domenica 5 settembre 2010

Costa turca MARMARIS - isola di RODI ... saltando dalla Turchia alla Grecia

23 AGOSTO 2010

Mare Turco i am back !






E' mattina presto, sono le 9.00 e siamo a Marmaris. Sono passati diversi giorni dalla prima volta che siamo arrivati qui, dalla Grecia.
Dopo aver visto e conosciuto parte della Turchia mi fa un effetto completamente diverso rispetto alla prima volta. Scesi dal pullman ci fermiamo a fare colazione in un bar vicino.
Marmaris si trova all'interno di una baia e alle sue spalle montagne con pini la proteggono.
Quasi in stile lago di Como. Sull'acqua calma barchette in legno, in stile caicco turco ondeggiando sotto il sole.
Una volta era solo un villaggio di pescatori tra le montagne, poi ha sviluppato la sua Marina crescendo di importanza. La Marina principale si chiama Netsel Marina, è il maggior equipaggiamento della Turchia.
Ci trovo un sacco di yatch moderni da tutto il mondo, ormeggiati.
Da questa zona seguiamo il ruscello  Venedik arrivando alla via dei bar chiamata “Barlars okağı ”
Qui la Marmaris moderna intrattiene fino al mattino con i tanti locali notturni.
Da Marmaris ogni giorno partono giri in barca che permettono di ammirare le spiagge vicine e la costa di questa zona.
Ci sono diverse spiagge nei dintorni, molto belle e piacevoli. Ma non abbiamo molto tempo, perchè rientriamo in Grecia.
Andiamo per fare una passeggiata sulla strada in riva al mare.
Siccome è umido soffro il caldo per la prima volta, mi sembra insopportabile e spossante.
Ci fermiamo per bere una birra vicino alla spiaggia sperando che tiri un pò di vento, ma nulla!
Non si muove una foglia. Qui il ramazan è un nome che quasi non si sente e il cibo sembra venduto senza problemi. Non tutti i ragazzi qui sono a digiuno, soprattutto chi lavora.
Marmaris è una città molto turistica, così cibo e bevande sono dappertutto.
Ho nostalgia dell'est così genuino e della Cappadocia così bella! Qui vedo troppa gente, troppa modernità ma per fortuna pochi connazionali.
Per lo più turismo nord europeo, facce rosso fuoco dai capelli biondo cenere.
Anche i prezzi sono ovviamente più turistici e più alti, anche se restano economici per noi.
Ci fermiamo a bere una birra e con piacere chiacchieriamo con il cameriere, un ragazzo turco. E' sorpreso perchè il nostro itinerario non è molto usuale. Lui ad est non c'è mai stato e mi pare che chi, come lui, è qui nella modernità non sia spinto dalla curiosità. Non è mai stato in Italia e mi vergogno un pò quando dice che i suoi amici gli hanno raccontato che i turchi non sono ben visti nel nostro paese e non capisce perchè. Va bè non lo capisco nemmeno io, se è per questo. Non avevo pregiudizi prima e non potrei averne ora, con tutta la gentilezza e la cortesia di questo popolo.
Ci dirigiamo al porto, dopo aver fatto qualche acquisto nel bazar. Ceramiche colorate e decorate in tipico stile turco e orecchini.
Controllo breve alla dogana e prendiamo il flying dolphin che ci porta a Rodi. In men che non si dica siamo in Grecia. Mi sento a casa solo a respirare l'aria.
Il controllo della dogana greco è molto meno tenero di quello turco! Ci disfano completamente le valigie piene da scoppiare di tè, vaschetta per hammam, cercamiche, orecchini, vassoi e bicchieri turchi, aiuto!
Non so come ma riusciamo a rimettere tutto dentro!

http://www.directferries.it/rodi_marmaris_traghetto.htm


ISOLA DI RODI - GRECIA

Arrivati su suolo Greco, andiamo in centro a Rodi e abbiamo un pò di tempo per fare un giretto.
Passiamo tre ore per il centro storico che è racchiuso nelle mura, molto carino anche se affollato, soprattutto da turisti delle crociere.
La città vecchia di Rodi è da ammirare a piedi, girando per i suoi vicoli. L'avevo vista anni fa ed è ancora un piacere ritrovare queste vie greche, di pietre, gatti, bouganville e colori, taverne e insalate, moschee ottomane.
L'architettura della zona vecchia è una fusione di stili: neoclassico, levantivo e medioevale.


Peccato che del Colosso di Rodi non resta nulla, si ergeva all’ingresso della città ed era una delle sette meraviglie del mondo. Era alto più di una trentina di metri, ma un forte terremoto, 66 anni dopo la sua costruzione lo fece collare.


Ci sediamo a bere e mangiare un gyros. Mi sembra oro! Il sapore del gyros greco con una birretta è il massimo per me! Come al solito attacco bottone con il padrone. Alla fine mi viene sempre confermato che la vita su un'isola è tutta un'altra cosa!!!
Gentile ci tiene i bagagli e giornzoliamo un pò fino al castello, per le stradine e dopo un bel frappè greco riprendiamo il viaggio alla volta del porto per prendere il traghetto che ci porterà ad Anafi. Il volo parte da Santorini e approfittiamo della vicinanza di Anafi per rilassarci un paio di giorni.

il viaggio in traghetto è notturno e dura quattordici ore. Quel che mi piace dei traghetti greci è informalità. Tutti la notte si sdraiano e si sistemano come meglio possono. C'è chi gioca, chi legge, chi dorme e chi mangia. Gli italiani cantano e griadano, ovvio. Me la dormo tutto il tragitto e il viaggio mi sembra fin troppo breve!





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