto portamonete in pelle colorata bellissimi, il sapone nero e il guanto per lo scrub. In vari negozi.. ogni volta entro per guardare ma poi... Faccio ottimi affari, i venditori qui sono più gentili e simpatici, meno insistenti... contrattare è più piacevole e non stressante come a Marrakech.
Qui posso entrare e fare un giro nei negozietti senza essere assalita e senza che insistano troppo, così posso osservare bene i vari oggetti e scegliere.... piacevole è stare a bere un te e fare due chiacchiere...
Passeggiamo ancora per la Medina, ogni volta i venditori da cui abbiamo comprato salutano e ci offrono il tè. Mi rimangono impressi i loro sorrisi, i loro sguardi, il loro godersi la vita con tranquillità...
sono questi i momenti indimenticabili di ogni viaggio, oltre alle bellezze dei paesi .. sono le persone che incontri a fare speciale un tuo viaggio! Se viaggio senza incontrare l'altro è come non aver viaggiato...
è così che ci si arricchisce davvero... è così che torno a casa con ricordi indelebili, unici, emozionanti.. è così che conosco i popoli, stando a chiacchierare con loro, a condividere momenti insieme...
Passeggiamo per il souk dei gioiellieri e per la parte del mercato che si tiene all'aperto, dove si espone la  mercanzia direttamente per terra, su sacchi di iuta, spezie, ortaggi, frutta, oggetti e articoli per la casa, vestiti, scarpe e quant'altro. Si vedono mestieri che da noi non esistono più.
Si vedono le vie senza turisti e si assapora la quotidianità della vita marocchina. Una vita che sembra la rappresentazione di una piazza del medioevo. Dove ogni persona interpreta un ruolo preciso. E sorprende il continuo scambio di saluti. ...lo stingersi di mani e le parole usate di rito per salutarsi.
Noto che le donne quasi non prendono parte alla vita del mercato. Sembra un mestiere da uomini. Raramente sono in giro sole. Ma sembra anche che il mercato sia una scusa per incontrasi, salutarsi e passare la giornata più che altro.. sembra che vita ruoti intorno a questo..
da noi manca questo incontrarsi, mega centri commerciali.. una volta invece anche da noi il mercato era luogo di incontro e condivisione... di ogni città mi piace vedere il suo mercato... anche da lì si può capire molto di un paese....
Mi dicono che i berberi hanno escogitato secoli fa, un antico linguaggio muto, cioè che si tengano la mano e senza parole si trasmettano qualcosa di personale. Avevo notato in diverse occasioni uomini per le strade che si danno la mano. Mi spiegano che in realtà stanno parlando. Ed è immenso captare tuto ciò. Entrare anche solo per un attimo nella loro realtà.
Compriamo un sacco di dolcetti in una delle pasticcerie. Hanno forme e colori molto curiosi e sono tutti ottimi!
Ci fermiamo a prendere un tè con i due ragazzi berberi da cui abbiamo acquistato ieri. E metre loro ci offrono un delizioso ennesimo tè alla menta, io divido i dolcetti che ho comprato prima. Sempre bello un tè in compagnia in cui si condivide ciò che si ha.

Rientriamo al Riad Lalla e alle 13.00 arriva il nostro autista a prenderci per ripartire con destinazione Marrakech. Alessio si è già affezionato a questa città, la sua preferita del Marocco. E anche io ci resteri molto volentieri... qui è il Marocco piacevole, bello e tranquillo, accogliente e caldo che fa piacere incontrare.. ma è tempo di tornare nella caotica Marrakech...
La strada è meno panoramica rispetto ai primi giorni, meno spettacole ma sempre bella. Attraversiamo ora una zona con estese coltivazioni di olivi ed agrumi, mentre sui bordi della strada pascolano tranquilli greggi di capre, abili arrampicatrici che arrivano fino su sulla cima delle piante di argan per cibarsi delle foglie. In questa zona sono i pastori che le lagano ai rami, per attirare i turisti. Nel resto del Marocco le capre dell'argan salgono naturalmente per mangiare le foglie. La pianura è interrotta qua e là da qualche minuscolo insediamento, in un paio d'ore siamo di nuovo a Marrakech.

Torniamo al Riad dei primi giorni e il ragazzo ci trova anche ingrassati. Bè, abbiamo gustato il cibo marocchino, innegabile.
Ci perdiamo per la Medina deliziosa. Rispetto al primo giorno Marrakech mi fa un effetto molto diverso.
Il sud così ancora così schivo, da scoprire, fatto di sorrisi timidi e persone riservate, così povere e così cordiali contrasta con l'astuzia e la furbizia di Marrakech e questo caos.
Girare senza guida a Marrakesch è diverso, rispetto al primo giorno. Con un locale nessuno ti ferma.
Ora invece sento spesso il mio braccio trattenuto da qualche scusa, insistenti venditori sparano prezzi assurdamente alti e non mollano con facilità.
Scopro il tanto descritto caos di Marrakech, che dopo qualche ora stanca un pò.
Anche se nella Medina e in tutta questa merce, gente, caos ci sto bene.

Immancabilmente ci fermiamo nella piazza prima che arrivi il tramonto, ci sediamo in alto e ci godialo lo spettacolo.
Questo piazzale deserto che si riempie di tutto, cibo, persone, animali, serpenti.. sotto le ombre che si allungano e si ingialliscono. Il suono dei tamburi e dei vari strumenti insieme al vociferare delle persone è il sottofondo. Un tè alla menta da sorseggiare piano mentre il sole va giù e tinge il cielo africano di giallo, arancio e rosa. E in un attimo è buio.
Nel blu scuro della sera risaltano le luci e fumi che salgono dalle grigie.
Ceniamo in piazza con teste di capra, lingua di mucca e carne di capra cotta con arancie, ottimo.
 Il tè alla menta nelle bancarelle costa solo 1 dhr. 10 centesimi circa. Ed è delizioso.