lunedì 17 marzo 2014

Ricordando il marocco

la guida del deserto


zagora






zagora

deserto erg chegaga

tarroudannt

sidi ifni

essaouira 




Un viaggio che mi aveva portato dalla colorata, caotica, sporca ed esotica Marrakech alle kasbah di fango di Ouarzazate in mezzo alle palme. Poi su per le montagne dell'Atlas nel villaggio di Magdaz e Touffrine alloggiando in u gite dai berberi. Per arrivare a Zagora, la porta del deserto del sahara con la famosa scritta 52 giorni a Tombouctou, tempo di percorrenza per le caravane del passato. Le dune di Erg Chegaga rosse e morbide, infinite. Poi la bellissima Tarroudannt, la seconda marrakech, passando per Tiznit, un villaggio berbero. Ho raggiunto l'oceano nel bianco villaggio di Mirlef sulla costa, sono scesa più a sud a Sifi Ifni per risalire ed arrivare ad Essaouira, la città del vento e dei gabbiani. Da lì il ritorno dalla valle dell'argan fino a MARRAKECH per ritrovare la sua famosa piazza africana, il suo te alla menta, il suo mercato colorato e speziato.


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