Dalla spiaggia a piedi raggiungiamo l'hotel dell'amico del taxista per cambiarci, preparare i bagagli e bere un te. Qui si respira proprio l'aria di mare, sui nostri cuscinoni mentre vediamo da lontano la grande distesa azzurra. L'hotel ha una piscina, grandi cartelli dove sono indicati i pesci della barriera corallina e angoli carini dove rilassarsi.
Abbiamo giusto il tempo di passare qualche minuto, finire il te e fare meglio i bagagli. Puntuale arriva il taxista che ci aveva accompagnato qui, questa mattina.
Alle 18.00 partiamo per essere portati alla stazione in centro ad Aqaba, da cui prenderemo il bus per Amman. I biglietti li abbiamo già. Non ci andava di spendere 150 jd e il bus è economico.
Dopo pochi minuti arriva il nostro bus e prendiamo posto. Sono quattro ora di strada circa. Incontriamo spesso posti di blocco. La prima volta veniamo fatti scendere tutti dal bus, dobbiamo portare con noi tutti i bagagli, passare dal metal detector, aprire tutte le valigie e le borse per facilitare i controlli di perquisizione e mostrare i documenti. Mi dico che se serve a scongiurare qualche brutto atto, lo faccio volentieri. Altri posti di blocco con carri armati e militari controllano solo la lista passeggeri ed i passaporti.
Poi sale un militare che ha bisogno un passaggio in pullman così ad ogni blocco, appena lo vedono non ci controllano più.
Arrivati ad Amman prendiamo un taxi per l'aeroporto, insieme ad un altro signore auropeo. E' divertente la trattativa perchè il taxista prova a fare il fubetto e vorrebbe farci pagare la corsa intera per ogni persona e non farci dividere la somma.
Il signore è molto più fiscale di noi, e fa bene, visto che i prezzi dovrebbero essere onesti per tutti.
Il tempo prima del volo passa veloce, visto che stanchissimi ci addormentiamo e l'aeroporto di Amman non offre molto per passare il tempo. Anche qui tanti controlli di ogni genere fino al momento in cui si sale a bordo.
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