ISTANBUL tra Europa ed Asia, un città che in parte si trova sul continente asiatico e in parte su quello Europeo, il Bosforo la divide con il suo braccio di mare.
Fino al 1923 il suo nome era Costantinopoli.
Venne fondata nel 667 aC da coloni greci che le diedero il nome di Bisanzio.
Il nome venne cambiato nel 330 dC quando divenne capitale dell'impero Ottomano in omaggio di Costantino I. Fu capitale di uno dei più grandi imperi della storia.
Ora la capitale della Turchia è Ankara, ma Istanbul con la sua bellezza, il suo crocevia di culture e la sua storia è la città turca più visitata.
Effettivamente il suo fascino è particolare, è una città multisfaccettata.
Quartieri molto diversi tra loro, che vale la pena scoprire. Non
fermatevi solo alla classica zona di Hammamet, cercate la vera Istanbul di oggi.
Potete prendere anche una guida locale che vi accompagni per
la città o contattare i mitici ragazzi di "Scoprire Istanbul" per
essere accompagnati nell'anima di questa città tra Europa ed Asia.
- quartiere Sultanhamet
E' un vero e proprio quartiere coperto con vie labirintiche e piene zeppe di merce. ottimo se piove. E' il mercato coperto più grande del mondo. Pensare che è stato creato a metà del 1400. Il soffitto di queste stradine è fatto a volte colorate.Ci sono tanti gioielli, ceramiche deliziose, stoffe colorate e soprattuto lampade turche. Adoro le lampade e i colori. Sono sfere ricoperte da vetrini quadrati colorati, quasi dei mosaici con il vetro. Nel bazar ci sono anche tanti bar, oltre ai migliori oggetti di artigianato turco.
Una parte è chiamata Bazar delle spezie, in turco Misir Carsisi. Profumo di mille fragranze, i mucchietti di cannella e delle altre spezie, la frutta secca, i dolcetti turchi e i colori.
Qui si deve contrattare e ci sono oggetti unici che non troverete in giro per la Turchia.
Sultanahmet camii La Moschea Blu.
All'interno le decorazioni sono nei colori panna, rosa e celeste. Le pareti sono ricoperte di maioliche di Iznik, decorate in azzurro, blu e verde molto armoniose e di buon gusto ricoprono tutto il vasto interno, ma anche il rosso appare spesso. A far luce in questo spazio immenso ci sono ben 260 finestrelle che filtrano raggi di luce che paiono quasi fasci solidi che percorrono lo spazio interno. Si entra coprendosi il capo e le braccia e togliendo le scarpe. Camminare a piedi nudi sul tappeto morbido, in questa struttura enorme tra le ombre e le luci che arrivano dalle finestrelle è quasi magico, ci starei dentro le ore. Il cortile poi, che luogho di pace e bellezza.
Agia Sofia
sorga sulla stessa piazza della moschea Blu. Ora è un museo, prima è stata una chiesa, poi una moschea. Era il simbolo del potere religioso dell'Impero Bizantino, una volta era la chiesa più grande del mondo.. Era la basilica della Santa Sapienza. I pezzi di marmo con cui è stata costruita lasciano a bocca aperta. E' così particolare nei suoi colori, oro, giallo e nero tra segni cristiani e musulmani.
Il Palazzo Topkapi dove vivevano e governavano i sultani vale sicuramente la visita soprattuto l'harem, ma anche gli ambienti e gioielli del sultano sono bellissimi. L'entrata è fiabesca e il parco verde con le rose rosse esterno è così ben curato e sembra un'oasi di pace.
Entrando la struttura si sviluppa intorno ad un giardino centrale. Ci sono cucine e stanze, ora si possono ammirare tutti gli oggetti sfarzosi delle vita quodiana dei sultani a pagamento e con divieto di foto.
C'è anche il padiglione del Mantello Sacro con le reliquie del Profeta Maometto, il copricapo e il bastone di Abramo, meta di pellegrinaggio di molti musulmani.
L'Harem è la parte che più mi affascina. Ci viveva il sultano con fratelli e sorelle, la madre e le concubine. Le stanze sono 259 e le decorazioni sono sbalorditive. Camminando per i sentieri del palazzo, in fondo si vede anche il panorama sul corno d'oro.
La Cisterna Basilica "Yerebatan Saray"
E' grande 138 metri per 64. Con quella musica di sottofondo, le luci rosse e gialle che sembrano quasi fiamme sullo specchio d'acqua che riflette tutte queste forme e luci. Queste arcate come soffitto di quella che sembra una chiesa sotterranea allagata, con le oltre trecento colonne, la testa di medusa e le gocce che cadono dal soffitto.Si cammina su passerelle di legno in queste vasca enorme, affascinati da luci e colori suggestivi. E' solo una delle tante cisterne che possedeva la città.
Costruita dai romani ai tempi dell’Imperatore Giustiniano I nel 6° secolo d.c. è davvero imperdibile.
- Ponte di Galata
Il ponte di Galata è una striscia di cemento e ferro azzurro che unisce i due lembi di terra che si affacciano sul corno d'oro, unisce cioè il quartiere storico di Sultanhamet a con quello moderno di Beyoglu. Proprio come un ponte metaforico che unisce passato e presente.
Il panorama poi è forse il più bello sulla città. Arrivando dal quartiere di Beyoglu sulla destra si vedono i profili delle moschee che sbucano dalle case. In basso c'è il mercato del pesce e il punto da cui partono i traghetti. Sulla sinistra il mare, la grande moschea di Eminomu e il Palazzo Topkapi. Sotto il ponte ci sono i ristorantini uno accanto all'altro e sembra di essere in un altro mondo.
Da non perdere è il tramonto da qui.
- Torre di Galata
Il panorama dalla torre di Galata è un'altra affascinante vista della città divisa tra minareti, mare, ponti, acqua e lembi di terra, grattacieli della parte asiatica, mille razze, mille facce, mille aspetti.. storici, turistici, antichi e moderni in una città che è sempre stata di stranieri. In cima alla torre si fa il giro completo e si può osservare tutta la città, così diversa nella parte europea rispetto a quella asiatica, più ricca e moderna, con molti grattacieli.
- quartiere Ortakoy
Qui fanno anche delle patate giganti ripiene, da assaggiare sono buonissime.
- quartiere Eminomu
Il quartiere Eminomu copra la zona tra Sultanhamet e Fathi e si trova sulla parte eurpea del Bosforo,
dalla parte opposta di Beyoglu.
E' un quartiere in cui ci si trova a passare girando
istanbul, da qui inizia il famoso ponte di Galata.
Da vedere cè la grande maestosa Moschea Yeni Valide Camii
vicino al mare.
Caratteristiche di questo quartiere sono le barche ancorate
che cucinano e sono tappa per pranzi e spuntini. Tipici sono i Panini Balik,
panini al pesce fresco. Bicchieri di verdure sotto aceto sono un'altra
specialità offerta.
- quartieri storici Balat, Fener e Fathi
- Balat è lo storico quartiere ebraico, lo è stato sia durante il periodo bizantino sia durante il periodo ottomano. Istanbul è da sempre terra di stranieri in cui convivono religioni e culture diverse e la convivenza interreligiosa ha sempre caratterizzato questa città. Gli ebrei hanno lasciato il quartiere dopo il terremoto del 1894, spostandosi in parte nel quartiere di Galata ed emigrando in Israele. C'è una miscela di bellezza e degrado che crea contrasto magnetico. Qui tra le case storiche e colorate un pò ristrutturate accanto ad altre in pessimo stato, ci sono molte minuscole botteghe e sinagoghe. Panni stesi alle finestre o su fili che vanno da un balcone all'altro. Si vede che è un quartiere povero, quasi dimenticato dalla Istanbul moderna che guarda all'europa e in giro ci sono solo bambini che giocano o venditori che con il loro carretto urlano il loro richiamo. Qualche donna si affaccia e acquista frutta o verdura, scope o stracci.
- Il Quartier di Fener era chiamato Fanari in greco ed era il quartiere abitato in epoca ottomana da Greci ortodossi. E' curioso sapere ch ed e oggi resta l’unica delle 79 chiese greco ortodosse della città a non essere mai stata trasformata in moschea. Qui le strade sono ancora più intricate e labirintiche. Il fondo stradale è fatto da sampietrini ultra centenari su viette che diventano più strette e ripide. Scorci autentici e quasi dimenticati di queste case colorate. Le antiche costruzioni di legno non ancora restaurate, tutte malconce rendono l'impressione di coglierne una storia lontana. Qui tra questi colori ci sono sempre bambini alle finestre o che giocano in strada. Incontriamo anche un set cinematrografico indiano che sta girando delle scene di un film. Anche qui è strano e affascinante il contrasto tra le case restaurate e quelle diroccate. Tra i colori sgargianti dei muri dipinti e quelli sbiaditi e scrostati. Affascinante anche perchè penso che sto calpestando le stesse pietre su cui sono passati bizantini, crociati, paşa, armeni, ebrei e chissà chi altro. La storia mi ha sempre affascinata. Non sono mai riuscita a ricordare molto, lo ammetto, ma l'idea di qualcosa di antico mi fa sognare e ancor più l'idea di essere in una città con tutti questi anni di storia.
- Il quartiere Fathi è quello che si sviluppa intorno alla Moschea di Fatih ed è una parte del centro storico di Istanbul a ridosso di Eminönü. E' considerato il quartiere più “conservatore” di Istanbul, nel senso di osservazione religiosa. Anche in questo quartiere i turchi sono molto tolleranti verso noi “infedeli” sempre gentili e mai qualche sguardo di dissenso. Persino il nostro fotografare non sembra dar fastidio a nessuno. Ci sono tantissimi posti in cui poter mangiare. Qui sono per la maggior parte immigrati dalle zone dell’estremo est anatolico che hanno mantenuto le loro tradizioni culinarie. Anche questa zona è molto pittoresca con case in legno ottomane, altre ricoperte da mosaici o colorate.
- quartiere Beyoglu
Qui diversi ristoranti, caffè e locali alla moda, negozi internazionali.
Carino il tram rosso che passa avanti e indietro.
- caffè panoramico Pierre Loti nel quartiere di Eyup
Molto bella la visuale su Istanbul da questa angolazione insolita.
- quartiere Kukurkuma
- Moschea Süleymaniye Camii.
Fu realizzata tra il 1550 e il 1557, su incarico
del sultano Solimano il Magnifico, dall'architetto ottomano Sinan. L'edificio è
circondato da un ampio piazzale e un cimitero. Quasi quasi mi colpisce più
della Moschea Blu per dimensione e bellezza. Questa moschea si distingue per
essere l’edificio sacro della città. E' stata costruita sul sesto colle di
Istanbul. Anche all'interno la grande cupola, le decorazioni, i tappeti e le
luci rapiscono i nostri occhi. In effetti è molto grande, si nota dal Topkapi,
dal Gran Bazar e dalla torre Galata. Osservando il profilo di Istanbul spicca
la silhouette dal ponte di Galata al tramonto. L'opera comprende anche le
cucine per i poveri, bagni, scuole di teologia, biblioteche.. Accanto alla
moschea, Solimano fece erigere un quartiere del quale sopravvivono ancora 525
case di legno. Bella la posizione rialzata in cui si trova. Molto carino un bar
che si trova nelle vicinanze in bello stile tipicamente turco.
- Quartiere Besiktas
- stazione di Sirkeci
- HAMMAM il bagno Turco
Quello della moschea del solimano è l'unico misto della città e si trova accanto all'omonima Moschea.
L'interno è in marmo, c'è una sala piena di vapore dove si resta per rilassarsi, segue un vigoroso massaggio con tanto di guanto per scrub e secchiate di acqua fredde alternate. Lasciatevi strapazzare dalle sapienti mani dei massaggiatori turchi che non mancheranno di intonare una canzone tra vapore e spiragli di luce dal soffitto. Vi verranno forniti zoccoli in legno e un te alla fine.
Il prezzo è di 35 euro per il trattamento completo.
Si trova in Mimar Sinan Sokak n° 20 ed è aperto tutti i giorni, dalle 8 a mezzanotte
telefono 0090.212519 55 69
segnalo questo bell'articolo sui bagni turchi ad Istanbul, del bellissimo sito Scoprire Istanbul
http://www.scoprireistanbul.com/hamam-il-bagno-turco/
- le isole dei principi
E’ un arcipelago composto da nove isole nel Mar di Marmara, presero
questo nome perché luogo di esilio per i principi di Bisanzio.
Ci si arriva prendendo un traghetto da Eminomu o Kadikoy
(sponda asiatica)
Ora sono meta della Istanbul più agiata e rifugio fresco
alla calda estate turca. Molto carine e tranquille per un giretto.
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I quartieri asiatici di Istanbul.
Consiglio di fare un giro nei quartieri asiatici solo se avete visto tutto il resto di Istanbul, perchè sinceramente non sono molto caratteristici e la città offre zone davvero molto più affascinanti. Fanno parte della Istanbul moderna di oggi e sono anche piacevoli per una scoperta, ma non vi aspettate un'atmosfera particolarmente turca. Ne ho visitati solo tre.
- quartiere di Kadikoy
Si trova sempre sulla sponda asiatica,
sul mare. Questo quartiere è un ex colonia greca ed è uno degli insediamenti
più antichi. E' vero che del passato non vi è più nulla e nemmeno ci sono
attrattive turistiche o qualche cosa di così speciale da vedere, ma è anche
vero che Kadikoy offre uno scorcio reale della città come mi hanno riferito in
molti, ed è si vero. Un tram bianco passa per le vie vivaci del quartiere. Lo
preferisco agli altri due quartieri visitati perchè più vivace, è un quartiere
vivo e dinamico. Molti bar, attività commerciali e via vai di giovani in un
atmosfera serena e di tutti i giorni. Un mercato in mezzo alle vie offre
delizie da mangiare di ogni genere.. tamarindo, foglie di vita, frutta secca...
Carine le vie ciottolate e stupendi i negozi ed i mercatini di antiquariato.
Nel quartiere ci sono diverse università e scuole di lingua inglese, ed è per
questo una scelta popolare per gli studenti e gli stranieri che stanno qui a
vivere e lavorare. Tante le librerie, anche di libri usati inglesi.
- quartiere Cengelkoy
Era un villaggio di pescatori e anche oggi è un tranquillo quartiere dove non
vediamo in giro turisti. Dicono sia uno dei quartieri popolato dalle classi
sociali alte di Istanbul. Ci sono un po' di ristorantini e bar sul Bosforo
molto carini e dall'atmosfera rilassata. Ci sono alcuni palazzi signorili dell'epoca
ottomana sulla strada che sale sulla collina. Nel mare barchette piccole di pescatori mentre una
petroliera passa dietro. Diversi i ristoranti di pesce che sembrano essere
l'unica attrattiva locale.
- quartiere Kuzguncuk
Si trova di fronte a Besiktas, sulla
sponda opposta e asiatica della città. Il quartiere è caratteristico per le
case in legno colorate e perchè una volta era popolato da una grande comunità
ebraica, una minoranza armena e greca. Kuzguncuk fu dominata dai bizantini
prima e successivamente durante tardo 1400 gli ebrei che furono espulsi da
Spagna e Portogallo cominciarono a trasferirsi qui e nel quartiere di Balat.
Gli armeni arrivano nel 1700.
A differenza di Balar e Fener, le case in legno non sono
in rovina o abbandonate. Il quartiere è ben tenuto, così come le deliziose
casette colorate e popolate da bei gattini. In una via ci sono una Moschea, una
Sinagoga ed una Chiesa ortodossa, un esempio perfetto di ciò che rappresenta
Istanbul, punto di incontro di re l'una accanto alla'altra. Istanbul è da
sempre una città mix di culture, religioni e popoli. Una passeggiata piacevole,
scorci rilassati, autentici e genuini. Atmosfera molto piacevole e serena.
Stradine e casette curate e ben tenute.
Sulla cima del paese c'è una moschea e il Cimitero Ebraico.
Il quartiere è molto tranquillo e tradizionale, qui fanno
in molti il ramadam e i piccoli bar sono pieni di gente che chiacchiera e
riposa senza toccare cibo.
Cosa vedere assolutamente ad Istanbul
- Il quartiere di Sultanhamet e le sue attrazioni
- La Moschea del Solimano con tanto di Hammam
- I quartieri storici Balat, Fener e Fathi
- Il quartiere di Eminomu sul Bosforo
- Il ponte di Galata per il tramonto
- arrivare al quartiere di Eyup al caffè panoramico Pierre Loti
- fare una delle gite sul Bosforo con il battello
COSA MANGIARE AD ISTANBUL
Date un occhio al mio psot sul cibo Turco
la cucina turca è ottima, ma consiglio caldamente di mangiare in posti locali e non turistici per godere della vera cucina, non resterete delusi.
Più che Sultanhamet, consiglio Eminomu per mangiare, c'è una zona piena di piccoli locali self service con cibo ottimo a prezzo onestissimo.
http://frammentidiviaggi.blogspot.it/2010/09/cibo-in-turchia.html
DOVE DORMIRE A ISTANBUL
Nel quartiere di Sultanhamet, il più turistico, il più vicino alle famose attrazioni. E' un classico ed è in buona posizione, perciò lo consiglio.
Il quartiere di Beyoglu (dove ho alloggiato) è una zona anch'essa comoda per fare base ad Istanbul, la sera c'è movimento ed è una zona vivace della città.
In questo link troverete molte info
http://www.scoprireistanbul.com/guida-turistica/dove-dormire/
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