domenica 5 settembre 2010

Cappadocia. LA VALLE DI SOGANLI e monastero Keslik Turchia

20 agosto 2010

Sveglia presto anche oggi e alle 8.00 siamo già in terrazza a fare colazione.
Partiamo verso la valle di Soganli, che in lingua turca significa Valle delle Cipolle. Si trova a circa 50 km a sud di Urgup, nella provincia di Kayseri.

Prima di arrivare ci fermiamo al monastero Keslik. L'ingresso costa 4 tl a testa. E' un monastero scavato nella roccia nel XIII sec, il suo nome significa monastero degli Arcangeli (Keslik Manasteri). Gli affreschi che una volta abbellivano le pareti sono stati anneriti dal fumo e era non sono quasi visibili. Questo antico monastero fu abitato da monaci che vennero per diffondere il cristianesimo nella regione e fu poi abbandonato.













Entrando nella valle di Soganli l'ingresso costa 3 tl a persona. Ci danno una cartina e partiamo per la nostra esplorazione a piedi.
Vicino all'ingresso c'è un paesino che sembra rimasto lo stesso nonostante il passare degli anni. Scene di vita quotidiana, di una vita semplice, con galline e bambini per le strade.















La Valle Soganli è molto pittoresca con canyon e valli profonde che son state create dalle fratture e dai collassi durante i terremoti, che insieme all'erosione han creato queste belle forme. La valle era già abitata nel periodo romano, infatti i coni di roccia trovati sui lati della valle sono stati usati come tombe dai romani e solo successivamente come chiese dai bizantini. Gli affreschi nelle chiese risalgono ai secoli 9 e 13.
Le rocce in questa valle sono state intagliate dai cristiani per creare chiese nascoste. Sulle pareti rocciose della valle spiccano le tante piccionaie segnate con anelli bianchi. Alcune di queste chiese erano state abbandonate presto e trasformate in piccionaie.
Entrando sulla destra troviamo chiese nelle rocce alle quali si accede salendo degli sclalini sempre scavati nella roccia. Ci perdiamo in esplorazioni di stanze e finestre. Anche qui le chiese sono ricavate scavando nella roccia. Archi, colonne e nicchie anche affrescate. Regna un silenzio assoluto e non incontriamo anima viva per il sito. Lontana dall'affollamento della bella zona di Goreme, è proprio piacevole da girare. Da la sensazione di scoprire ancora qualcosa, qui soli nel silenzio e nel sole.

Una delle chiese che mi colpisce di più è la chiesa con le teste nere, in turco Karabas Kilise. E' chiamata così perchè le facce dei santi e le pitture sulle pareti si sono ossidate nel tempo diventando nere. Anche le pareti contengono molto nero, peccato che siano state graffiate e incise molte scritte che han rovinato queste figure antiche.







Attraversiamo un ruscello e camminiamo alla ricerca delle altre chiese da esplorare. Anche qui è deserto e non vediamo nessuno, a parte dei bambini che giocano in una di queste chiese. Kubbeli Kilise è la chiesa con una cupola, una chiesa intagliata nella roccia su due piani e che è appartenuta a due chiese differenti, una su ogni piano. L'interno è banconato e diviso in tre navate da due file di pilastri.
Girare in questa valle mi è piaciuto un sacco, essere così soli a girovagare mi ha fatto proprio gustare l'esplorazione.
Ci fermiamo a bere qualcosa in un baretto vicino all'entrata del sito. Il posto è di una tranquillità, immerso nel verde e negli alberi, accanto al ruscello. Un oasi di pace!
Ritornando in direzione Goreme ci fermiamo a Urgup. La cittadina è molto carina. Mi sembra a colpo d'occhio più grande e turistica di Goreme. Anche qui il contesto è davvero bello in mezzo ai tufi. Potrebbe essere un'alternativa valida a Goreme per girare la Cappadocia. Dato che ci è venuta fame ci fermiamo in un baretto a mangiare focaccia e bere ayran. Qui quasi neanche più ricordo che siamo ancora in periodo di Ramazan, visto che il cibo e le bevande sono sempre servite senza problemi ed è tutto aperto, per la fortuna delle nostre panze!

Arrivati a Goreme andiamo nella rose valley per ammirare il tramonto. Dato che adoro questo momento non me lo voglio perdere. Troviamo un posticino molto carino, panoramico e scavato nel tufo. Incontriamo anche la coppia italiana conosciuta e ci guardiamo insieme il tramonto. I profili delle valli lontane si fondo e il cielo inizia a colorarsi mentre il sole ora è una palla rosso fuoco che si avvicina all'orizzonte. Bellissimi i colori delle rocce baciate dai raggi solari rossastri. E' bello anche il silenzio che ci circonda mentre ci giodiamo lo spettacolo in solitudine.

















Andiamo tutti insieme a cena tornando a Goreme. Questa volta provo il gozleme ripieno di carne, i ravioli tuchi e un piatto di verdure e manzo cotto in una scodella di terracotta. Ovviamente tutto innaffiato dal solito ayran a cui ormai sono affezionata!




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